“La stranezza” conquista Udine

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Margherita Reguitti

2 Novembre 2022
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Presentato il film di Roberto Andò

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Raccontare Pirandello alla maniera di Pirandello percorrendo il confine immateriale fra realtà e finzione, cinema e teatro, genio e guitto, popolare e colto, mantenendo un equilibrio fra mondi diversi a volte estremi.

È stata una sedimentazione lunga una decina d’anni, preceduta da una amorevole lettura giovanile della commedia “Sei personaggi in cerca di autore”, capolavoro e caposaldo della rivoluzione del teatro del secolo scorso, del premio nobel siciliano che ha portato il regista palermitano Roberto Andò alla realizzazione di “La stranezza”, sceneggiatura a 6 mani con Massimo Gaudioso e Ugo Chiti.

Un film recitato in siciliano con sottotitoli quando necessari con Toni Servillo nei panni di Luigi Pirandello, Salvo Ficarra e Valentino Picone interpreti dei due becchini e attori per diletto, Onofrio Principato e Sebastiano Vella, impegnati nella messa in scena di un dramma giocoso destinato ad essere per Pirandello spunto per il suo capolavoro.

“Da tempo – ha spiegato il regista dialogando con Luca Censabella del Visionario di Udine prima della proiezione – con Salvo e Valentino di parlava di fare qualcosa assieme e la mia passione per Pirandello è stato l’appunto di una vita che è diventato pretesto per il film”.

Un raccontare e contagiare in un viaggio fantastico ambientato nella Girgenti del drammaturgo e romanziere nel 1920, mescolando finzione e realtà di un soggiorno avvenuto per onorare gli 80 anni di Giovanni Verga. Un film percorso da una calda inquietudine di ciò che non si conosce, un’idea vaga e indefinibile, “stranezza” in siciliano, ma anche sentimento amoroso incerto. Una narrazione divertente per raccontare come il teatro dovrebbe essere ordine nel caos della vita.

Un film comico e drammatico allo stesso tempo, divertente e inquietante che tiene lo spettatore con la sua magia di fisica vicinanza, umana pochezza e grandezza.

“Non serve conoscere Pirandello, questo film lo racconta anche al pubblico che non sa nulla di lui, mettendo assieme con audacia cose diverse. La scelta della recitazione in siciliano ha proseguito il regista – dà voce al rapporto di Pirandello con la Sicilia e segna il suo rapporto stretto con la parlata. L’isola è a tutti gli effetti un personaggio del racconto”.

Ma è anche un mondo che è stato reinventato dal regista, una Sicilia del cuore, fantastica.

“Ho voluto dedicare questo film a Leonardo Sciascia un amico – ha concluso Andò -, un uomo e intellettuale importante, che ebbe fiducia in me, mi incoraggiò con consigli e la recensione di un mio primo lavoro”.

La stranezza” è commedia umana, vita e morte, realtà e finzione, lo spettacolo di teatro e cinema fra comico e tragico preso dalla vita, con una mescolanza audace nel perfetto equilibrio del racconto cinematografico realizzato per la produzione di Attilio De Razza e Angelo Barbagallo per Bibi Film, Tramp Limited, Medusa Film e Rai Cinema in collaborazione con Prime Video.

 

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