Il Monteverdi di Ruda brilla in Ungheria

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Prestigioso secondo posto del Gruppo Polifonico al Concorso Internazionale Béla Bartòk a Debrecen nella sezione sacra

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Il Gruppo Polifonico Claudio Monteverdi applaudito in Ungheria

RUDA – Prestigioso secondo posto del Gruppo Polifonico Claudio Monteverdi al Concorso Internazionale Béla Bartòk, in Ungheria.

Il Monteverdi è promotore di scambi culturali internazionali con l’estero ininterrottamente dal 2000, attraverso l’organizzazione del festival Cori d’Europa.

Finora sono stati ospitati 35 cori provenienti da tutto il continente.

In molteplici occasioni l’invito a partecipare all’evento, con concerti condivisi nelle principali località friulane, è stato ricambiato con l’invito al coro a presentarsi all’estero per rendere concreto lo scambio culturale.

È accaduto in Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Slovenia, Svezia, Lituania, Estonia, Finlandia, Portogallo.

Selezionati in Ungheria

Quest’anno il coro ungherese Lautitia, ospitato nell’edizione 2019 del festival, ha voluto ospitare il Coro Monteverdi per alcuni concerti a Debrecen, inserendo il coro friulano all’interno del Concorso Internazionale Béla Bartòk che si svolge annualmente.

La presenza avrebbe dovuto essere informale per quello che rappresenta lo scambio culturale, in realtà il coro diretto da Barbara Di Bert ha capito subito di essere stato catapultato in un ambito competitivo di altissimo livello (con compagini provenienti da Italia, Lituania, Filippine, Giappone, Grecia e Spagna) ove la giuria avrebbe espresso il proprio giudizio tecnico.

A dicembre la partecipazione è diventata ufficiale e non potendo esimersi da una simile occasione, nonostante importanti assenze in trasferta nell’organico, studio e prove si sono intensificate per partecipare al concorso nella sezione sacra.

Il Monteverdi ha avuto l’onore ed il piacere di aprire il concorso sabato 3 agosto con un programma sacro di autori del 900 come F. Poulenc, Schmidt, De Klerk e del proprio fondatore Orlando Dipiazza.

Proprio sul treno che riportava i coristi all’aeroporto di Budapest si è materializzato il risultato frutto dell’impegno e del lavoro di preparazione svolto in questa calda estate con la notifica, da parte dell’organizzazione del concorso, dell’esito finale: l’assegnazione della medaglia di bronzo per la categoria sacra con il primo posto non assegnato.

La soddisfazione è tanta quanto inaspettata e gratifica il gruppo per la passione che ormai da 48 anni trasforma la propria attività in un’eccellenza per la propria terra che non perde occasione di rappresentare con fierezza anche oltre frontiera, nella musica corale non solo sacra ma anche profana dei nostri autori, proprio come avrebbe voluto il maestro Dipiazza.

L’attestato ufficiale di premiazione
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