Gli stereotipi di genere? Si combattono dall’asilo

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redazione

27 Giugno 2014
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Progetto “Pari o dispari? Il gioco del rispetto”

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Il divario di genere si inizia a ridurre dalla scuola dell’infanzia. È questo l’obiettivo del progetto “Pari o dispari? Il gioco del rispetto” che si è appena concluso con la fine dell’anno scolastico 2013-2014. Il gioco è stato ideato e curato da un team multidisciplinare, composto da Benedetta Gargiulo, comunicatrice e fondatrice di Laby-coworking & life,  dalla psicologa Lucia Beltramini e dall’insegnante Daniela Paci.

Si tratta di un vero e proprio kit ludico-didattico, che propone agli insegnanti della scuola dell’infanzia elementi di riflessione e strumenti pratici per lavorare con bambini e bambine ai temi delle pari opportunità e del contrasto a discriminazioni e stereotipi di genere. La scatola de “Il gioco del rispetto” contiene le linee guida per gli insegnanti, 11 proposte di gioco tra cui un memory per abbinare coppie di mestieri (calciatore – calciatrice, idraulico – idraulica, mamma – papà, pompiere – pompiera) e una storia inedita, scritta da Benedetta Gargiulo e illustrata da Konstantina Mavroidakos, in cui i protagonisti maschile e femminile non ricoprono ruoli stereotipati, ma superano tutti gli ostacoli in maniera solidale tra loro.

“Questo primo approccio pubblico del nostro progetto è stato realizzato in quattro scuole d’infanzia a livello regionale per la durata di un mese:  a Trieste nella scuola d’infanzia Duca D’Aosta, quindi nelle scuole di Pordenone, Tarvisio e Monfalcone – ha spiegato Benedetta Gargiulo – e ha coinvolto sensibilità diverse. Abbiamo ideato il gioco perché strumento adatto per avvicinare a questi temi i bambini fin dall’infanzia a partire dalle immagini e dal linguaggio”.

Il progetto è cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito delle iniziative per la diffusione della cultura del rispetto tra i sessi e della realizzazione delle pari opportunità tra donna e uomo e si avvale della collaborazione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste e del centro antiviolenza GOAP di Trieste.

Per ulteriori informazioni: http://giocodelrispetto.org

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