Gli equilibri di un grande artista

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Margherita Reguitti

19 Aprile 2023
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Giovedì i funerali nella natia Romans, mentre le sue opere continuano a testimoniarne l’arte

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ROMANS D’ISONZO – Le opere di un artista “vivono” sprigionando tutta la loro forza di segno, forma, colore e linguaggio quando il rapporto con lo spazio che le ospita e il ritmo di dialogo con il visitatore sono un intreccio armonioso e dinamico di concetto, estetica e racconto. Questa è stata la cifra perfetta della mostra “Equilibri” allestita nella Sala Gacma di Cappella Maggiore (Treviso) conclusasi il 10 aprile, poco giorni prima dell’improvvisa scomparsa del maestro friulano Enzo Valentinuz avvenuta il 14 aprile.

Un’esposizione quasi antologica delle opere più significative della sua seconda vita di artista, iniziata nei primi anni 2000 dopo una pausa di circa 30 anni dagli importanti esordi giovanili nel mondo della pittura regionale e nazionale.

Nell’esposizione curata da Lorena Gava il pittore-scultore, mosaicista, esperto dell’antica arte del grafito, nato a Romans d’Isonzo il 21 marzo 1946, erano presenti le opere più significative: dai racconti onirici incisi nelle malte colorate, alle composizioni di pietre carsiche, utilizzate al naturale o colorate, senza dimenticare i soggetti dedicati ai temi della Grande Guerra fino agli ultimi lavori inediti, esplosioni di materia e energia. Un percorso fatto di armonia di materia, colore e plasticità.  Non solo quadri ma anche altorilievi, sculture orizzontali, composizioni di forme e campiture materiche senza limiti di orizzonti espressivi.

Equilibri” è stata la mostra d’addio di Enzo Valentinuz ma anche quella che lo rappresenta al meglio: opere esposte con cura, passione, coraggio di operare scelte non facili nella selezione di circa 20 anni di laboriosa attività e volontà di riassumere un percorso “mosaico” di impegno, determinazione, forza, gioia dei propri talenti anche nelle tante e gravose difficoltà.

Il suo cammino di uomo e artista si è concluso nel luogo che forse amava di più, dopo la sua casa: il suo studio, fra le sue opere che erano ritornate dopo l’esposizione veneta.

Giovedì 20 aprile 2023 alle 14.30 nella Sala parrocchiale Galupin di Romans d’Isonzo la famiglia e gli amici saluteranno un uomo e un artista che ha vissuto con intensità, positività e generosità.

 

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