Fotografo triestino ritrae le star del metal in mosaici Polaroid

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redazione

12 Novembre 2020
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In mostra gli scatti di Daniele Peluso

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Una decina di opere che ritraggono alcuni grandi nomi della musica internazionale, realizzate dal fotografo Daniele Peluso, specializzato nelle rielaborazioni di Polaroid con la tecnica del mosaico applicata a sue fotografie originali.

Sarà presentata venerdì 13 novembre alle 18 in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube di Zeropixel Festival la mostra Affinché tu possa vedere i colori della musica”, a cura di Massimiliano Muner.

La personale di Daniele Peluso, che sarà proposta in allestimento e visitabile dal pubblico non appena la situazione lo consentirà, racchiude un progetto sempre aperto per l’autore – inseguire il proprio sé bambino, che ha iniziato a sognare nel momento in cui ha potuto guardare il mondo attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica – e persegue un fine nobile, aiutare i bambini in difficoltà stimolando in loro il benessere psicologico e il buonumore.

Le fotografie in mostra, composizioni uniche in Polaroid create dallarchivio dellautore, saranno infatti messe in vendita e il ricavato devoluto in beneficenza all’Associazione #iotifosveva.

Tra gli artisti ritratti, immortalati in concerto negli Stati Uniti, in Russia, in Danimarca, in Olanda, in Finlandia e in Italia, si potranno ammirare Paul Stanley, chitarrista e cantante dei Kiss, il fondatore dei Megadeth Dave Mustaine, James Hetfield dei Metallica e molti altri.

Scrive Peluso a proposito del suo lavoro: Ho portato a casa spaccati di storia della musica mondiale, pagando spesso il prezzo di un posto in prima fila con sputi e birre sulla testa, gomme da masticare nei capelli, soli cocenti e piogge torrenziali, sempre e solo per essere lì, in quel piccolo universo, a sgomitare per un posto decente che mi permettesse di raccontare, con un occhio chiuso e uno aperto, gli infiniti sogni di un bambino che non è mai voluto crescere per davvero.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Peluso, triestino d’origine, ha esposto in Italia e all’estero e ha scritto e fotografato per quotidiani e settimanali. Ha pubblicato il suo primo libro “Černobyl – 30 anni dopo”, supportato dalla sua prima mostra personale, con lo scopo dichiarato di aiutare chi lavora per donare un sorriso ai bambini.

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