Da Sacile alla Spagna per diventare mediatori

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redazione

14 Febbraio 2017
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Progetto europeo Medes

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Creare una nuova metodologia per la formazione di studenti e docenti con l’obiettivo di far fronte alle situazioni di conflitto e di abbandono scolastico degli adolescenti.

Sta procedendo verso la valutazione di metà percorso il progetto europeo Medes, che riunisce al lavoro i sei partner delle due città gemellate di Sacile e Vila-real, in Spagna. Sotto il coordinamento del Municipio di Vila-real, lead partner, i rappresentanti della Città di Sacile, dell’Istituto Comprensivo-Scuola Media Balliana-Nievo e della Cooperativa sociale Itaca si incontreranno nella città valenziana con i colleghi dell’Associazione El Porc Espí e della Scuola IES Miralcamp per condividere un meeting di lavoro dal 15 al 17 febbraio. Oltre all’agenda della quarta riunione transnazionale di gestione del progetto, il gruppo italiano è stato invitato a partecipare a una speciale occasione di formazione e condivisione di buone pratiche in ambito educativo grazie all’organizzazione, da parte dell’IES Miralcamp, della VIII Giornata degli Studenti mediatori, che coinciderà anche con il Primo Incontro di Formazione ed Eccellenza Educativa.

L’evento, in programma proprio il 15 febbraio, coinvolgerà alcuni testimonial di progetti nonché riguarderà proposte su temi attualmente di rilevanza sul piano formativo a livello europeo, grazie al confronto tra case-history su conflitti, metodi di apprendimento, cyberbullismo, strategie motivazionali.

Tra gli ospiti il panel propone il confronto con la Scuola IES Parque Goya di Saragozza, vincitrice del Premio per le Buone Pratiche in tema di Convivenza ed Educazione inclusiva con un progetto riguardante l’utilizzo consapevole del web e social media contro il cyberbullismo; la presentazione del metodo finlandese KiVa sulla prevenzione dei conflitti scolastici; la testimonianza di Mar Romera Morón, psico-pedagoga specialista sul tema dell’intelligenza emotiva, che relazionerà sul suo modello pedagogico “Educare con le tre C: Capacità, Competenze e Cuore”. E infine il professor César Bona García, finalista del Global Teacher Prizeconsiderato quasi il “Premio Nobel” degli insegnanti, autore di diversi libri sulle sue esperienze scolastiche, a proposito della gestione delle emozioni nel processo di insegnamento e apprendimento, al fine di includerle efficacemente nella metodologia educativa.

Il progetto Medes dunque, oltre a impegnare i partner in sinergia per realizzare una sintesi innovativa di due modelli di mediazione, quello cosiddetto “umanistico”, finora sperimentato anche in Italia soprattutto nell’ambito della giustizia riparativa, e quello “scolastico”, già attivo da tempo in Spagna con ottimi risultati, offre occasioni di confronto e apprendimento per allargare le competenze degli operatori in ambito sociale ed educativo, com’è nello spirito del progetto europeo Erasmus+ che lo ha finanziato con una dotazione di circa 151.000 euro per tre anni. 

La riunione di coordinamento del gruppo di gestione avrà, tra l’altro, il compito di stilare il report di metà percorso e di mettere in agenda la programmazione del prossimo Corso di formazione in Mediazione scolastica, che sarà tenuto a Vila-real dagli esperti dell’Associazione El Porc Espí alla fine del mese di marzo, per il gruppo-pilota di operatori selezionati dagli Enti partner e già formati nel metodo “umanistico” lo scorso anno a Sacile.

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