Coronavirus, in FVG solo vaccinazioni di richiamo

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redazione

17 Gennaio 2021
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A partire dal 19 gennaio

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“Da martedì 19 gennaio proseguirà il piano di vaccinazione solo per coloro che hanno in programma la somministrazione della seconda dose, mentre verranno posticipate le vaccinazioni di coloro che si sottopongono per la prima volta fino a che non vi sarà garanzia sui flussi di consegna dei vaccini”.

Lo rende noto il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, in merito al piano vaccinale del Friuli Venezia Giulia e alle novità che riguardano il rallentamento delle forniture.

“Coloro che – spiega Riccardi – sono in agenda per la prima somministrazione (circa tremila persone appartenenti alle categorie delle prime priorità) da martedì, verranno ricontattati per stabilire una nuova data non appena ci sarà chiaro il quadro da Roma. Le agende saranno riaperte per le nuove richieste da febbraio”.

Nel frattempo si susseguono le riunioni della cabina di regia per organizzare la seconda fase. “Stiamo lavorando anche per la vaccinazione di ultraottantenni e persone con disabilità, che – ribadisce Riccardi – riteniamo categorie prioritarie: le linee con le Direzioni sanitarie sono tracciate, ma è chiaro che ora ogni ipotesi di lavoro è condizionata dai flussi di consegna del vaccino, non solo per quanto riguarda la nuova fase ma anche per la chiusura della prima”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Ho chiesto al commissario Arcuri che il taglio sulla fornitura dei vaccini sia riequilibrato a livello nazionale, senza creare delle evidenti disparità che colpiscono in maniera significativa il Friuli Venezia Giulia”, conferma il governatore Massimiliano Fedriga, dopo l'annuncio del mancato arrivo del 54% di dosi settimanali di vaccino Pfizer rispetto alla quantità prevista.

“A questo punto – sottolinea il governatore – per le prossime forniture servono garanzie formali per programmare puntualmente l'agenda delle vaccinazioni, che comprende anche i richiami, per i quali abbiamo accantonato prudenzialmente una riserva”.

Sul tema delle scuole, Fedriga ribadisce che la scelta della Dad fino al 31 gennaio, ribadita dall'ultima ordinanza, rappresenta un provvedimento adottato con il consenso della grande maggioranza delle articolazioni del sistema scolastico.

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