Cividale, Esercito in campo per igienizzare le strade

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redazione

16 Aprile 2020
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In collaborazione con la Protezione Civile

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Grazie alla sinergia fra Comune di Cividale, Esercito Italiano e Gruppo Comunale della Protezione Civile dal pomeriggio di oggi squadre miste di volontari PC e militari ricominceranno a distribuire alla popolazione le mascherine e, da domani, daranno avvio all’igienizzazione di alcune strade della città.

“In giornata la Protezione Civile regionale consegnerà un contingente di mascherine al Comune e, grazie anche alla fornitura acquistata direttamente dai nostri uffici, si ricomincerà a distribuire alla popolazione le mascherine che – spiega il sindaco di Cividale, Stefano Balloch – entro il weekend dovrebbero essere consegnate a tutte le famiglie della città. Eventuali ulteriori necessità saranno colmate con prossimi contingenti”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da venerdì, inoltre, prenderà avvio l’igienizzazione di alcune strade della città “in quanto – prosegue Balloch – abbiamo ricevuto la disponibilità dell’Esercito Italiano a collaborare col Comune e con il nostro Gruppo comunale dei Volontari della Protezione Civile fornendo personale e mezzi dei reparti della Brigata Alpina “Julia” e della Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” per dare segno, ancora una volta, del forte legame che ha sempre unito la città di Cividale del Friuli alle Forze Armate. La scelta di affidare i servizi di appoggio e tecnici a personale formato come i militari e i volontari della Protezione Civile rientra nell’ottica di preservare ulteriormente la popolazione”.

Relativamente alle modalità di consegna delle mascherine, il primo cittadino dettaglia che “15 squadre miste fra volontari della PC e militari distribuiranno a domicilio due mascherine per ogni componente del nucleo familiare, come già nei giorni scorsi, e, a esaurimento di queste, verrà data una mascherina chirurgica per ogni famiglia, e ciò come soluzione tampone in attesa dell’arrivo dell’ultimo lotto di mascherine in tessuto previsto nei prossimi giorni”.

In merito, invece, alla pulizia delle strade “dal tardo pomeriggio di venerdì squadre miste di volontari della Protezione Civile del Comune e di operatori militari effettueranno l’igienizzazione delle aree più frequentate dai pedoni, con particolare riguardo alle zone sensibili come la Casa per Anziani, le Poste e i parcheggi”.

Il punto di partenza sarà il piazzale della ex-stazione ferroviaria e l’igienizzazione verrà svolta seguendo itinerari che si svilupperanno nel capoluogo e nelle frazioni secondo un piano messo a punto dalla Protezione Civile.

“L’azione di igienizzazione delle strade non è obbligatoria per legge – specifica il sindaco – ma è una misura utile al contenimento della diffusione del Covid-19, integrativa alle azioni previste da decreti e ordinanze in materia, possibile in questo momento solo grazie all’intervento dei militari del Terzo Reggimento Artiglieria Terrestre (da montagna) di Remanzacco”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spiegano i militari della Caserma di Remanzacco che non si tratta di una “sanitizzazione” (con additivi chimico-farmaceutici, aventi anche contro-indicazioni ambientali), ma di un’attività di “igienizzazione” che consiste nell'operare con vapore acqueo ad alta temperatura e alta pressione.

 

Approfondimento tecnico

L’effetto è ottenuto spruzzando sul terreno vapore acqueo secco che sterilizza fisicamente l’ambiente, inertizzando in modo naturale il virus per mezzo dell’alta temperatura raggiunta. Il vapore è prodotto dall’apparato di grande capacità Sanijet C921.

L’apparato è progettato per produrre ed emettere getti di vapore umido o secco (la funzione che verrà adottata a Cividale), ma è anche in grado di:

  • produrre ed emettere getti d’acqua ad alta pressione, preselezionando la temperatura dell’acqua e miscelandola con sabbia (per le operazioni di idro sabbiatura) o con prodotti decontaminanti (per le operazioni di decontaminazione);
  • produrre ed emettere grandi volumi di acqua a bassa pressione, per operazioni di decontaminazione di personale mediante una doccia.

È costituito essenzialmente da un motore Diesel a gasolio, da una pompa di alimentazione, da un bruciatore elettrico e da un gruppo caldaia. Produce vapore acqueo a temperature selezionabili tra i 120 e i 190°C che viene nebulizzato grazie a una lancia che l’operatore orienta verso il terreno. L’apparato in dotazione all’Esercito, prodotto da una società italiana leader nel settore della decontaminazione, è di provata efficacia essendo già stato utilizzato, ad esempio, contro l’ebola.

Il trasporto dell’apparato e del serbatoio di acqua (della capacità di circa 1200 litri) avviene con un autocarro medio ACM 90 o con un trattore di artiglieria Astra 66.40. Si tratta di un autocarro fuori strada in dotazione ai reggimenti di artiglieria, come quello di stanza a Remanzacco, in grado di trasportare, oltre ad una squadra di otto soldati in cabina, varie tipologie di materiali sul piano di carico.

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