Cento anni di calcio a Fiumicello

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Una serata evento ha ripercorso un secolo di storia calcistica grazie a giocatori e tecnici dell’epoca. Inaugurata una mostra fotografica

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(ph. Enzo Andrian)

FIUMICELLO VILLA VICENTINA – Una serata speciale ha fatto da cornice all’apertura della 65ª Mostra Regionale delle Pesche a Fiumicello infatti in sala Bison si sono ricordati i cento anni del Calcio a Fiumicello.

L’evento dedicato a tutti gli appassionati della squadra locale è stato organizzato da un gruppo di appassionati di calcio con il patrocinio del Comune di Fiumicello Villa Vicentina. Durante la serata sono intervenuti diversi giocatori che hanno ripercorso con aneddoti alcuni episodi che hanno divertito e fatto ricordare il pubblico intervenuto.

La serata condotta da Giuliano Rosin e Claudio Pizzin ha ripercorso la storia di ben quattro società che nel tempo si sono succedute.

A ricordare questo glorioso passato per trasmettere alle future generazioni una storia che altrimenti sarebbe dimenticata, sono intervenuti Luigino Zoff, Renato Bianchin, Diego Verzegnassi, Franco Iacumin, Claudio Mian, Franco Rodar, Gino Cossaro e il capocannoniere Pinatti.

Simpatico momento con la consegna a una super tifosa che da molti anni segue il calcio a Fiumicello, Marilena Dean.

Alla fine sono intervenuti il sindaco Alessandro Dijust, Ermes Canciani, presidente FIGC FVG, il presidente del Fiumicello 2004, Flavio Puntin, l’assessore Enrico Marega: tutti si sono uniti nell’augurare lunga vita al calcio a Fiumicello.

A conclusione della serata è stata inaugurate una mostra fotografica che ripercorre il secolo di vita del calcio a Fiumicello.

La storia

Agli albori il calcio a Fiumicello, come in tutti i paesi, veniva praticato in qualsiasi spazio, davanti alla scuola, sul piazzale della chiesa, nelle strade, su qualsiasi fazzoletto di terra: non importava quale fosse la condizione del terreno di gioco, l’importante era che sembrasse un campo di calcio poi tutti a correre dietro a quello che sembrava un pallone.

Il pallone infatti era costruito con calze di lana dismesse riempite di stracci dalle mamme o dalle nonne, ai piedi i zocui (zoccoli) o le friulane.

Bisognava però strutturarsi, come avvenne negli altri paesi non si poteva limitare la competitività allo scontro fra borgate e così nacque nel 1924 l’A.s. Fiumicello.

L’attività calcistica si sviluppò maggiormente verso la fine degli ’30, quando dalla buona volontà di appassionati venne ricavato nei pressi dell’attuale via Isonzo un campo di calcio. Elio Verzegnassi, grazie alle sue capacità di falegname, provvedeva a sistemare le prime porte sul terreno di gioco, purtroppo le stesse sparivano con molta frequenza utilizzate come legna da ardere.

Nel 1949 nacque una seconda società calcistica, le ACLI, fino alla successiva fusione fra le due società del paese avvenuta nel 1957.

I colori sociali diventano l’arancio-blu, sotto la presidenza di Giovanni Pettarin (ricordato durante la serata), che per molti anni con grande passione ha ricoperto l’incarico. Significativi furono gli anni successivi con la partecipazione della squadra che dimostra di essere particolarmente competitiva partecipando al Campionato Nazionale dilettanti e annoverando tra le proprie fila il famoso trio Peressin, Ciceri, Minto: quest’ultimo passerà successivamente nell’Udinese.

La storia continua fra alti e bassi con promozioni e retrocessioni fra la prima e seconda categoria.

Purtroppo il destino è inesorabile e nell’anno 2006 la Pro si avvia alla scomparsa dalla scena calcistica.

Alcuni ardimentosi nel frattempo fanno nascere una nuova realtà: il Fiumicello 2004, dapprima come realtà del solo settore giovanile, in seguito con la prima squadra.

Il resto è storia di questi giorni: l’Asd Fiumicello milita attualmente nel campionato di Promozione, tutti si augurano per molti anni perchè la passione è tanta e il desiderio di trascorrere il pomeriggio della domenica sulle tribune del campo di calcio da parte dei tifosi è rimasta intatta nel tempo.

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