Aquileia-Roma, una corona d’alloro riunisce gli undici fratelli

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redazione

4 Novembre 2021
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Cerimonia al Cimitero degli Eroi

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Nel corso di una cerimonia intima al Cimitero degli Eroi di Aquileia, è stata deposta questa mattina da due studenti della Scuola Secondaria di Aquileia una corona d'alloro sulla tomba dei dieci militi non scelti e di Maria Bergamas.

La cerimonia si è svolta in concomitanza della deposizione della corona sulla tomba del Milite Ignoto per mano del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso delle Cerimonie ufficiali tenutesi all'Altare della Patria a Roma. Presenti alla deposizione il sindaco Emanuele Zorino, il parroco monsignor Adelchi Cabass, alcuni rappresentanti dell'Associazione Nazionale Alpini-Sezione di Aquileia e tutti i ragazzi della Scuola Secondaria.

“Questa mattina abbiamo voluto unirci nuovamente a Roma. Quel soldato semplice – ha dichiarato il sindaco Zorino – che da cento anni porta il nome del Milite Ignoto è la figura simbolo dell'unione del popolo alle istituzioni, attraverso la quale tutte le madri, i padri, i fratelli hanno potuti piangere i figli d'Italia caduti nella Grande Guerra. La simbolica deposizione della corona d'alloro sulla tomba dei militi non scelti è il nostro omaggio per riunire nuovamente gli undici fratelli e portare il nostro ultimo saluto con un rinnovato sentimento di gratitudine e speranza”.

Si concludono simbolicamente oggi le Celebrazioni in ricordo del viaggio del Milite Ignoto, partito da Aquileia il 29 ottobre del 1921 e tumulato il successivo 4 novembre a Roma. Accompagnato per tutto il suo tragitto dai clamori di un popolo mai così unito, il Treno dell'Eroe che trasportava il Milite Ignoto raggiunse la Stazione Termini di Roma il 2 novembre. Ad accoglierlo, le più alte cariche militari e politiche. Dopo i saluti e gli onori dovuti, la salma venne caricata su un affusto di cannone e trasportata nella vicina Basilica di Santa Maria degli Angeli con a capo del corteo Re Vittorio Emanuele III di Savoia. 

“Per noi oggi è un momento di riflessione sulla pace e sull'orrore della guerra – conclude Zorino -. Dobbiamo muoverci verso una nuova riconciliazione che abbracci ogni livello, dalle cose più semplici della vita quotidiana agli eventi di Stato. La visita di ieri del Presidente della Repubblica ha fatto vivere ad Aquileia un momento indimenticabile che ha significato il riconoscimento di una parte di storia, forse poco conosciuta ma che durante questo Centenario siamo riusciti a mettere in luce. Sono molto felice anche di aver visto questa grande partecipazione delle scuole durante tutte queste Celebrazioni perché far conoscere la storia ai giovani significa renderli partecipi di cosa è accaduto su queste terre e conferire loro il senso di un'identità”.

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