Al di là del Muro

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redazione

7 Novembre 2014
Reading Time: 5 minutes
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Berlino 1989-2014

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9 novembre 1989. Migliaia di persone divise per anni da un muro invalicabile si abbracciano per le strade. Sono tutti tedeschi, eppure provengono da mondi diversi. Ma il corso della Storia non può essere fermato e il vento della libertà, in poche ore, sgretola quei mattoni che per quasi tre decenni nessuno aveva osato scalfire. Germania Ovest e Germania Est, Berlino Ovest e Berlino Est diventano definizioni geografiche da consegnare alla memoria, in vista di un’unione che in pochi mesi diverrà realtà.

A venticinque anni esatti da quel giorno indimenticabile, Berlino è ora la capitale del motore pulsante della nuova Europa. Di fatto il centro del potere economico e politico del vecchio continente. Una città ricca di storia, ma dal fascino sempre nuovo.

Come quello di Alexanderplatz, una delle più celebri piazze di Berlino, di sicuro la più grande. Deve il suo nome allo zar Alessandro I, che visitò la capitale del regno di Prussia nel 1805; la piazza “Alex”, grazie alla costruzione di una stazione nel 1882, divenne un vero e proprio snodo ferroviario.

La realizzazione del Zentrale Markthalle (mercato centrale al coperto) nel 1886 e del grande magazzino Tietz tra il 1904 e il 1911, la trasformarono anche in un importante centro commerciale. Tuttavia, il volto attuale di Alexanderplatz prese forma solo negli anni ‘60, dopo la ricostruzione che seguì alla completa distruzione al termine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo la riunificazione venne indetto un concorso urbano; il progetto vincitore, realizzato dall’architetto Hans Kollhoff, prevedeva la demolizione di gran parte dell’edificazione attuale e la costruzione di 13 grattacieli. Se e come verrà realizzato il progetto, rimane ancora da decidere.

Idee ben chiare, invece, sono state quelle che hanno condotto alla realizzazione della Berlin Hauptbahnhof, la stazione centrale di Berlino: uno dei progetti architettonici più spettacolari della capitale. Dopo undici anni di lavori, l’ex-Lehrter Stadtbahnhof è stata aperta il 28 maggio del 2006 come la maggiore e più moderna stazione di incrocio d’Europa, grazie ai suoi due piani principali per il traffico ferroviario e ai tre piani di collegamento e commerciali. Tuttavia, il progetto di una “Cattedrale del traffico”, secondo le intenzioni dell’architetto Meinhard von Gerkan, non è stato realizzato a pieno. La costruzione con soffitto a volta progettata, per esempio, ha dovuto cedere il passo a un tetto piano, così come la copertura in vetro al di sopra dell’impianto dei binari è stata notevolmente ridotta.

Nonostante ciò, la stazione è raffi nata, spaziosa e piena di luce. Il capannone in vetro lungo 321 metri della ferrovia metropolitana in direzione est ovest viene incrociato dal capannone della stazione largo 40 metri e lungo 160, che va in direzione nord-sud. Un raffi nato sistema di grandi aperture nei soffitti di tutti i piani lascia filtrare la luce del giorno fi no ai binari inferiori.

I 368 metri di altezza della Berliner Fernsehturm, invece, rendono la Torre della televisione l’edificio pubblico accessibile più alto d’Europa. Inaugurata il 3 ottobre del 1969, per l’allora Presidente della Repubblica Democratica Tedesca (RDT), Walter Ulbricht, era uno dei più importanti simboli della superiorità della società socialista. Ma se da un lato la RDT fa ormai parte della storia, la Berliner Fernsehturm viene visitata ogni anno da oltre un milione di visitatori.

Sempre in tema di edifici pubblici, il Rotes Rathaus (Municipio rosso) rappresenta con la sua imponente facciata uno degli emblemi della capitale tedesca. Il suo nome deriva dai mattoni rossi utilizzati per la costruzione. L’edificio, realizzato in stile neo-rinascimentale, è stato costruito come struttura a più ali con archi a tutto sesto, in un complesso con tre cortili interni. Una torre alta 74 metri ne costituisce il coronamento. In seguito alla divisione della città, nel Rotes Rathaus si riuniva il consiglio comunale di Berlino Est, mentre le sedute del Senato di Berlino Ovest si tenevano dall’altra parte del Muro, nel Rathaus Schöneberg. Già dal 1991, però, il Rotes Rathaus è tornato a essere la sede comune del governo cittadino.

E simbolo dell’unità tedesca è proprio l’unica porta della città di Berlino a essersi conservata nel corso dei secoli: la Brandenburger Tor, ovvero la Porta di Brandeburgo. Realizzata in pietra arenaria tra il 1788 e il 1791, rappresenta uno degli esempi più belli di classicismo tedesco, ispirata ai propilei dell’antica Acropoli di Atene. Nel 1793, la quadriga realizzata da Johann Gottfried Schadow è stata posta sulla porta e guarda verso il centro della città, in direzione ovest. Dall’ottobre del 2002 la Porta di Brandeburgo è chiusa al traffico automobilistico, compresi autobus e taxi.

Chi invece continua ad attirare l’interesse di registi cinematografici e romanzieri è Checkpoint Charlie. All’attraversamento del confine tedesco-tedesco, a partire dal 22 settembre 1961, le postazioni degli alleati controllavano infatti gli appartenenti alle forze armate americane, britanniche e francesi prima del loro viaggio verso Berlino Est. Oggi, di quel luogo, resta un’opera dell’artista Frank Thiel e un cartello gigante a ricordo l’ex-punto di passaggio. Nelle immediate vicinanze si trova anche il “Museo del Muro – Museo Casa al Checkpoint Charlie”, che sulla mezzeria della via Friedrichstraße presenta l’esposizione di una ricostruzione del primo posto di guardia.

Proprio Friedrichstraße rappresenta da sempre la via per eccellenza della capitale tedesca. Lunga 3,5 chilometri, prima della Seconda Guerra Mondiale su questa via sorsero palazzi di ritrovo, teatri e il famoso varietà “Wintergarten” (Giardino d’inverno). Sulla Friedrichstraße si trovano attualmente nuovi edifici, come i “Friedrichstadtpassagen” con boutique, uffici e ristoranti, mentre nel fabbricato “Quartier 207” risalta il grande magazzino Les Galeries Lafayette.

Nonostante tutti questi luoghi famosi, molti berlinesi ritengono che Gendarmenmarkt sia la più bella piazza di Germania e persino di tutta Europa. Di sicuro è tappa obbligatoria per tutti i visitatori: l’insieme delle chiese gemelle del Deutscher Dom (Duomo tedesco) e del Französischer Dom (Duomo francese) è un esempio meraviglioso di armonia architettonica.

La piazza, realizzata nel 1688 secondo i piani di Johann Arnold Nering, si chiamava in origine “Linden-Markt” (Mercato dei Tigli), più tardi “Fiedrichstädtischer” (Mercato di Fiedrichstädtisch) e “Neuer Markt” (Mercato Nuovo). Dopo che la piazza venne utilizzata tra il 1736 e il 1782 dal reggimento dei corazzieri “gens d’arms” con posti di guardia e stalle, le venne dato il nome di “Gendarmenmarkt” (Piazza dei Gendarmi). Ai giorni nostri, attorno alla piazza si trovano invece numerosi ristoranti, negozi e hotel. Testimonianza quotidiana di una città che, dopo aver vissuto un passato turbolento, guarda al futuro con occhi sempre nuovi.

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