Da sinistra Puntin, Ziberna e Cagliari
GORIZIA – Riparte con una programmazione tra ottobre 2024 e febbraio 2025 Crocevie d’Europa.
Un progetto turistico-culturale ideato e promosso dal Comune di Gorizia – Servizio Cultura, Eventi e Turismo con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e la collaborazione di numerose associazioni che operano sul territorio.
Il programma è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa dal sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, dall’assessore al Turismo Luca Cagliari e dalla funzionaria di Area Cultura, ideatrice e coordinatrice del progetto, Rossana Puntin.
Quattro le tipologie di visite proposte – itinerari guidati su progetti, visite guidate, trekking e visite naturalistiche – con 17 nuovi itinerari tematici per un totale di 22 appuntamenti che nei prossimi 5 mesi porteranno i visitatori, a piedi, in auto e in bici, ad esplorare le strade di Gorizia, Nova Gorica e il territorio circostante.
Un focus particolare del progetto sarà dedicato alle tematiche del confine e della divisione di Gorizia e del territorio tra Italia e l’allora Jugoslavia in seguito al trattato di Parigi del 1947 che darà origine alla nuova città di Nova Gorica.
IL CALENDARIO DELLE ESCURSIONI
Domenica 13 ottobre visite guidate ai due piccoli musei di confine allestiti nelle due ex casette confinarie al valico di seconda categoria italo-sloveno del Rafut. Inoltre itinerario artistico architettonico Come due sorelle: l’architettura del ‘900 tra Gorizia e Nova Gorica, e poi dai trekking a piedi e in bici Lungo il torrente Corno – Storie e vicende: itinerario transfrontaliero e Ciclonugae II Gorizia/Nova Gorica – Tra Gorizia e le memorie di confine.
Prevista inoltre l’escursione Il Monte Calvario (Podgora) che verterà principalmente sui fatti della Prima guerra mondiale ma in cui non mancheranno i riferimenti alle tracce lasciate dalla guerra fredda e dalla “cortina di ferro”. Infine il gioco urbano Gorizia Cold Case. Essenziale per comprendere l’identità di quella che è stata la città di Gorizia sarà la performance itinerante, Orfana la mia città, in programma il prossimo 2 febbraio, storia di una città di frontiera, che diventa città di confine, nel corso del Novecento.
Dopo quella di domenica 13, le escursioni proseguono domenica 20 ottobre, alle 9.30, dai Giardini pubblici partirà la visita Storie e vicende: itinerario transfrontaliero a cura della UISP – Comitato Territoriale di Gorizia APS, si tratta di un trekking lungo il torrente Corno nella direzione nord, verso la sorgente di Kromberg/Moncorona.
Il percorso ha l’obiettivo di coniugare aspetti naturalistici e culturali. L’itinerario transfrontaliero di 3 km prevede delle soste con illustrazione delle parti storiche del territorio come la “Grapa” cittadina, la Valletta del Corno, il Ponte di pietra costruito nel 1858, il Parco della Villa Coronini, il Kulturni Dom, Piazzutta, la statua del Santo boemo Giovanni Nepomuceno, largo Pacassi, via Catterini. Superato il valico con la Slovenia si scopriranno elementi storici della Erjavčeva ulica di Nova Gorica e naturalistici come lo scorrere delle acque del Corno/Koren, il Parco della Kostanjevica/ Castagnevizza e il Bosco del Panovec.
Nel rientro si percorreranno via Corsica già via Torrente, Piazza Corno, oggi Piazza De Amicis, con sosta alla fontana dell’Ercole e dell’Idra dell’architetto Pacassi, oggi visibile nel giardino del Palazzo Attems. Poi via Balilla, già via Riva del Corno, largo Pacassi e via Ascoli per entrare nell’antico Ghetto.
Il percorso ad anello prevede infine una sosta davanti alla Sinagoga Ebraica e, attraverso il giardino dedicato a Bruno Faber, il raggiungimento della sottostante via Brass. La visita si svolgerà in italiano e, a richiesta, anche in inglese.
Domenica 27 ottobre partenza alle 9.45 per un’escursione in bici con una guida d’eccezione, l’autore Alberto Pavan, che presenterà il secondo volume di “Ciclonugae. Sui pedali tra le pagine del Friuli”, in cui Pavan traccia 4 itinerari da percorrere in bici e non solo.
La visita dal titolo Ciclonugae II Gorizia/Nova Gorica è ideata dall’associazione IoDeposito e realizzata con la collaborazione di GorizianINbici (sezione FIAB Monfalcone BisiachiInBici) e prende le mosse dai siti culturali e dagli autori – mitteleuropei, friulani e anche istriani e dalmati – che parlano di Gorizia e Nova Gorica a partire dalle suggestioni letterarie di Fulvio Tomizza.
Si prevede la possibilità di scegliere tra due percorrenze: l’una di 10 km circa (consigliata alle famiglie con bambine, bambini e adolescenti), l’altra di 20 km circa per chi ama le lunghe escursioni. Alle ore 12:30 è previsto un momento speciale aperto anche a chi non partecipa all’escursione: assieme all’autore Alberto Pavan visita a Villa Ceconi, in via Monte Santo a Gorizia, con un momento conviviale. Sarà possibile noleggiare la bicicletta, segnalandolo in fase di prenotazione.
Novembre
Domenica 3 novembre, alle 9:30, Crocevie d’Europa propone un itinerario storico e naturalistico sul Monte Calvario e il suo parco pluritematico, a cura del “Raggruppamento di Associazioni Monte Calvario”.
La visita è dedicata alla individuazione delle vestigia della Grande Guerra nel sito principale della difesa austro-ungarica di Gorizia. Numerosi i monumenti su cui si concentrerà̀ il percorso, tra cui quelli dedicati al sottotenente Alberto Balzar, allo scrittore Scipio Slataper e ai Volontari Giuliano-Dalmati. Previsto un passaggio all’obelisco a quota 240 e alle Tre Croci.
Grazie alla guida esperta dei siti della Prima Guerra Mondiale Silvo Stok e alla presenza di esperti appartenenti alla Guardia Forestale, si potranno apprezzare altre tracce storiche presenti, risalenti sia al medioevo che alla Guerra Fredda, immersi in un peculiare contesto naturalistico e geologico.
La musica sarà protagonista della visita di un paio d’ore di sabato 9 novembre. Ritrovo alle 10.00 al Duomo di Gorizia per l’escursione a piedi Da Sant’Acatio al Castello – Percorso storico musicale a cura del Centro Giuliano di Musica Antica Dramsam.
L’intento è quello di collegare arte pittorica locale, organologia, liuteria e arte musicale.
Punto di partenza sono le vele affrescate dei pittori della scuola gotico carniolana a tema musicale all’interno della cappella quattrocentesca di S. Acatio del Duomo di Gorizia, unica testimonianza superstite dell’impianto tardo gotico ascrivibile al Duomo, per giungere al percorso storico musicale collocato all’interno del Castello, dove ha sede la mostra permanente di strumenti musicali Theatrum Instrumentorum.
Verranno proposte “pillole” di storia della musica attraverso gli strumenti musicali dipinti e ricostruiti e con esempi vocali e strumentali. La visita si svolgerà in italiano al mattino e in italiano con traduzione in sloveno nella replica pomeridiana delle 15.00.
Domenica 11 novembre visita all’area agricola della parte nord della città di Gorizia dal titolo L’Isonzo agricolo a cura della UISP – Comitato Territoriale di Gorizia APS.
Il trekking parte alle 9.00 e, accompagnati dai preparatori sportivi della UISP, si procederà a passo sostenuto da via Cadorna al viale XX Settembre passando accanto al Palazzo ottocentesco del Liceo Dante Alighieri, agli ornamenti statuari del Palazzo Coronini, proseguendo nelle vie dell’Ospitale, Orzoni e dei Campi, per arrivare in via Palladio dove si può ammirare la Villa Ceconi, il suo parco e la vasta area agricola che ospita uno spazio pubblico dedicato agli Orti Urbani.
Il percorso si inoltra nell’area orticola dove si coltiva il radicchio invernale conosciuto come Rosa di Gorizia e fino a villa De Nordis dove, tra filari di viti, si offre la bella sorpresa di un’ampia zona coltivata a lavanda. Ritorno al punto di partenza passando dallo storico edificio del Convento di Santa Chiara. Escursione in italiano, inglese a richiesta.
Il 17 novembre, domenica, la prima delle tre visite guidate dal titolo Itinerari Basagliani – La Città dei Matti, le altre il 19 gennaio e il 23 febbraio. Il concept è sviluppato da La Collina cooperativa sociale Onlus per il progetto del Comune di Gorizia “La città dei matti”.
Il percorso si snoda all’interno del Parco Basaglia, è costituito da tappe, delimitate da installazioni interattive, vere e proprie sagome a grandezza naturale, dotate di un QR code; con l’ausilio di una guida, che accompagnerà i visitatori lungo il percorso, sarà sufficiente – sia con il proprio smartphone dotato di cuffiette che attraverso tablet dati in dotazione – inquadrare il codice per visualizzare gli approfondimenti multimediali ad esso collegati e riferiti alla tappa/luogo visitati. I contributi proposti sono realizzati a partire dall’analisi dei documenti storici contenuti nell’archivio dell’ex ospedale psichiatrico di Gorizia.
Partenza alle ore 10.00 dall’entrata del Parco Basaglia, si replica alle ore 14.00
Sabato 23 novembre appuntamento con l’arte e lo scultore e pittore sloveno Tone Kralj. Andrea Bellavite sarà la guida competente ed appassionata che condurrà i visitatori Sulle tracce di Tone Kralj – Alla scoperta dei luoghi di culto dove ha operato il grande pittore sloveno (1900-1975).
La Fondazione Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia cura con particolare attenzione l’approfondimento teologico e culturale dei luoghi religiosi e spirituali del territorio con il suo direttore, Andrea Bellavite, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Gorizia, propone l’incontro e lo studio di alcune realtà religiose che caratterizzano l’area transfrontaliera. Questo itinerario condurrà i partecipanti nelle chiese di Pevma, Štandrež, Vrtojba e Mirenski grad.
Seguendo le tracce del pittore, questo percorso consente di conoscere alcuni dei più significativi luoghi di culto nei quali ha operato. Il ritrovo ė previsto alle ore 14:00 presso la chiesa di Piuma/Pevma. Ci si recherà poi con la propria auto a Štandrež/Sant’Andrea, per raggiungere poi Vrtojba e infine Mirenski grad. Ogni visita richiederà circa 45 minuti e consentirà di scoprire la singolare connessione fra fede, arte e storia che caratterizza l’autore.
Domenica 24 novembre ritrovo alle 9.30 al Parco Basaglia di fronte alla Palazzina della direzione per praticare gli Esercizi di rivoluzione proposti dall’associazione 47/04. Il Parco Basaglia di Gorizia è un luogo di profonda potenza simbolica, crocevia di confini materiali, come quello fra Italia e Slovenia che ne costeggia un lato, e, soprattutto, immateriali, come quello fra ciò che si considera sano e ciò che si considera malato.
Quando nel 1961, appena nominato direttore dell’ospedale psichiatrico, Franco Basaglia rifiuta di firmare il registro delle contenzioni presentatogli dai medici, non sa che questo gesto istintivo è solo l’inizio di una rivoluzione di portata mondiale nell’approccio alla salute mentale. Il Circolo Bergman accompagna gli spettatori, guidati da cuffie wireless e immersi in un mondo di stimoli testuali e sonori. In replica alle ore 11.00 e alle 15.00.
Dicembre
Sempre nell’ambito degli itinerari guidati su progetti, domenica 1^ dicembre il CTA Centro Teatro Animazione e Figure propone uno spettacolo multimediale itinerante dedicato ai luoghi e alle voci della comunità ebraica goriziana, a cura di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Guidati da una voce narrante in cuffia Le voci del silenzio conducono il visitatore tra presente e passato, in un percorso ricco di evocazioni, suggestioni, canti, video, interventi dal vivo sulla storia e la ricchezza culturale e spirituale della comunità ebraica, fino alla drammatica deportazione.
A partire dal Giardino Farber con il teatrino di Lele Luzzati, si scoprirà Casa Ascoli, palazzo Paternolli e la figura di Carlo Michelstaedter, via Rastello dove si assisterà allo spettacolo dal vivo “Shlemiel va a Varsavia” di Isaac Singer per poi giungere, attraverso il valico di Casa Rossa, al suggestivo cimitero ebraico di Valdirose a Nova Gorica, dove si conclude il percorso. Partenza alle 10.30 dal Giardino Faber di via Ascoli. In replica alle 14.30.
In programma il 15 dicembre ’24 e il 12 gennaio ’25 le due tappe della passeggiata Ti racconto Gorizia come appariva dai finestrini del suo storico tram. Il percorso si concentra sulla linea n. 1 del Tram di Gorizia che partiva dalla Stazione della Meridionale e terminava presso la Stazione della Transalpina. I tram circolarono a Gorizia tra il 1909 al 1935. Il tragitto è lungo quasi 4 km, perciò la visita è stata divisa in due giornate con diversi approfondimenti tematici.
La guida turistica Micaela Grossa condurrà la passeggiata 15 dicembre (inizio della visita a piedi alle 9.30), partendo dalla ex rimessa del tram presso il Piazzale Saba. Da qui si proseguirà lungo il Corso Italia e Corso G. Verdi, Via Mameli e termine in Piazza della Vittoria (con soste presso tre villini Novecenteschi, il Parco della Rimembranza, i Palazzi degli Architetti A. Pich e De Claricini, il Teatro Verdi, Corso Verdi, i Giardini Pubblici, Biblioteca Statale Isontina e Piazza della Vittoria.) Liubina Debeni Soravito curerà gli approfondimenti tematici relativi al verde urbano e Fulvia Zorzut quelli dedicati all’architettura e all’urbanistica. Questa passeggiata è disponibile anche nella lingua dei segni.
Gennaio
Domenica 12 gennaio seconda tranche della passeggiata: sempre guidati da Micaela Grossa i partecipanti si ritroveranno alle 9.30 in piazza Vittoria per arrivare a piedi fino alla Stazione Transalpina. Ad accompagnare la guida ci saranno ancora gli interventi di Liubina Debeni Soravito per il verde urbano e gli spunti storici legati alla economia della floricoltura in città e Liliana Mlakar per gli approfondimenti riguardanti personaggi nobili, aristocratici e gente comune della Gorizia dell’epoca, nonché per la parte delle antiche tradizioni.
La Rosa di Gorizia e il Radicchio Canarino saranno i protagonisti delle escursioni naturalistiche di sabato 4 e domenica 5 gennaio. Nei 4 km del percorso alla scoperta dei due prodotti agricoli più profondamente radicati nella tradizione goriziana.
La guida naturalistica Sabrina Pellizzon condurrà i partecipanti lungo gli sterrati che portano a campi coltivati a Radicchio Canarino, Rosa di Gorizia, vigneti ed oliveti, per farsi sorprendere da tutto ciò che ruota attorno a questi due ecotipi di cicoria selezionati nel tempo dai contadini goriziani che purtroppo rischiano l’estinzione.
Si scopriranno le diverse fasi di lavorazione dei due radicchi, la loro storia, le caratteristiche, le necessità ambientali, fino agli attuali problemi legati al cambiamento climatico.
Un diario vecchio di settant’anni, una ragazza goriziana di lingua italiana e un giovane sloveno cittadino jugoslavo, una storia d’amore e di contrabbando, di spie e di filo spinato sono gli ingredienti di Gorizia Cold Case l’esperienza di gioco urbano ideata dall’associazione 47/04 di domenica 26 gennaio.
Si tratta di un caso insoluto, che si può risolvere con il proprio cellulare e l’app gratuita Telegram, esplorando Gorizia e decidendo in prima persona dove orientare le indagini. Chi partecipa riceverà gli indizi sul proprio smartphone: articoli di giornale, documenti tratti dagli archivi dei servizi segreti, identikit e mappe che gli autori Stefano Beghi e Riccardo Tabilio con lo sviluppatore Marco Prestigiacomo hanno immerso nelle vicende storiche senza soluzione di continuità.
Una sperimentazione di linguaggi di programmazione e intelligenze artificiali generative, insieme a un disegno sonoro immersivo, permetteranno a chi partecipa di vestire i panni del detective, dell’osservatore e del testimone: in Gorizia Cold Case una città di confine rivela le sue contraddizioni e i suoi segreti in modo intrigante e poetico, sul filo di una storia d’amore clandestino e tenace.
Partenze dalle 10.30 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00 dalla Sinagoga di via Ascoli per un’esperienza della durata di 75 minuti.
Febbraio
In programma il 2 febbraio Orfana la mia città, una performance itinerante e audioguidata (con cuffie wi-fi), sviluppata dall’Associazione 47/04, alla scoperta di Gorizia e del confine che la percorre. La storia di una città di frontiera, che diventa città di confine, nel corso del Novecento. Fondamentali le testimonianze di italiani e sloveni che hanno vissuto in quest’area, dall’inizio del secolo fino alla fine della Seconda guerra mondiale.
Una passeggiata tra le memorie dei luoghi, le architetture e gli spazi pubblici e privati che hanno segnato questa storia. Dalla città asburgica alla Grande Guerra, dall’affermarsi del fascismo di confine alle complesse vicende alla fine della Seconda guerra mondiale. Fino al settembre 1947, quando venne tracciata la linea bianca della nuova separazione tra Italia e Jugoslavia, l’ultimo tratto della cortina di ferro. Partenza dal Teatro Verdi alle 10.00 e alle 15.00.
Domenica 16 febbraio è in programma la visita teatralizzata Come due sorelle: l’architettura del ‘900 tra Gorizia e Nova Gorica a cura di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi del CTA – Centro Regionale Teatro Animazione e Figure con i testi di Claudio Parrino.
Uno sguardo all’architettura del primo Novecento, protagonista della trasformazione di Gorizia dopo la Prima guerra mondiale, fino alla costruzione di nuova città dopo il trattato di Pace del 1947. L’incontro casuale di due ragazzine si sviluppa in una appassionata ricerca lungo le strade e gli edifici delle due città.
Il percorso inizia dal Trgovski Dom (partenza alle 10.00 e alle 14.00), ideato nel 1903 da Max Fabiani, e si conclude in Bevkov Trg, dove è collocato il plastico del progetto urbanistico di Edvard Ravnikar ideato per Nova Gorica. Grazie al supporto di cuffie audio, si descriveranno edifici e si delineerà̀ la figura di coloro che li hanno progettati, come Casa Krasceh e il Palazzo Opera Nazionale Balilla (entrambi di Umberto Cuzzi). Si ascolterà la preziosa intervista dell’architetto Diego Kuzmin a Edvard Ravnikar registrata nel 1992, un anno prima della sua morte.
Crocevie d’Europa conclude il viaggio di questa nuova stagione il 23 febbraio con la replica della visita nel parco Basaglia Itinerari basagliani – la Città dei Matti.