Presentata l’edizione 2021 di Mittelfest – festival multidisciplinare di teatro, musica e danza di riferimento per l'area Centro-europea e balcanica, che per il suo 30esimo compleanno, con un aspetto e un assetto rinnovato, declinerà il tema EREDI.
L’appuntamento è a Cividale del Friuli dal 27 agosto al 5 settembre.
La scelta del tema e la direzione sono di Giacomo Pedini, lui stesso “giovane” ed erede della tradizione teatrale, cresciuto come drammaturgo e regista per lo più in ambito emiliano, con un solido percorso professionale anche all’Università di Bologna, ora al suo primo anno del triennio 2021 – 23 che lo vedrà in carica per la rassegna friulana.
Uno degli aspetti rinnovati di Mittelfest 2021 sarà la sua formula scandita in due festival e una presenza sul territorio continuativa, per non fare di Mittelfest un evento episodico, ma un reale momento di crescita che unisce più realtà all’interno di una terra, e questa terra a una dimensione internazionale.
“Questo trentesimo anniversario del festival coincide con uno dei momenti più difficili della recente storia umana. Per questo vogliamo confermare la vocazione originaria del festival: fare della cultura un ponte per unire, per dare a tutti nuova forza, passione e lungimiranza. Mittelfest risponde alla complessità del momento facendosi più grande e dando rilievo e aiuto concreto ai giovani, i veri eredi”, aggiunge il presidente Roberto Corciulo.
Mittelfest aderisce a European Festivals Association, Italiafestival e al progetto Go!2025.
Anche quest’anno il festival apre (27 agosto) con un concerto della FVG Orchestra intitolato Devil’s Bridge/ Il ponte del diavolo: musiche, memorie, tradizioni dei fiumi europei con il brano commissionato per l’occasione al compositore Cristian Carrara, la giovanissima solista Erica Piccotti e il grande direttore bulgaro Grigor Palikarov.
Mentre, già dal pomeriggio della giornata inaugurale, inizia il percorso di uno dei due spettacoli site-specific. Si tratta di Remote Cividale, la proposta del collettivo tedesco Rimini Protokoll che, dopo un successo internazionale, approda a Cividale: un viaggio dentro la città, in cui 30 persone audioguidate (a scelta in inglese o italiano) saranno invitate a rinnovare lo sguardo su luoghi noti, traendone sensi inediti.
L’altro spettacolo che fa di Cividale il proprio speciale e irripetibile set si terrà il 4-5 settembre, giorno di chiusura del festival: Signal at Cividale, spettacolo olandese supportato da Dutch Performing Arts, con la musica e la regia di Strijbos & Van Rijswijk, in prima assoluta. 24 auto parlanti con il supporto di soprani dal vivo, attraverseranno Cividale del Friuli.
Sempre il 27 agosto va in scena anche Letra, spettacolo italo-albanese – coprodotto da Koreja e Teatro Metropol di Tirana – dal testo di Ylljet Aliçka e per la regia di Salvatore Tramacere.
Il tema della MEMORIA ritorna nello spettacolo del coreografo, danzatore e artista visivo ungherese Josef Nadj che, nello spettacolo Mnémosyne (dal 28 agosto all’1 settembre), porta in prima nazionale la sua visione in un’opera totale che unisce una mostra fotografica e una scatola nera in cui l’artista mette in mostra se stesso.
Così è per un altro degli appuntamenti di primo piano del festival, Europeana, breve storia del XX secolo, dal libro dello scrittore di Praga Patrick Ourednik, cui Lino Guanciale darà la voce e la regia il 28 agosto in prima assoluta, accompagnato dalla fisarmonica del musicista sloveno Marko Hatlak (una coproduzione Mittelfest e Wrong Child, in collaborazione con Ljubiana festival).
Nei luoghi della memoria, con ami verso il mondo, si aggira anche lo spettacolo musicale olandese, sostenuto da Dutch Performing Arts, in prima nazionale I Don’t want to be an individual all on my own di Genevieve Murphy (28 agosto).
Da qui anche il tema del MITO diviene ponte tra passato e futuro in due spettacoli musicali: Sisyphus (3 settembre, prima nazionale in collaborazione con Onassis STEGI – Outward Turn Program di Atene), con la compositrice e suonatrice di kanun ellenica Sofia Labropoulou, fino alle canzoni dei Sex Pistols, e They have waited long enough (4 settembre, prima nazionale), frutto di una collaborazione multipla – prodotto dal festival olandese Wonderfeel con Lunalia (BE), Antwerp Liedfest (BE), Oranjewould (NL), Mittelfest (IT), November Music (NL) e il sostegno di Dutch Performing Arts – con Catharine Dain, Raphaëla Danksagmüller, Shaza Manla e lo String Quartet.
Non lontana è la suggestione di Le divine donne di Dante (5 settembre), coproduzione di Ravenna Festival, Macerata Opera Festival e Mittelfest, in cui Neri Marcorè, accompagnato dall’Orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani, incontra protagoniste femminili della Divina Commedia.
Quello della VOCE DELLE DONNE diventa, infatti, un altro pilastro in questa edizione del festival.
Con la musica di Once upon a song in Balkans, spettacolo bosniaco con Tijana Vignjević e Belma Alić (29 agosto, prima nazionale), con lo spettacolo sloveno My husband (31 agosto, prima nazionale), basato sui racconti sarcastici di Rumena Bužarovska, una delle migliori autrici macedoni, con in scena ben 9 donne.
E straordinaria è anche la partecipazione al festival dell’apprezzatissima violinista moldava Patricia Kopatchinskaja che il 29 agosto, insieme al pianista turco Fazil Say, offrirà un concerto in prima nazionale con musiche da Franz Schubert, Johannes Brahms, Leoš Janáček.
Allora diventa inevitabile introdurre anche il tema della dialettica tra PADRI E FIGLI. In questo filone il nuovo progetto di Nicola Borghesi con Kepler 452 (2 settembre, prima assoluta) Uguale ma più piccolo – un laboratorio per i figli e l’opera musicale Entente harmonique, con Lorenza Borrani, su musiche di Debussy.
E ancora lo spettacolo di parole e musica, tenero e divertente, Due padri e altri animali feroci (5 settembre), con il fumettista e inventore di storie Leo Ortolani e Giampaolo Bandini.
Può essere considerato un messaggio lanciato al FUTURO invece quello che è racchiuso nel testo di Italo Calvino, portato per la prima volta in scena il 2 settembre in prima assoluta dal violoncellista Enrico Bronzi, accompagnato dalle parole dello scrittore Paolo di Paolo, sotto il titolo: Six memos, come le chiamò Calvino stesso, sottotitolando: Sei proposte per il prossimo millennio.
E semi di futuro ci sono anche nello spettacolo di danza PLI del danzatore e coreografo Ceco Viktor Černický (3 settembre).
Tra le altre novità di Mittelfest 2021, in questo caso dedicate in particolare alle FAMIGLIE, l’arrivo del CIRCO, nelle sue migliori declinazioni: spettacolo acrobatico di danza A testa in giù (30 agosto, prima assoluta da Italia, Francia e Brasile), GAP 42 del duo tedesco Mano a mano, Chris e Iris, collaboratori del Cirque Eloize e premiati a livello internazionale (2 settembre, prima nazionale).
Per grandi e piccoli anche lo spettacolo di Ortoteatro Racconti a briglia sciolta! (5 settembre), spettacolo di fiabe popolari narrate e cantate.
Altre proposte dal TERRITORIO FRIULANO sono: Timp a Tiare, che consolida la collaborazione con Arlef e apre quella con Accademia Naonis, coproduttori insieme a Mittelfest: la canzone friulana dal ‘500 a oggi con la partecipazione straordinaria di Tosca che si esibirà in 3 canzoni friulane.
Il viaggio di Galileo, poi, mette insieme il Conservatorio G. Tartini di Trieste e le accademie di musica di Belgrado e di Novi Sad-Serbia – in una collaborazione culturale tra Italia e Serbia, e da un’idea di Ivan Fedele (che ha anche scritto la musica per l’occasione), con la direzione del Maestro Marco Angius (30 agosto, prima assoluta). Lo spettacolo Aere Fragmenta vede invece all’opera il Conservatorio Tomadini di Udine.
Anteprima di Mittelfest sarà l’annunciato MITTELYOUNG, dal 24 al 27 giugno.
La rassegna under 30 è una delle maggiori novità dell’edizione 2021 di Mittelfest, un modo per ripartire dopo uno dei periodi più complessi per lo spettacolo dal vivo, dopo la pandemia. Mittelfest vuole così progettare insieme a loro il futuro ed esplorare la possibilità di un’eredità.
In seguito a un bando diffuso in tutti i Paesi della Mitteleuropa, che si è concluso con 162 proposte, sono stati individuati da una commissione under 30, 9 spettacoli, 3 per ognuno dei settori teatro, danza e musica, che riceveranno il sostegno economico dal festival. La stessa commissione sceglierà 3 spettacoli per il calendario di Mittelfest.
6 sono i Paesi rappresentati dalle opere prescelte, quasi tutte in prima assoluta.
24 giugno, apre la manifestazione lo spettacolo di danza sloveno Indultado di e con Lia Ujčič: una performance sul coraggio e la violenza, sulla combattività e il perdono.
A seguire, lo spettacolo Italo-albanese PPP ti racconto l'Albania. Primo studio. Un progetto di storie autobiografiche, rielaborazioni autoriali, estratti dal romanzo Sogno di una cosa e altri scritti di Pasolini, di e con Klaus Martini
25 giugno, il trio greco-tedesco Mosatrïc presenta lo spettacolo musicale Amuse*d: un mosaico di musica, danza e performance che spazia dalla Grecia ai Balcani, dalla Spagna alla Scandinavia.
È ceco invece lo spettacolo di danza Potrait of a Post-Hasburgian di e con Sara Koluchova: un assolo inedito, ispirato alla danza folk che punta a mettere in discussione gli elementi che costruiscono la nostra identità.
26 giugno, il Burtuqal Quartet con lo spettacolo musicale Sorda e bella, porta in scena una rilettura della Sicilia nell’ultimo secolo. Mentre Angelica Bifano presenta lo spettacolo teatrale Mamma son tanto felice, con la volontà di mettere a confronto 3 generazioni di donne.
27 giugno, in scena la compagnia friulana Sclapaduris, con Attenti al loop, vivisezione ossessiva della favola di Cappuccetto rosso.
Si chiude con uno spettacolo di teatro, danza e musica, proveniente dai Paesi Bassi: A waste of time, che ridà vita a oggetti rifiutati, trasformandoli in strumenti con cui rileggere musiche contemporanee e note.
Info e programma completo: www.mittelfest.org