A Trieste il meglio del cinema europeo

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redazione

10 Gennaio 2025 , , ,
Reading Time: 3 minutes

Dal 16 al 24 gennaio la 36ª edizione del Film Festival. Oltre 130 film, tra anteprime italiane ed eventi speciali. Con un focus sui Balcani

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Una scena di “Lo Spartito della Vita”

TRIESTE – Oltre 130 film, tra anteprime italiane ed eventi speciali, concorsi internazionali e sezioni tematiche, saranno protagonisti della 36ª edizione del Trieste Film Festival dal 16 al 24 gennaio.

Diretto da Nicoletta Romeo, il primo e principale appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro orientale, nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino, continua a essere un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori da scoprire, con i nomi più interessanti del cinema europeo. 

Il festival si terrà a Trieste nelle sedi del Politeama Rossetti, del Teatro Miela e del Cinema Ambasciatori. Tre le sezioni competitive con i concorsi internazionali per lungometraggi, cortometraggi e documentari.

Doppia inaugurazione per il festival: prima serata con l’ultimo film di Peter Kerekes, Wishing on a star, storia dall’Italia ai più lontani lidi del mondo lungo il lavoro dell’astrologa napoletana Luciana, a cui seguirà – nell’apertura del Politeama Rossetti (20 gennaio) – l’anteprima italiana de Lo Spartito della Vita” (Sterben) di Matthias Glasner.

Quest’ultimo sarà introdotto in sala dalla proiezione del film muto, il corto del 1921 “The Perl of the Ruins” di Giovanni Vitrotti, accompagnato da una performance live con il pianoforte a cura di Andrej Goričar.

Rapporti familiari e ricerca di nuove possibilità sono al centro anche dell’evento di chiusura, con la prima nazionale di Crossing” di Levan Akin, viaggio dalla Georgia alla Turchia, incontro inaspettato con il mondo queer.

Tra le novità, nasce quest’anno proprio la sezione Visioni Queer, curata da Giuseppe Gariazzo, per seguire lotte e diritti (ancora) negati alla comunità Lgbtq+ nei Paesi orientali e balcanici, con titoli come As I was looking above I could see myself”, documentario del kosovaro Ilir Masanaj, il primo girato in Kosovo senza oscurare volti e nomi dei profili coinvolti, Housekeeping for Beginners”, film del nord-macedone Goran Stolevski, dramedy su una comune queer dove la legge si oppone alla libertà dei corpi, e Avant-Drag! Radical Performers Re-Image Athensdel greco Fil Ieropoulos, ritratto di dieci artisti e artiste drag che vivono ad Atene, delle loro performance artistiche, veri gesti politici.

Ancora, la sezione Wild Roses è dedicata quest’anno alle cineaste della Serbia contemporanea, curata dal regista Stefan Ivančić, produttore e membro del comitato di selezione del Festival di Locarno.

La retrospettiva sul 1945 “La guerra è finita? a cura di Francesco Pitassio riflette sul lascito e l’eredità del secondo conflitto mondiale a 80 anni dalla fine.

Come di consueto, torna anche il Premio Corso Salani, i film del TSFF dei Piccoli, e un programma ricco di eventi collaterali in tutta la città.

Il manifesto dell’edizione numero 36 porta la firma di Monika Bulaj, fotografa, reporter e documentarista, che lavora sui confini delle fedi e luoghi sacri condivisi, minoranze e popoli nomadi a rischio, in Eurasia, Africa, nei Caraibi e Sud America, e pubblica con i più importanti magazine europei e internazionali.

Il Concorso Lungometraggi conta quest’anno 7 titoli, tutti in anteprima italiana.

Tra i Lungometraggi Fuori Concorso, oltre agli eventi speciali, trovano posto sempre in anteprima nazionale anche altre firme di rilievo del cinema europeo.

Il Concorso Documentari propone 10 titoli in anteprima nazionale che toccano temi dal recupero della memoria e il rapporto con il passato, a problemi della quotidianità come la precarietà del lavoro, il mutamento del paesaggio, lungo la presenza dell’atrocità della guerra.

Cinque i Documentari Fuori Concorso, due dei quali incarnano un forte legame con la città di Trieste

Clicca qui per scoprire tutti i titoli in concorso e il programma completo del festival

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