Confindustria Udine premia Mario Biasutti

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“Esempio di come l’imprenditoria friulana, grazie alla qualità e all’innovazione, sia in grado di ritagliarsi un ruolo da protagonista nel mercato internazionale”

Da sinistra Biasutti e Benedetti
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Da sinistra Biasutti e Benedetti

SAN DANIELE DEL FRIULI – Lo scorso mese di giugno il presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha nominato tra i venticinque neo Cavalieri del Lavoro della Repubblica italiana.

Mario Biasutti, fondatore della Mabi International, costituita nel 1980 a San Daniele del Friuli per lo sviluppo di modelli e per la produzione di pelletteria con marchio “Andrea Mabiani”, ha ricevuto un altro riconoscimento, questa volta dai suoi colleghi friulani: una targa ricordo a nome di tutti gli imprenditori associati a Confindustria Udine.

A consegnarla è stato il presidente Gianpietro Benedetti, ospite di Biasutti in occasione di una visita all’azienda di San Daniele promossa congiuntamente dai Gruppi Moda, Tessili e Manutenzioni Operative e Industrie metalmeccaniche di Confindustria Udine, cui hanno partecipato i rispettivi capigruppo, Matteo Di Giusto e Davide Boeri, oltre al direttore generale dell’Associazione, Michele Nencioni.

Presente alla visita anche un gruppo di imprese della filiera metalmeccanica di Confindustria Alto Adriatico, guidate da Gianfranco Bisaro.

“Il cavaliere del lavoro Biasutti – ha sottolineato Benedetti, a sua volta insignito di questa onorificenza nel 2006 – è un esempio di come l’imprenditoria friulana, grazie alla qualità e all’innovazione, sia in grado di ritagliarsi un ruolo da protagonista nel mercato internazionale producendo borse e accessori di alta gamma e ad alto valore aggiunto per griffe d’eccellenza a livello mondiale”.

È peraltro notizia recente che Biasutti, classe 1949, in mancanza di ricambio generazionale, ha ceduto la quota di controllo dell’impresa da lui fondata a Chanel.

Nei tre stabilimenti di San Daniele del Friuli, Scandicci e Albignasego oggi la Mabi realizza l’intero processo produttivo: sviluppo, progettazione dei modelli, prototipazione, taglio e assemblaggio. Produce ogni anno 140mila borse e 300mila articoli di piccola pelletteria. L’export è superiore al 97% del fatturato. Occupa 350 dipendenti, 200 dei quali in regione.

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