Gorizia, i libri della Bsi si aprono al mondo

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Elisa Fucina

30 Novembre 2017
Reading Time: 2 minutes
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Disponibili on line dal 2019

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La Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e il motore di ricerca Google insieme per rendere disponibile a livello mondiale in formato digitale attraverso la rete, nei prossimi anni gratuitamente, volumi del patrimonio librario non coperti da copyright.

Si stanno svolgendo in questi giorni le prime operazioni propedeutiche all'avvio del progetto denominato “Google Books” che renderà disponibile dalla fine del 2019 nella grande biblioteca globale volumi rari e preziosi della Bsi.

L'istituzione goriziana è infatti la sola in regione, fra le pochissime in Italia, a essere stata scelta per partecipare al progetto “Google Books”, che vede la partnership del Ministero per i Beni e le Attività culturali e il sito più visitato al mondo. L'obiettivo dell'intero progetto, avviato nel 2005 e al quale hanno aderito prestigiose istituzioni americane e europee, è la disponibilità in rete gratuitamente di oltre un milione di volumi.
Il progetto goriziano prevede la messa a disposizione di Google di complessivi 20 mila libri in 3 tranche. Testi scelti senza vincolo di argomento o lingua, fra quelli catalogati nel Servizio bibliotecario nazionale e pubblicati entro il 1877.

L'assunzione digitale comprenderà tutte le pagine fino alla quarta di copertina, inoltre Google fornirà alla Bsi le copie digitali per renderle disponibili anche su altre piattaforme, oltre a sostenere ogni onere finanziario.

L'icona per la consultazione verrà posizionata in SBN accanto alle informazioni esistenti.

I volumi da Gorizia saranno spediti in uno scanning center in Lazio – il luogo è segreto per motivi di sicurezza – dove saranno digitalizzati. Il primo lotto goriziano partirà a febbraio, con scadenze regolari fino al completamento del progetto.

Al momento solo alcune Biblioteche statali sono state inserite nel progetto Google Books assieme alle Biblioteche nazionali centrali di Firenze e Roma.

“È con grande orgoglio – commenta il direttore Marco Menato – che la Bsi partecipa a questo progetto che mette in relazione passato e futuro, rendendo disponibili gratuitamente testi altrimenti di difficile consultazione. Per una biblioteca archiviale e di conservazione come la nostra questo significa balzare all'avanguardia nel mondo della cultura. Ma anche un ritorno alle origini, visto che la Biblioteca nei secoli è stata il riferimento per un impero di lingue e culture diverse, quasi antesignana della globalizzazione senza confini di Google.”

La partecipazione al progetto Google Books della Bsi è coordinata dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

“Nella scelta dei volumi da mettere a disposizione – conclude Menato – siamo stati liberi, salvo rispettare poche e semplici regole tecniche: le pubblicazioni scelte devono essere in buono stato di conservazione, di misure standard, né troppo grandi né troppo piccole.”

Accanto alle opere da Petrarca a Galilei, dall'Illuminismo al XIX secolo, entreranno così nella consultazione gratuita on line i volumi del Fondo Gesuitico e di quello della Studienbibliothek.

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