Musica sacra, tra passato e futuro

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redazione

20 Ottobre 2014
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Inizia il festival “L’antico nel nuovo”

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È conto alla rovescia per l’inaugurazione del 23° Festival internazionale di Musica Sacra a Pordenone e Sesto al Reghena dedicato quest’anno a “L’antico nel nuovo”,  promosso da PEC – Presenza e Cultura con il CICP – Centro Iniziative Culturali di Pordenone per la direzione artistica dei musicologi Franco Calabretto ed Eddi De Nadai.

Un festival intessuto quest’anno fra musica, arte e un corposo ciclo di incontri che si aprirà venerdì 24 ottobre (ore 15.30, Auditorium Centro Culturale Casa Zanussi) con tre appuntamenti su “La musica sacra: l’antico nel nuovo”, sempre a cura di Calabretto – De Nadai. Il primo incontro, dedicato a “Visioni apocalittiche nella musica del Novecento”, vedrà protagonista Roberto Calabretto, docente dell’Università di Udine, critico musicale per il Teatro Giovanni da Udine e la Società dei Concerti della Scuola Normale di Pisa, forte di un’importante attività di ricerca sul Novecento italiano condotta anche alla Fondazione “Giorgio Cini” di Venezia.

Il calendario di incontri proseguirà venerdì 31 ottobre con “L’altra Unità d’Italia: il contributo della musica cattolica tra ‘800 e ‘900”, a cura di Mauro Casadei Turroni Monti, docente di metodologia dell’educazione musicale all’Università di Modena-Reggio Emilia. Venerdì 6 novembre spazio a “L’umanità di Dmitri Shostakovich”, conversazione affidata a Luca Mosca, compositore presso il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Successivi cicli di conversazioni saranno promossi intorno a “L’Europa cristiana dalle millenarie controversie alla modernità”, a cura del docente Otello Quaia (24 novembre e 1 dicembre 2014, 12, 19, 26 gennaio e 2 febbraio 2015, ore 15.30) e su “Fede e celebrazioni nelle esperienze cristiane”, con il catecheta liturgista Roberto Laurita (10, 17 e 24 aprile 2015, ore 15.30).

Novità della 23^ edizione del Festival è la programmazione estesa a un importante omaggio espositivo: quello per l’artista goriziano Franco Dugo, cui sarà dedicata la mostra promossa dal CICP in collaborazione con il Comune di Sesto al Reghena: Franco Dugo. L’antico nel nuovo. Da Dürer Rembrandt Leonardo Vermeer arte che viene dall’arte, in programma dall’8 novembre all’8 dicembre nell’Abbazia Santa Maria in Sylvis di Sesto al Reghena.

Sul piano musicale, il 23° Festival internazionale di Musica Sacra sarà inaugurato venerdì 31 ottobre (ore 20.45, Duomo Concattedrale San Marco), dallo Slovenski Oktet, l’Ottetto Sloveno in organico cameristico, che proporrà le più grandi pagine della polifonia tardo-rinascimentale a confronto con quelle dei maggiori compositori per coro del Novecento. Domenica 16 novembre (ore 20.45, Duomo Concattedrale San Marco), sarà il violoncello a cimentarsi con la volontà di “cantare”, grazie a due artisti di altissimo livello internazionale, Carlo Teodoro violoncello e Germano Scurti bayan. Ancora l’ottetto, nella formazione più maestosa del Coro, con il raffinato progetto dell’Officium Consort, domenica 23 novembre, mentre a suggellare il cartellone, domenica 30 novembre (ore 11, Auditorium Centro Culturale Casa A. Zanussi) sarà il Quartetto d’Archi della Radiotelevisione albanese, impegnato in un confronto fra i Quartetti di Beethoven e di Shostakovich.

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