Valorizzare il “Made in Italy”, lo spiega un bosniaco

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redazione

22 Maggio 2014
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Laureato dell’Università di Trieste

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È Ismet Balihodzic, 25enne bosniaco residente a Porcia e laureato dell’Università degli Studi di Trieste, il vincitore del Premio di tesi di laurea “Cav. Filippo Marazzi” sul tema  “Made in Italy e internazionalizzazione”.

Il premio del valore di 5 mila euro, istituito da Emanuela e Carolina Marazzi, in collaborazione con l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE), per ricordare l’imprenditore dell’industria ceramica scomparso nel 2012,  è stato assegnato a Balihodzic, autore della tesi “Il gap strategico sell-buy nell’internazionalizzazione delle imprese del mobile nel mercato USA”, discussa presso l’Università degli Studi di Trieste, nell'anno accademico 2012-2013, riportando la votazione di 110 e lode (relatore Vladimir Nanut e correlatore Donata Vianelli).
Il lavoro di Balihodzic esamina i fattori di successo nel contesto mondiale dei produttori italiani del mobile, le loro modalità di internazionalizzazione e l’effetto country of origin sul processo di acquisto dei dettaglianti nord-americani e dei buyer dei grandi magazzini. Lo studio mette in luce le cause che frenano la penetrazione commerciale delle imprese italiane del mobile nel mercato USA e propone alcune direzioni di marcia per stabilizzare la loro posizione competitiva previo superamento dei limiti che affliggono le loro strategie e politiche di marketing”.

Il verdetto è stato emesso dal comitato scientifico presieduto da Tiziano Bursi (UNIMORE) e composto da Giovanna Galli (UNIMORE), Giuseppe Bertoli (Università di Brescia)  e integrato da altri membri non accademici.

Al bando hanno partecipato 41 candidati provenienti da 18 diverse università e 2 Politecnici italiani. Ne è uscita a una specie di competizione nazionale, merito anche della azione di promozione, presso le proprie università, da parte dei professori e ricercatori soci di SIM.

La cerimonia di consegna del riconoscimento si è svolta alla Fondazione Marco Biagi di Modena, a margine  della tavola rotonda  su “Made in Italy e internazionalizzazione: percorsi e sfide”, che ha visto la presenza di autorevoli personalità accademiche e del mondo delle imprese, tra cui Francesco Casoli (Presidente Gruppo Elica), Lisa Ferrarini (Gruppo Ferrarini, Presidente ASSICA, Presidente comitato tecnico Confindustria per la tutela del made in e la lotta alla contraffazione), Giuseppe Gavioli (Amministratore Delegato CNH Italia), Vittorio Renzi (Direttore Generale Scavolini) e Mauro Vandini (Amministratore Delegato Marazzi Group).

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