Cuore, ricordi ed emozioni: successo per la mostra di Katia Bonaventura

imagazine margherita reguitti

Margherita Reguitti

4 Ottobre 2021
Reading Time: 3 minutes

Visitabile fino al 17 ottobre

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L’attimo è la misura di tempo per l’azione del fotoreporter. Alcuni secondi per vedere, capire e scattare.

Per comporre le tessere che rappresentano la vita di persone e luoghi in una narrazione di ampio respiro. Un racconto di segno netto: la cifra espressiva. La personale e unica impronta che firma il lavoro di una brava fotografa.

Katia Bonaventura presenta la sua cronaca di una città e di un territorio, dal Monfalconese a Grado, spaziando per la provincia isontina nella mostra “Fuori Centro” allestita nella Sala Antiche Mura di via Fratelli Rosselli nella città dei Cantieri.

Un regalo alla città che Il Piccolo, la cui sede è proprio sopra la galleria, ha voluto fare e farsi nella ricorrenza dei 140 anni di vita del giornale per marcare il rapporto imprescindibile che lega un quotidiano al suo territorio. In un percorso di elegante essenzialità e abbondanza di qualità e di chiarezza espressiva 45 scatti a colori raccontano eventi personali e sociali, dolori e momenti di gioia, lotte e conquiste, dando spazio a cerimonie istituzionali e di religiosità antica e contemporanea.

Il mare è il grande protagonista dei clic, in forma diretta o indiretta, a segnalare il legame forte di vite e economia. Gli sguardi sono spesso protagonisti, diretti, penetranti e schietti. Una mostra di attimi colti e fermati ma anche di gesti che sono andati incontro alla fotografa in un grido di attenzione, richiesta di documentazione.

“Le immagini scelte sono state selezionate fra oltre 400 scatti – spiega il capo redattore delle sedi di Gorizia e di Monfalcone de Il Piccolo, Pietro Comelli -. È stato un lavoro impegnativo avendo come obiettivo il raccontare il territorio, valorizzando l’aspetto estetico e di significato di scatti scartati per mille ragioni: perchè non adeguati nel formato, non significativi rispetto alla cronaca, perché macinati nella frenesia di un lavoro che ogni giorno inizia da zero per confezionare un prodotto legato alla ferrea quotidianità. Un impegno che abbiamo raccontato nell’inserto del quotidiano realizzato per la mostra e disponibile gratuitamente per i visitatori”.

Una mostra connotata da un rigore geometrico di allestimento che ben bilancia la passione della vita che racconta. “Ci sono cuore, ricordi ed emozioni nella scelta di questi scatti – spiega Katia Bonaventura – accanto a un progetto estetico che tende a valorizzare storie e persone ai margini di eventi di cronaca, come cerimonie, eventi sportivi e religiosi. Un “Fuori Centro” riassunto dal titolo, miniera di altre storie da raccontare con la penna o con la macchina fotografia”.

La verità di temi proposti, come tanti fili di una trama, crea il tessuto di un vivere nella contemporaneità colta senza apparente spazio per costruire la fotografia prima di scattare. Ma questo è vero solo in parte: un fotografo professionista come Katia Bonaventura ha una sua cifra espressiva, marchio di scatto sottotraccia che rende il suo lavoro riconoscibile.

“Forse sarebbe stato meglio che altri scegliessero cosa esporre – conclude – anche se al secondo sguardo un’immagine svela sempre qualcosa di prima invisibile e in alcuni casi ho ritrovato immagini dimenticare e diverse nel ricordo”.

All’inaugurazione, fra le autorità civili e militari, era presente anche Roberta Giani, condirettrice de Il Piccolo: “Il senso del nostro lavoro – ha sottolineato – è il forte legame con il territorio e i suoi abitanti”.

Una curiosità: ci sono immagini destinate a restare nell’immaginario collettivo. È il caso di uno scatto esposto sotto il logo della mostra, pubblicato in prima pagina su diverse testate. Raffigura un bambino piccolo davanti a una muraglia d’acqua. Una storia fissata e non chiusa che la fotografa ha colto nel suo divenire.

La mostra resterà aperta con ingresso libero, previo green pass, fino al 17 ottobre.

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