Continua Jazz in Progress a Monfalcone, organizzato dall'Associazione Nuovo Corso: e il nuovo appuntamento è con un duo di notissimi maestri dell'improvvisazione: mercoledì 27 gennaio, alle 21, al Carso in Corso (Corso del Popolo) il concerto di Enrico Sartori (clarinetti e sax alto) e Giovanni Maier (contrabbasso) sarà ricchissimo di ricerca e sperimentazione.
Enrico e Giovanni si conoscono dal lontano 1995, un lungo sodalizio, all'inizio in forma di allievo/maestro poi via via in una affinata collaborazione in svariati ensemble di musica improvvisata e di ricerca, dal duo all' orchestra. Prima fra tutti la "Mosaic Orchestra", risultata il secondo miglior ensemble italiano dalla rivista "Musica Jazz" nel 2002 e 2003. Ultima in ordine di tempo l' "Instabile Orchestra" nel 2014.
Nel mezzo una miriade di collaborazioni in progetti propri e con artisti nazionali e internazionali. Si può dire che le loro strade proseguono parallele, nel solco della musica improvvisata, e si incrociano volentieri, come nel caso di Jazz in Progress, grazie all'invito del responsabile artistico della rassegna Giorgio Pacorig.
Sarà una Suite - set di brani senza soluzione di continuità - all'insegna dell'improvvisazione su temi propri e anche su alcuni classici, l'oggetto della performance dei due musicisti: ad affiancare il funambolico contrabbasso di Maier, dunque, le voci di sax alto e di clarinetto e clarinetto alto di Sartori, per una sempre nuova ricerca timbrica.
“La ricerca è per me sempre stata una parte molto importante. Ma la mia musica è sempre leggibile. Mai di rottura, ma sempre di incontro. […] Quando improvviso racconto me stesso; quando suono con gli altri mi piacereinventare e condividere regole sempre nuove. Per far circolare liberamente l’energia di tutti”. Così parla di sé Giovanni Maier, uno dei contrabbassisti più quotati in Italia e molto apprezzato nel mondo,
riconosciuto maestro della musica improvvisata. Ha suonato con le firme più autorevoli del jazz internazionale tra cui Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Cecil Taylor, Anthony Braxton, Han Bennink, Franco D’Andrea, Massimo Urbani, Tony Scott, solo per citarne una minima parte. Pluripremiato nelle classifiche Top Jazz, Maier ha ideato e partecipato a decine di progetti e gestisce Palomar, una sorta di “etichetta-laboratorio” per i nuovi lavori discografici e più in generale musicali.
Enrico Sartori oltre che interprete è anche compositore e ha frequentato negli anni, seminari con Giancarlo Schiaffini, Gianluigi Trovesi, Enrico Pieranunzi, Stefano Battaglia, Barre Philips. Dal 1995 suona con i nomi più diversi: è al fianco di musicisti come Jack Walrath, Tony Scott, Claudio Roditi e Bruno Tommaso. Vive a Bologna da molti anni e lì ha lavorato e lavora con l'associazione per la musica improvvisata Bassesfere di cui dal 2005 è parte attiva. Duratura la collaborazione con Tristan Osinger Octet, che lo ha portato a suonare in tutta Europa.