Venerdì 19 dicembre 2014
✓ ore 18.30, Galleria Pizzinato: Il Mantello di carta, inaugurazione mostra
✓ ore 19, piazza XX Settembre: aperitivo con dj set
✓ ore 20.45, ridotto del Teatro Verdi: Nostalghia, concerto musiche e melodie russe con il duo pianistico Rizzi Nimis
Mostre:
Galleria d’arte moderna e contemporanea Pizzinato: Virgilio Guidi/Luigi Vettori
Galleria Bertoia: Ashes/Ceneri di Pierpaolo Mittica
spazi espositivi della Biblioteca: Mario Micossi per The New Yorker
Spazi espositivi di via Bertossi: Le macchine di Leonardo Da Vinci
Museo civico d’arte: Intento in cose de prospectiva, disegni e parole su alcuni aspetti di Antonio de’ Sacchis detto Il Pordenone, di Stefano Ius
Convento di San Francesco: Guardatemi in faccia, ritratti nella mente di Giordano Floreancig
Museo Civico di Storia Naturale: la casa in riva al mare
Mentre per i più festaioli in piazza XX Settembre prosegue il mercatino, con le casette enogastronomiche aperte fino alle 24, animate alle 19 da un aperitivo con dj set, il Natale in Città per venerdì 19 dicembre propone due interessanti iniziative sul piano culturale.
Presentato a Pordenonelegge, il libro benefico “Il mantello di carta” di Carlo Lucarelli edito da Vastagamma, torna a far parlare di sé con la mostra allestita nella mansarda della Galleria d’arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato (dove prosegue l’omaggio a i pittori Virgilio Guidi e Luigi Vettori), che verrà inaugurata venerdì 19 dicembre alle 18.30. Qui, fino all’8 marzo secondo gli orari di apertura della Galleria (martedì-sabato 15,30-19,30, domenica 10,00-13,00 e 15,30-19,30) si potranno ammirare le illustrazioni dei 46 fumettisti di grido alcuni dei quali veri Maestri del fumetto contemporaneo (Manara, Mattotti, Mordillo, Milazzo, Bruno Bozzetto, Silver, Giardino, Boucq, Cosey, Marini, Nine) che hanno aderito al progetto accompagnati da celeberrimi personaggi dei fumetti, come Paperinik, Lupo Alberto, Ratman, Cocco Bill, Mini Vip, Dylan Dog, Nathan Never, che per la prima volta si trovano a fianco uniti per uno scopo importante in un progetto nato e realizzato a Pordenone. L’operazione Mantello di Carta, promossa da Fondazione Maruzza D’Ovidio Lefebvre in collaborazione con Vastagamma e SocialComics nasce per dare visibilità alle cure palliative pediatriche e all’assistenza domiciliare promosso dalla Fondazione stessa. Un sistema di cure che permette ai bambini gravemente malati e alle loro famiglie di ricevere aiuto al proprio domicilio o in strutture alternative all’ospedale ugualmente attrezzate senza dover ricorrere al ricovero. Questi ausili sono una realtà poco conosciuta e utilizzata da chi può beneficiarne, benché sia un diritto sancito dalla legge e vi siano professionalità già attive da tempo sul territorio che se ne occupano. Il titolo “il Mantello di Carta”, si lega etimologicamente al tema delle cure palliative: pallium, in latino mantello, simbolicamente cinge il corpo di chi lo indossa, così come le cure palliative proteggono e abbracciano il malato. Il racconto concepito da Carlo Lucarelli per questo progetto è lontano dalle consuete corde thriller dell’autore, essendo una fiaba per grandi e piccini affiancata dalle immagini presenti in mostra e nel libro (vero e proprio catalogo narrativo dell’esposizione) assurgono a emozionante poesia. In mostra si potrà acquistare il libro, che potrà essere un’idea regalo di solidarietà: l’intero ricavato verrà donato alle cure palliative pediatriche e all’assistenza domiciliare promosso da Fondazione Maruzza. La mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Pordenone e Esaexpo.
Sono i canti e le appassionate melodie dell’anima russa al centro del concerto Nostalghia, organizzato dalla Biblioteca Civica in collaborazione con associazione Norberto Bobbio, in programma venerdì 19 dicembre al ridotto del teatro verdi di Pordenone per il Natale in Città. In programma Souvenir de la Russie (Hymne national russe, Chansonnette, Romance, Le rossignol, Chant bohémien) di Brahms, Chanson Russe di Rubinstein e Nelle steppe dell’Asia centrale di Borodin. Non potrà mancare naturalmente Piotr Iljitsch Tchaikowsky, uno dei più alti interpreti dello spirito russo, con Sérénade mélancolique, il Valzer dei Fiori dal balletto Lo Schiaccianoci e un altro celebre valzer dal balletto Il Lago dei Cigni. Interprete al pianoforte a 4 mani, sarà il duo pianistico Barbara Rizzi, e Antonio Nimis, apprezzato dalla critica per la capacità di unire sensibilità, eleganza, umorismo e rigore. Duo pianistico dal 1994, collaborano da diversi anni con musicisti di fama internazionale (Liebermann, Mendelssohn, Scaini, Vitas), in particolare con il pianista K. Bogino (membro del Trio Tchaikowsky). Hanno ideato e curato un Laboratorio Internazionale di Musica da Camera dedicato alla musica di Erik Satie e delle Avanguardie francesi del primo ’900, culminato nella partecipazione al Festival “Erik Satie” di Parigi (2006) e nella realizzazione di un doppio CD – Vive le Coq! A' bas l' Arlequin! – che rappresenta una rara antologia della musica da camera del “Gruppo dei Sei”. Insieme al celebre musicologo Quirino Principe – Accademico di S. Cecilia, curatore dell'edizione italiana de Il Signore degli Anelli di J.R.R Tolkien – in veste di voce recitante, Rizzi e Nimis hanno fondato, nel 2007, il Trio Flûns. Una seconda produzione del Trio – Sull’onda del Danubio, verso Oriente – già proposta con successo in diverse città italiane (Gorizia, Venezia, La Spezia, Rapallo, Belluno, etc.) prevede l’esecuzione di musiche di Schumann e Brahms alternata alla recitazione di versi di Rückert e di poesie inedite di Principe. Nel 2009 il Trio è stato invitato a presentare un nuovo progetto – il melologo Enoch Arden di Strauss proposto nella traduzione di Principe, e nell’inedita, arricchita versione per pianoforte a 4 mani di D. Zanettovich – al Teatro Sociale di Bergamo nell'ambito delle prestigiose manifestazioni previste per l'inaugurazione, a 200 anni dalla prima Stagione. Nel 2007 il Duo ha presentato in anteprima mondiale, alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone, la prima esecuzione assoluta della partitura Cinéma di Erik Satie, sincronizzata per la prima volta con il film Entr’acte di René Clair per cui era stata composta nel 1924. Ingresso libero.