Alpe Adria: tre regioni, una voce

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redazione

4 Marzo 2021
Reading Time: 3 minutes

Presentati progetti trilaterali e bilaterali

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Presentare i progetti trilaterali e bilaterali di successo e gettare le basi di nuove sinergie, dando anche un aggiornamento sulla situazione sanitaria dei tre Paesi.

Questo l’obiettivo della conferenza stampa online a cui hanno partecipato i direttori generali dei tre enti del turismo, Maja Pak per Slovenian Tourist Board, Christian Kresse per Kärnten Werbung e Lucio Gomiero per PromoTurismoFVG, che hanno presentato le attività già completate e quelle future, con un focus sui prossimi due anni, ma proiettandosi già ai prossimi dieci.

Presentati fiori all’occhiello del territorio senza confini come l’Alpe Adria Trail, che in un percorso di 750 chilometri unisce tre confini per 43 tappe di trekking transfrontaliero dalla montagna del Grossglockner, passando per il Collio italiano e sloveno, raggiunge la cittadina istro-italiana di Muggia (e suddiviso in 24 tappe in Carinzia, 11 in Friuli Venezia Giulia e 8 in Slovenia), e l’Alpe Adia Golf con 14 campi in Austria, 4 in Slovenia e 2 in Friuli Venezia Giulia o ancora l’offerta gastronomica che accomuna tutti i tre territori e che si è concretizzata nel 2019 nell’organizzazione di un evento ad hoc a Vienna e nella pubblicazione speciale della rivista austriaca Falstaff.

Tra i progetti bilaterali la ciclovia Alpe Adria450 chilometri che si snodano dalla città di Mozart, Salisburgo, passando su tracciati panoramici e attraverso le Alpi Giulie sul sedime dei percorsi delle vecchie ferrovie, arriva all’Isola del Sole, Grado, e frutto della collaborazione tra la regione e l’Austria (232 km in Austria e 184 km in FVG).

Dall’altro il Walk of peace, anch’esso recentemente premiato come miglior progetto Interreg europeo del 2020, che diventerà concretamente un nuovo cammino dedicato ai percorsi e luoghi della Grande Guerra con particolare riferimento a quello che fu il fronte dell’Isonzo e che vede quindi un partenariato tra Friuli Venezia Giulia e la Slovenia.

La pista ciclabile della Drava (R1) collega quattro paesi – Austria, Italia, Slovenia e Croazia – su 510 chilometri. Si snoda da Dobbiaco in Alto Adige fino al confine croato-sloveno a Varaždin e Legrad. Segnalata in modo uniforme, presenta un terreno ottimale (asfalto, superficie di ghiaia fine) e si snoda per la maggior parte lungo la Drava, attraversando un paesaggio vario tra montagne e laghi balneabili. Dal 2016, la pista ciclabile della Drava (tratto da Dobbiaco a Lavamünd) è stata inserita nell'elenco di qualità a 5 stelle dell’Associazione tedesca dei ciclisti (ADFC). Il riconoscimento più recente è il Bike&Travel Award 2021, in cui la pista ciclabile della Drava è riuscita a posizionarsi sul podio tra 70 piste ciclabili europee (in quattro categorie). Ogni anno circa 180.000 ciclisti (ospiti giornalieri e plurigiornalieri) percorrono la Ciclovia della Drava.

La collaborazione tra Alpi e Alto Adriatico per consolidare la vocazione transfrontaliera di Friuli Venezia Giulia, Carinzia e Slovenia, si è poi tradotta in eventi dedicati, grazie alla spinta di monografici pubblicati su riviste di settore come Falstaff (in Austria) e Panorama Dav (in Germania), Motivation day Alpe Adria Trail che ogni anno coinvolgono oltre 100 operatori, realizzazioni di video e accoglienza dei giornalisti internazionali.

La macro-area abbraccia al suo interno monti, laghi, laguna, mare, città d’arte e cultura ed enogastronomia, con possibilità di esprimersi nel corso di tutto l’anno come un unicum a livello internazionale, motivo per cui i tre partner avevano guardato con interesse anche a mete più lontane per la promozione congiunta, prima dell’emergenza Covid-19.

Tra le idee per il 2022 in cantiere anche il tour ciclistico della regione Alpe Adria.

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