Con gli ultimi provvedimenti legati all’emergenza Coronavirus, le soluzioni di smart working sono diventate imperative anche per le aziende che inizialmente avevano scelto la prudenza o erano impreparate.
Ecco un breve decalogo messo a punto dal centro di formazione per le imprese Lef-Lean Experience Factory 4.0, la fabbrica didattica realizzata a San Vito al Tagliamento, da Unindustria Pordenone e McKinsey, per attivare o rinforzare l’organizzazione del lavoro da remoto.
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Verificare l’esistenza e la qualità della connessione a Internet dei collaboratori.
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Creare un elenco delle dotazioni individuali e di eventuali carenze da compensare, da tenere costantemente aggiornato.
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Concedere l’accesso da remoto alla rete protetta aziendale ai personal computer affidati ai collaboratori.
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Estendere alla rete e ai dispositivi dei collaboratori la protezione degli accessi e dei dati.
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Dotarsi di strumenti adeguati per dialogare in tempo reale con i collaboratori, come per esempio Microsoft Teams, Google Hangouts Meet, Slack.
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Fornire ai collaboratori i suggerimenti ambientali minimi per operare con efficacia da remoto, relativamente per esempio alla disponibilità di spazi adeguati, alla riduzione delle distrazioni e alle soluzioni (personali) per operare con concentrazione e senza interruzioni.
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Definire l’operatività in funzione di compiti da svolgere, piuttosto che dei tempi di lavoro: avere un obiettivo da raggiungere o una scadenza da rispettare rendono questo passaggio particolarmente funzionale. Anche in questo caso, si possono utilizzare applicazioni dedicate, come per esempio Microsoft Planner, Trello, Asana.
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Attivare un servizio di assistenza, che permetta di gestire in tempo reale sia i problemi tecnici sia soprattutto qualunque dubbio o necessità legati allo svolgimento delle singole attività operative.
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Attivare nuove linee telefoniche, anche virtuali, per gestire il prevedibile incremento di traffico.
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Consultare i servizi di connettività e formazione on line messi a disposizione dall’Agenzia per l’Italia digitale (Agid) attraverso il sito https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/