Trieste, ultimato laboratorio della Struttura Complessa Farmacia

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redazione

14 Luglio 2016
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Inaugurato presso l’Ospedale Maggiore

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È stato ultimato il laboratorio per la produzione di preparati sterili annesso alla nuova sede della Struttura Complessa Farmacia dell’Azienda Sanitaria Universitaria integrata di Trieste, diretta dal dottor Paolo Schincariol. La realizzazione di un laboratorio galenico sterile consentirà la preparazione di farmaci antiblastici e chemioterapici e di preparati galenici parenterali (sacche di nutrizione/colliri, iniezioni intravitreali).

La struttura consentirà il miglioramento dell’assistenza sia per i pazienti affetti da patologie onco-ematologiche, sia per altri pazienti che necessitano di particolari preparati, come ad esempio iniezioni intravitreali per il controllo degli edemi maculari. La SC Farmacia potrà così porsi in sinergia con il personale addetto alla cura per realizzare un approccio interdisciplinare, ormai indispensabile per offrire sistemi di cura altamente complessi.

Sarà poi possibile personalizzare le terapie sulla base di parametri specifici con la tracciatura informatica di tutte le fasi della preparazione dei farmaci, dalla prescrizione all’allestimento e alla somministrazione al paziente, con la possibilità quindi di contenere possibili errori terapeutici. Allo stesso tempo è prevista una riduzione dello spreco causato dai residui inutilizzati di farmaci, consentendo economia nella gestione di preparati ad alto costo.   

La Struttura, una volta a completo regime per il soddisfacimento della domanda interna, potrà operare come centro HUB di allestimento per conto di altre Aziende Sanitarie.

 

La struttura – L’intero laboratorio consiste di quattro settori distinti. Il primo costituisce area di accesso per la vestizione degli addetti e il lavaggio sterile delle mani. Il secondo è denominato UFA (Unità Farmaci Antiblastici), ovvero una camera bianca ad atmosfera controllata, in depressione rispetto l’esterno, per l’allestimento di farmaci chemioterapici e dotata, attraverso appositi pass box a doppia finestra, di passaggio del materiale dai luoghi di produzione ai locali adiacenti per lo smistamento ai destinatari. Il terzo punto è una seconda camera per la produzione dei restanti preparati sterili, anch’essa ad atmosfera controllata, però questa volta in sovrappressione rispetto l’esterno. La quarta zona ricomprende un punto di decontaminazione lava-occhi e una doccia di sicurezza.  Di rilievo le due nuove cappe a flusso laminare posizionate nelle due stanze per l’allestimento che costituiscono il core del centro di produzione.

Attività – Il Laboratorio sarà in grado di fornire tra le 30 e le 35.000 preparazioni all’anno per le terapie di Oncologia, Ematologia, Dermatologia, Malattie Infettive, Oculistica, Centro Sociale Oncologico, Urologia dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste. Tra queste preparazioni saranno forniti circa 300 cicli di terapia al mese per i pazienti oncologici. Sono in via di definizione i protocolli necessari per fornire terapie anche per l’oncologia pediatrica dell’IRCCS Burlo Garofalo.

Personale – Il personale coinvolto, a regime, per seduta giornaliera sarà costituito da un farmacista e quattro operatori addetti alla preparazione (infermieri o tecnici di laboratorio biomedico). Inoltre undici infermieri dell’Azienda sono risultati idonei a svolgere attività presso l’UFA dopo aver seguito un apposito corso di formazione.

Lavori e costi – I lavori per la creazione di questa struttura all’interno dell’Ospedale Maggiore sono durati tre mesi più ulteriori 30 giorni per una perizia di variante, per un costo complessivo di 970.000 euro, comprensivi di IVA, costi di progettazione, costi per le autorizzazioni, software dedicati, attrezzature, arredi speciali in inox per il laboratorio, una cappa per sostanze citotossiche e una cappa per lavorazioni ancillari che servono a garantire un ambiente del tutto sterile per le preparazioni. Nei lavori è compresa anche la sede della Struttura Complessa Farmacia.

Inizio delle attività La struttura entrerà a regime dopo i collaudi che comprendono tra l’altro la conta particellare, che verrà effettuata dal 18 al 21 luglio, e la conta microbiologica, che necessita di 20 giorni di incubazione. Verranno inoltre implementate misure di sicurezza aggiuntive come la pesatura della sacca, un sistema informatizzato che blocca la procedura se il peso del composto fosse diverso dal peso stimato per i suoi componenti.

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