Una donna al comando

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Margherita Reguitti

4 Maggio 2016
Reading Time: 3 minutes

Rossella Digiusto

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Per la prima volta nella storia delle fondazioni bancarie del Friuli Venezia Giulia una donna è al vertice di uno dei tre soggetti non profit.

Dal 1° di maggio Rossella Digiusto è il segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia. Di fatto già operativa dal 1° di febbraio, ha affiancato e ricevuto le consegne da Giuseppe Bragaglia, al vertice sin dai primi anni di attività. La direzione al femminile delle fondazioni bancarie in Italia è cosa rara, visto che si registrano solo una decina di casi su 88 enti. Nata a Gorizia, la dottoressa Digiusto vive a Ronchi dei Legionari, sposata, mamma di due ragazze, dopo la maturità scientifica si è laureata in Scienze statistiche ed attuariali all’Università di Trieste. Nel suo percorso di formazione e professionale, vanta anche un’esperienza di docenza e ricerca universitaria nonché diversi master nel settore finanziario e gestionale. In banca dal 1992, si è sempre occupata di finanza e asset management.

È stata scelta da una commissione composta dal presidente della Fondazione Carigo, Gianluigi Chiozza, affiancato da alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione (CdA), dopo un’attenta e severa valutazione delle caratteristiche professionali degli oltre 20 candidati.

«Abbiamo ritenuto corretto – spiega il presidente Chiozza – scegliere per il prossimo consiglio di amministrazione, che nella primavera del 2017 sarà completamente rinnovato, una nuova guida, già inserita e avviata nella complessità di attività del nostro ente. Un sentito ringraziamento va a Giuseppe Bragaglia per la competenza nella gestione della Fondazione, ma anche per la generosità nella disponibilità dimostrata accettando di restare oltre la data del suo incarico in scadenza a fine anno».

Questo ha fatto sì che potesse seguire la redazione e approvazione del bilancio consultivo dell’anno 2015, approvato alla fine di aprile, e svolgere un prezioso periodo di affiancamento e passaggio di conoscenze e consegne. Al segretario generale è affidato il compito di gestire in ogni aspetto la macchina della Fondazione, in particolare mettere in atto le strategie di investimento del patrimonio da cui derivano le disponibilità finanziarie da destinare al territorio e realizzare gli indirizzi di attività che vengono dati dagli organi dell’ente.

«In particolare, accanto all’alto livello della formazione professionale della dottoressa Digiusto – prosegue Chiozza – abbiamo apprezzato l’interesse e la passione dimostrati verso i settori fondamentali della nostra azione». Ambiti che vanno dalla cultura al sociale, dall’educazione all’assistenza, dal volontariato alla sanità e al sostegno alle università con sede a Gorizia.

«Da sempre – commenta Rossella Digiusto – ho avuto attenzione per il mondo della cultura, dell’associazionismo, del volontariato e di tutte quelle attività che fanno questa nostra provincia isontina tanto ricca nella sua complessità. Come nel mio stile metterò tutta la mia energia, passione e bagaglio di professionalità nello svolgere al meglio il compito, sapendo che posso contare su uno staff altamente qualificato e su componenti dei diversi organi della Fondazione di elevato profilo, sensibili e attenti alle esigenze del territorio e disponibili nell’ambito di un costruttivo e positivo rapporto dialettico, a formare la libera volontà dell’ente».

Un incarico che richiede versatilità e competenze in ambiti diversi, garanzia di continuità nella gestione, conoscenze e capacità di dialogo con il territorio e tutti gli enti pubblici e privati che ne sono espressione, garantendo la giusta rappresentatività alle istanze e richieste dei diversi settori. Alla dottoressa Digiusto spetterà anche il compito di supportare gli organi preposti nelle decisioni strategiche della gestione del consistente patrimonio, attuarne le direttive e monitorarne rischi e rendimenti. L’obiettivo, oltre al mantenimento, è anche riuscire a incrementare lo stesso patrimonio, traendone frutti da distribuire nei diversi settori di intervento. In questo senso fondamentale risulterà l’esperienza maturata nei settori finanziari di diversi istituti bancari.

Infine al vertice tecnico spetta anche il compito di gestire l’attività erogativa. Allo stesso tempo il suo contributo è fondamentale per garantire la continuità nella gestione, soprattutto dopo l’entrata in vigore delle normative che impongono un limite non prorogabile di due mandati per qualsiasi ruolo elettivo. Allo stato delle cose né il presidente Chiozza, né i componenti dell’attuale CdA potranno essere candidabili al rinnovo delle cariche previsto per la primavera dell’anno prossimo. Diversa è la situazione per i componenti del consiglio di indirizzo; potrà essere rieletto chi ha svolto un solo mandato. Queste sono le disposizioni di legge, scaturite dalla volontà di realizzare un concreto avvicendamento, e sancite dal protocollo firmato dall’Acri, associazione che raggruppa le fondazioni di origine bancaria e il Ministero delle Finanze.

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