L’abbraccio del Friuli a Luis Sepùlveda

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redazione

4 Febbraio 2015
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Presentato Dedica Festival

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Concentrato in otto giorni intensissimi, nel corso dei quali il pubblico potrà seguire un percorso organico di riflessione sull’opera, il pensiero e il mondo dell’autore protagonista, il festival Dedica si terrà dal 7 al 14 marzo, a Pordenone, accendendo le luci su Luis Sepùlveda, romanziere di enorme successo in tutto il mondo. Una formula rinnovata per una rassegna che mantiene invece quelle caratteristiche che l’hanno resa unica e originale nel panorama culturale italiano e nel contempo ne fanno uno degli eventi di eccellenza della regione, capace di “esportare” la migliore immagine del Friuli Venezia Giulia e di Pordenone.

Il festival che ha portato in città alcuni tra i massimi scrittori al mondo, fra i quali i premi Nobel Wole Soyinka e Nadine Gordimer (festeggiata nel corso di Dedica da un altro Nobel, Kofi Annan), Paul Auster, Anita Desai, Amos Oz, Hans Magnus Enzensberger, l’anno scorso Tahar Ben Jelloun, gli italiani Claudio Magris, Antonio Tabucchi, Dacia Maraini, approda al 21. anno. E lo fa ancora con un grande autore della letteratura mondiale, che è anche cineasta, autore teatrale, poeta, testimone di come la qualità letteraria può coesistere con la popolarità, portatore di un universo narrativo pieno di humour e di speranza, di temi come il viaggio e l’utopia, l’avventura e la politica, l’amore e la guerra, l’ironia e il mistero, l’amicizia e la lealtà, la passione e il rispetto per la natura.

Seguendo queste suggestioni Dedica, che quest’anno si avvale della direzione artistica di Bruno Arpaia, romanziere, giornalista, consulente editoriale, traduttore ed esperto di letteratura spagnola e latinoamericana, si snoderà fra interviste, spettacoli, cinema, teatro, poesia, musica un percorso con 11 appuntamenti che si alterneranno fra il Convento di San Francesco, il Teatro Verdi, il Deposito, l’auditorium Concordia e il Municipio della città.

ll festival si aprirà sabato 7 marzo, quando lo scrittore, dialogando a tutto tondo con Bruno Arpaia, incontrerà la città, alle 16.30, nel Teatro Verdi, realtà che oltre ad essere punto di riferimento degli eventi culturali più importanti in città, collabora da sempre attivamente con il festival e con l’associazione Thesis. Sempre sabato 7, alle 20.45 (Teatro Verdi) Dedica si farà teatro con la mise en espace STORIE CLANDESTINE, esclusivaT hesis/Dedicafestival. Un “vecchio” amico del festival qual è l’attore e scrittore Giuseppe Cederna, insieme a Bruno Arpaia e con l’accompagnamento alla chitarra di Alberto Capelli, con immagini, parole e musica, a partire da due racconti di Sepúlveda, ripercorrerà gli anni immediatamente successivi alla morte di Che Guevara in Bolivia, quelli della lunga campagna elettorale che porterà Salvador Allende alla presidenza cilena e quelli del breve esperimento socialista presto stroncato dal colpo di stato di Augusto Pinochet, attraverso le storie di personaggi affascinanti, ragazzi idealisti e perfino ingenui, decisi a giocarsi il tutto per tutto.

Domenica 8 marzo (Convento di San Francesco, ore 17), con IL PASSATO DAVANTI A NOI, uno dei momenti più attesi, la  prima presentazione assoluta del nuovo libro di Luis Sepúlveda, “L’avventurosa storia dell’uzbeko muto” (Guanda) raccolta di imperdibili racconti nei quali lo scrittore cileno cerca di scoprire se c’è ancora qualcosa di utile che è rimasto dimenticato, sepolto, impolverato, tra le macerie degli anni Settanta. L’autore dialogherà con Ilide Carmignani, traduttrice di tutti i suoi libri.

Martedì 10 marzo (Convento San Francesco ore 20.45), con POESIE SENZA PATRIA, esclusiva Thesis/Dedicafestival,  Sepúlveda, che si definisce “fanatico lettore di poesia”, reciterà versi composti da lui stesso, alcuni dei quali inediti e quasi “privati”, e avrà accanto a sé una grande poetessa, la moglie Carmen Yáñez, che leggerà testi tratti dal suo ultimo libro, “Cardellini della pioggia”, pubblicato proprio in concomitanza con Dedica. A ricreare con la musica la magia della parola poetica ci sarà Il Trio composto da Ginevra Di Marco, indimenticabile voce dei C.S.I., premio Tenco e premio Ciampi, Francesco Magnelli, mente compositiva della band, e Andrea Salvadori.

Mercoledì 11 marzo (Convento di san Francesco, ore 20.45), SUR, serata di immagini, aperta da una proiezione multimediale con le splendide evocative foto di Daniel Mordzinski, il “fotografo degli scrittori”, scattate durante i suoi frequenti viaggi in Patagonia con l’amico Sepúlveda; segue, in collaborazione con LaEffe, un documentario della regista Sylvie Deleule che esplora i segreti, i dolori privati, le battaglie politiche e i luoghi dei ricordi del grande scrittore cileno. Infine, Corazón verde, un documentario di cui lo stesso Sepúlveda è regista, insieme a Diego Meza, presentato alla 59a Mostra del Cinema di Venezia, che dà voce ad ambientalisti, avvocati, contadini, maestri, pescatori accomunati dalla volontà di difendere la natura della Patagonia cilena dagli assalti di una multinazionale.

Giovedì 12 marzo (convento San Francesco, ore 20.45), spazio al teatro con IL FUNERALE DI NERUDA spettacolo di Luis Sepúlveda e Renzo Sicco realizzato da Assemblea Teatro (con Giovanni Boni, Roberta Fornier, Silvia Nati, Marco Pejrolo, Sonia Belforte). Presentato in Italia, Cile, Spagna, Messico e Guatemala, è il racconto di uno straordinario atto d’amore per il grande poeta cileno, morto il 23 settembre 1973. A pochi giorni dal golpe militare, l’ultimo saluto a Neruda raccolse, nonostante il coprifuoco, una folla sterminata: la rappresentazione ricapitola i fatti, per collocarli dentro la storia e renderli noti, avvolgendoli con un’incontrollabile emozione.

Venerdì 13 marzo (Deposito, ore 20.45) LUIS SEPÚLVEDA E MODENA CITY RAMBLERS IN CONCERTO in esclusiva per Thesis/Dedicafestival. Non è la prima volta che Sepúlveda e i Modena si incontrano. Per Dedica, però, saranno per la prima volta insieme sul palco, in un evento unico, che mescolerà parole e musica, storie di lotte e di eroi marginali raccontate e cantate, percorsi clandestini, atmosfere popolari latinoamericane, celtiche e italiane. I Modena , che con questo appuntamento apriranno il nuovo tour, regaleranno in anteprima al pubblico alcuni brani del nuovo, attesissimo album.

Ancora giovedì 12 e venerdì 13 marzo (auditorium Concordia), MAX, MIX E MEX Storia di un gatto e di un topo messicano, spettacolo teatrale di Assemblea Teatro, per la regia di Lino Spadaro e Renzo Sicco, tratto dal libro di Luis Sepúlveda “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”, porterà a 1.500 bambini delle scuole elementari tutta la magia di personaggi che hanno nomi bizzarri, divertenti in una storia dove tutto può accadere perché, come dice Sepúlveda, “l’amicizia supera ogni differenza, è qualcosa che unisce e rende migliori”.

Sabato 14 marzo (auditorium Concordia, ore 17) concluderà il festival RACCONTARE, RESISTERE, incontro (condotto da Paolo Soraci) fra due grandi scrittori, Luis Sepúlveda e Giancarlo De Cataldo, molto diversi, ma accomunati dall’idea che la letteratura debba sporcarsi le mani, guardare negli occhi il male e raccontare i cambiamenti della società, gli intrecci perversi tra politica, finanza e malavita organizzata, gli aspetti più oscuri del nostro vivere. E raccontare le storie dei ribelli, dei perdenti, dei marginali, di chi non ha voce, di coloro che, nonostante tutto, conservano la dignità e cercano a tutti i costi di “resistere” collettivamente.

Completeranno la rassegna la monografia DEDICA A LUIS SEPÚLVEDA, che da sempre accompagna il festival, curata dallo stesso Arpaia, con una lunga intervista all’autore, testimonianze di persone che gli sono vicine, saggi critici e alcuni scritti inediti che Sepúlveda ha gentilmente concesso a Dedica; la tradizionale consegna del SIGILLO DELLA CITTÀ allo scrittore (11 marzo, Sala consiliare del Comune);  LE INIZIATIVE CON E PER LE SCUOLE E LE GIOVANI GENERAZIONI.

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