New York, maratona tra passione e tecnologia

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Livio Nonis

2 Novembre 2019
Reading Time: 2 minutes

49sima edizione della corsa

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Meno uno alla maratona di New York, dove la tecnologia la fa da padrona. Sono stati infatti memorizzati i numeri di tutti i partecipanti, compresi i bisiachi Luca Egarese (pettorale 26174) e Alessandro Bonini (pettorale 27577), e seguendo il link https://play.google.com/store/apps/detailsid=com.tcs.newyorkmarathon2013 (scaricando l’applicazione) si potranno seguire in tempo reale tutte le prestazioni

(quando si apre l'applicazione selezionare track runner, inserire il nome atleta o numero di gara). Durante la gara si vedranno dei puntini con la lettera che si muovono sulla mappa.

Oggi sopralluogo del percorso in pullman, molto più facile e meno dispendioso. Luca e Alessandro hanno potuto constatare di persona i momenti che potrebbero diventare impegnativi, visto che ci sono dei tratti in salita. Durante la perlustrazione del percorso si stava disputando una marcia di 5 chilometri che dal Palazzo di Vetro dell'ONU si concludeva a Central Park, collocato nella parte centrale di Manhattan, luogo dell'arrivo domani della maratona.

“Ho visto con grande emozione – racconta Alessandro Bonini – la gente che correva in questa strada dove domani ci sarò anch'io per conquistarmi non senza fatica la medaglia, da casa non mi sarei mai aspettato di provare un'emozione così grande, essere qui nel tempio della maratona, e domani, via l'emozione e metterò a frutto tutto il lungo lavoro fatto in questi mesi in avvicinamento all'evento”.

Domani sveglia all'alba, partenza dall'hotel alle ore 5.45 per il punto di partenza della maratona e, alle 10.10, la cannonata che darà la partenza alla 49sima maratona di New York  (il fuso orario è di 5 ore rispetto all'Italia).

Il percorso della maratona di New York non è però tra i più facili perché, in seguito ai ponti che si trovano lungo il percorso e alle salite, il dislivello verticale da superare ammonta a 253 metri, il tempo che si perde durante la corsa in salita non si recupera nella successiva discesa. Ma correre la maratona di NY comporta anche dei vantaggi, e il principale è quello derivante dal fatto di essere stimolati a rendere di più grazie all’incitamento del pubblico e all’atmosfera che si vive in città. Per quanto riguarda il percorso, sostanzialmente si può dividere in due parti: la prima dalla partenza all’inizio del Queensborough Bridge (il ponte che collega il quartiere del Queen a Manhattan), e la seconda che inizia proprio dai piedi della salita del ponte fino all’arrivo. La prima parte è sicuramente la più scorrevole perché, ad eccezione della salita del Ponte di Verrazzano, non presenta altri punti impegnativi. Nella seconda parte invece si devono superare dapprima la salita del Queensborough Bridge, quindi i saliscendi della 1st Avenue ed infine le temibili salite del Central Park. Il tempo limite sarà di 8 ore e il percorso verrà chiuso alle ore 18.10.

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