L’Isontino ricorda l’anima della diabetologia

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Livio Nonis

6 Aprile 2021
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A un anno dalla morte

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Quasi un anno fa, l'11 aprile 2020, la medicina isontina piangeva la scomparsa di Mario Geat, l'anima della diabetologia del territorio.

Nonostante la pandemia, l'“Associazione Isontina Diabetici” – che Geat aveva contribuito a fondare nel 1974, lo ha voluto ricordare con un evento da remoto.

Il dottor Geat è stato infatti un pioniere, tra i primi a concepire l'importanza delle cure per i diabetici (il 5% degli abitanti è soggetto al diabete) e a gestirle in modo efficace. Fino a quel periodo non si era fatto molto per i malati di diabete, ma da allora vennero organizzati corsi di educazione terapeutica e conferenze per i diabetici, riuscendo a formare numerose persone in tutta la provincia di Gorizia.

Fu il primo a prodigarsi per fornire a buon prezzo siringhe, reflettometri, stick per la glicosuria e per la glicemia, in quel tempo tutti a carico degli ammalati.

Studiò un sistema equilibrato affinché un diabetico potesse cibarsi di qualsiasi alimento, cosa che fino allora sembrava impossibile, consentendo così di variare il rapporto tra il bisogno di ricorrere all'insulina e i carboidrati che venivano ingeriti. Inoltre negli anni ’80, sviluppando la sua passione per l'atletica e il suo interesse scientifico nel rapporto tra diabete e sport, ha messo in campo la sua professionalità di medico serio e rigoroso al servizio di un sogno: rendere sempre più facile la gestione della terapia insulinica a ogni persona con diabete che volesse fare attività sportiva in sicurezza.

Sono nate alcune associazioni sportive di malati di diabete che come scopo praticano sport con la conoscenza e messa in pratica di strumenti e metodi atti a favorire una gestione ottimale del proprio diabete, non trascurando l’atteggiamento mentale, motore indiscusso per sostenere la propria motivazione e responsabilità nel tempo, rispetto alla propria malattia cronica.

Anche per questo tutte le persone alle quali Mario Geat, direttamente o per mezzo del suo insegnamento, ha dato una mano considerevole per vivere in modo dignitoso e libero il loro problema, continuano a ricordarlo con ammirazione e gratitudine.

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