Cervignano inaugura il Giardino dei Diritti

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redazione

6 Aprile 2021
Reading Time: 4 minutes

Anteprima con la performance di Egle Oddo

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La Rassegna di arte contemporanea LIMINALITÀ – Betwixt and Between riprende il suo percorso interrotto nell’ottobre 2020 subito dopo la collettiva cervignanese Betwixt and Between, con due eventi, tra loro legati, che trovano collocazione nel Giardino della Biblioteca Civica Giuseppe Zigaina di Cervignano del Friuli

Gli eventi fanno parte di un unico progetto, a tutti gli effetti di riqualificazione urbana, che promosso dall’Assessorato alla Cultura, alle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità e dall’Ufficio Cultura del Comune di Cervignano del Friuli, e realizzato dal Circolo ARCI Cervignano, trovano all’interno della rassegna le condizioni ideali in cui svilupparsi e ampliarsi attraverso un percorso artistico che si muove tra panchine colorate e selciati di parole, tra street-art e land-art.

Il tema centrale della rassegna, curata da Eva Comuzzi Orietta Masin, viene qui espresso attraverso il rapporto tra arte e dimensione urbana, dove le pratiche artistiche e dell’attivismo incontrano lo spazio fisico della città e definiscono momenti relazionali che coinvolgono luoghi e comunità.

Diverse le realtà coinvolte in questo progetto che per alcuni mesi si sono incontrate e confrontate con l’obiettivo comune di realizzare una trasformazione ambientale e culturale tramite la progettazione estetica formale ispirata da una visione etica e politica. 

“Le azioni progettate e attuate – spiegano gli organizzatori – vogliono condividere con la comunità l’idea di una città calata nella storia attuale, sensibile ai diritti dell’uomo, attenta al rapporto con il paesaggio circostante in uno scambio di risorse che tenga uniti uomo, città e natura”.

Uno scambio che ha coinvolto per primi gli attori di questi interventi, come la cooperativa THIEL, l’associazione MACROSS e gli artisti Devid Strussiat e Mattia Campo Dall’Orto a cui è stato chiesto di creare nel giardino della Biblioteca, insieme a un intervento di street art sulla pavimentazione e alla pitturazione delle panchine, un ‘sentiero di parole’ condivise e di forte valenza simbolica, incise su forme irregolari di cemento.

Le prime parole che faranno parte del nuovo giardino e del sentiero saranno “GIUSTIZIA e VERITÀ” e saranno accolte dalla panchina dipinta del giallo di Giulio Regeni a rappresentare la ricerca della verità e la denuncia delle violazioni dei diritti umani; il monito “MAI PIÚ” accompagnerà la panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, violenza fisica, psicologica, sessuale, lavorativa, economica, domestica e familiare; le parole “LIBERTÀ e PACE” si inseriranno tra i colori della panchina arcobaleno simbolo di armonia, amore e rispetto delle diversità tutte; e la panchina azzurra a ricordare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e i milioni di bambini che oggi, come ricorda l’Unicef, sono colpiti da guerre e conflitti armati; infine la parola “CORAGGIO” che nella quarta panchina di colore arancione sottolineerà non solo la prima virtù umana “che rende possibili tutte le altre”, come sosteneva il filosofo Aristotele, ma ricorderà anche il ‘Festival del coraggio’ nato che indaga tra le pieghe della parola ‘coraggio’, a partire dalle piccole azioni quotidiane fino a quelle che hanno cambiato le sorti di una comunità o addirittura del mondo. 

In questo contesto, in assenza di pubblico, avrà luogo giovedì 8 aprile alle ore 12.15 Performative Habitats #3 dell’artista Egle Oddo, con una anteprima visibile durante una diretta Facebook sulla pagina “Arte Contemporanea.Liminalità.Rassegna2020”, e in seguito fruibile integralmente sulla stessa pagina, grazie alla documentazione video realizzata dal regista friulano, nonché membro dell’associazione ESP, Diego Caponetto. La performance di Egle Oddo, nata a Palermo ma con radici a Cervignano del Friuli e residente a Helsinki, fa parte del progetto interdisciplinare Ark of seeds in cui l’artista installa dei ‘giardini evolutivi’ cioè delle piccole zone dove alcune specie selezionate insieme a biologi e botanici, possono crescere in autonomia. Le installazioni di Ark of Seeds, presenti in Finlandia, Spagna, Gambia, Messico, Svezia, Germania, Marocco, e presto in Tunisia, fanno parte di un progetto più ampio a lungo termine, supportato dall'Italian Council, dall'Arts Promotion Centre Finland e dalla Finnish Cultural Foundation.

La performance anticipa di due giorni l’evento principale fissato per sabato 10 aprile alle ore 11 con cui si aprirà al pubblico il nuovo giardino della Biblioteca chiamato IL GIARDINO DEI DIRITTI.

“Cervignano – spiega l’assessora alla cultura, Alessia Zambon – è da sempre una città aperta: lo è perché ogni giorno ‘seminiamo’ insieme parole e sentimenti di libertà e accoglienza a favore delle uguaglianze e contro le discriminazioni. Oggi, nel suo cuore culturale, nasce il Giardino di Diritti, un luogo dove rivendichiamo a gran voce che questi diritti necessari e urgenti non restino riservati ad alcuni ma spettino definitivamente a tutti. La nostra ‘semina’ proseguirà e un giorno accanto a quei diritti ne germoglieranno altri a testimoniare l’impegno di coloro che hanno lottato, e lottano ancora, per conquistarli, per sé e per il progresso comune”.

La cerimonia, alla presenza del sindaco Gianluigi Savino, della vicesindaco Marina Buda Dancevich, dell’assessore Zambon, della responsabile della Biblioteca Lucia Rosetti, e di curatrici, artisti e di tutte le realtà coinvolte, avrà luogo nel rispetto delle vigenti direttive per il contenimento del contagio da Covid-19 in assenza di pubblico.

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