Coronavirus, riaperto il dodicesimo piano di Cattinara

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redazione

13 Ottobre 2020
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La conferma dell’assessore Riccardi

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Riaperto il dodicesimo piano dell'Ospedale di Cattinara a Trieste, attrezzato per la terapia intensiva e semintensiva, dove opereranno equipe di anestesisti e pneumologi per l'assistenza ai pazienti Covid.

Lo ha annunciato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando che “al momento è stato trasferito nella terapia intensiva Covid di Cattinara un sessantaquattrenne intubato proveniente da Udine già collocato da ieri sera in una stanza isolata a pressione negativa ed è in fase di trasferimento un secondo paziente intubato proveniente da San Vito. Nella semintensiva si trovano, invece, tre pazienti: uno proveniente dal reparto di malattie infettive dell'Ospedale Maggiore, uno arrivato questa mattina all'Ospedale di Cattinara con problemi pneumologici e un terzo paziente dializzato già ricoverato da venerdì, che fino ad ora era rimasto isolato in una stanza dedicata alle persone colpite da Covid-19”.

Riccardi ha spiegato “come previsto dal coordinamento regionale per l'emergenza, fino a ora Udine ha ospitato i pazienti Covid positivi provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia utilizzando tutti i posti letto disponibili. Fino alle 15 di ieri i pazienti in terapia intensiva nel capoluogo friulano erano 5, mentre alle 21 sono saliti a 9; ma già questa mattina uno di loro è stato trasferito in altro reparto, dato che non necessita più di terapia intensiva”.

Secondo quanto evidenziato dall'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina, a seguito dello spostamento del personale per la riattivazione dei reparti del dodicesimo piano di Cattinara è stata sospesa la normale attività della camera iperbarica, che rimarrà attiva solo per le urgenze. Inoltre, da oggi, viene ridotta l'attività ambulatoriale anestesiologica e di terapia antalgica per consentire il mantenimento dell'attività chirurgica programmata. Per questa settimana non ci sarà quindi alcuna sospensione degli interventi, mentre dalla prossima la programmazione sarà rivista in funzione dell'emergenza in atto. In ogni caso non ci sarà alcuna sospensione degli interventi urgenti e di carattere oncologico e dell'attività dell'emergenza-urgenza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La riorganizzazione attuata da Asugi (Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina) è stata attuata per garantire il massimo livello di sicurezza a pazienti e operatori attraverso la diversificazione dei percorsi – ha sottolineato Riccardi -. Le aree Covid di Cattinara sono infatti ben definite e isolate dalle altre, pertanto non c'è commistione di pazienti Covid positivi e negativi nello stesso reparto”.

“Il piano pandemico di Asugi prevede, in caso di ripresa della pandemia, la concentrazione delle degenze intensive e semi-intensive Covid all'ospedale di Cattinara, utilizzando il reparto allestito al dodicesimo piano della Torre medica, mentre al tredicesimo è già stata trasferita la Medicina d'urgenza che svolge anche funzione di filtro indirizzando i pazienti che necessitano di ricovero ai reparti Covid e non Covid – ha confermato il vicegovernatore -. Questa organizzazione garantisce un alto grado di flessibilità, non essendo possibile a priori prevedere né il numero totale di pazienti affetti da coronavirus, né la gravità della loro sintomatologia. Comunque a Cattinara rimangono disponibili i 15 posti letto di Terapia intensiva riservati ai pazienti non colpiti dal Covid. Sempre al dodicesimo piano è stata resa operativa anche la degenza integrata Covid con la Pneumologia semintensiva, per un totale di 30 posti letto disponibili intensivi e semintensivi. Questa fase di gestione dell'emergenza richiede un significativo aumento dell'organico; pertanto è già stato attivato un rinforzo di personale, compresa un'apposita equipe di anestesisti”.

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