Musica Cortese riparte da Gorizia

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redazione

18 Agosto 2020
Reading Time: 6 minutes

Dal 24 agosto a fine ottobre

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Un progetto che vuole “parlare” del tempo prima del 1420, ma anche del “dopo”, ovvero della presenza e dell’influenza che hanno avuto su questi territori da una parte Venezia e dall’altra l’Impero. Un “narrare” in musica e parole su come è nata, si è sviluppata e spenta dal punto di vista politico la Patria del Friuli. Ed è Aquileia, quel confine aperto da cui sono transitate genti, culture, commerci e influssi di ogni genere, la “Porta a Oriente” da cui partirà il viaggio dell'edizione 2020 di Musica Cortese.

Con un passato che affonda le sue radici alla prima edizione del 1988, torna infatti anche quest'anno, a partire dal 24 agosto, una nuova edizione del festival internazionale di musica antica nei centri storici del Friuli Venezia Giulia, rassegna come sempre organizzata da Dramsam, Centro giuliano di musica antica, curata da Alessandra Cossi per la direzione artistica di Fabio Accurso.

«Come per Aquileia c’è stato un “prima” e un “dopo” – spiega Cossi – ugualmente questo 2020 ha avuto un “prima Covid-19” e un “dopo”, modificando, se non il programma generale della manifestazione, le modalità di fruizione dello stesso da parte di spettatori e possibili neofiti della Musica Antica. Se da un lato, infatti, i protocolli di sicurezza ci impongono regole stringenti, dall'altro non abbiamo voluto negare l’ascolto e la partecipazione agli eventi in presenza. La musica – prosegue – nella sua accezione originale, è sempre stata un fenomeno legato al “qui ed ora” e da questa peculiarità ha sempre tratto la sua forza e l’ascolto in presenza rende unico e irripetibile l’evento in sé. Ad ogni modo – conclude – abbiamo voluto rendere più ampia possibile la platea virtuale dei partecipanti agli eventi che, grazie ai nostri social network potranno assistere in modalità “differita” a ogni appuntamento programmato».

«Il 2020 – rileva l’assessore regionale alla Cultura e allo Sport Tiziana Gibelli – è indubbiamente un anno particolare e non facile per chi fa cultura: l’emergenza legata a COVID-19 ha, infatti, costretto le associazioni a rivedere i loro programmi e i loro eventi, reinventandosi per regalare ai tanti appassionati un’offerta di qualità. Dramsam con la nuova edizione di Musica Cortese ha centrato l’obiettivo mantenendo la sua vocazione tradizionale, ovvero quella di proporre concerti di musica antica nei luoghi più affascinanti della nostra regione, ma allargandosi anche sul web con la fruizione in differita. Mai come quest’anno si sente l’esigenza di poter assistere ad eventi di livello (naturalmente in piena sicurezza e nel rispetto delle normative di prevenzione) che rappresentano anche un elemento di attrattività turistica per il Friuli Venezia Giulia».

Come anticipato, filo conduttore dell'edizione 2020 sarà “Dalla porta d'Oriente”, intendendo così esplorare il ruolo di cerniera culturale svolto dal territorio regionale tra Medioevo e Rinascimento. Tutti gli eventi proposti offriranno una panoramica musicale e culturale in senso lato su contatti, influssi, importazioni, scambi, che hanno segnato l’identità culturale della regione e i rapporti tra Friuli e Venezia prima e dopo il crollo del Patriarcato di Aquileia e l'ascesa della Serenissima. La “porta d’Oriente” è dunque il Friuli, ma è anche quella parte di territorio che la morfologia stessa ha reso vulnerabile all’ingresso e all’uscita di genti, culture, saperi.

«Curato sempre da Dramsam e che si interseca con il calendario di Musica Cortese – anticipa inoltre il direttore artistico Accurso – proporremo anche un progetto monografico dedicato a Giorgio Mainerio, sacerdote attivo in Friuli nella seconda metà del Cinquecento e autore di un’opera fondamentale per la storia della musica strumentale europea, il “Primo Libro de balli”, pubblicato a Venezia nel 1578, primo riferimento assoluto a musiche da danza friulane»

«Quest’anno – commenta il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna – assisteremo a un'edizione speciale di Musica Cortese. Questo, infatti, non potrà che essere ricordato, come l’anno della “rinascita” e della conferma delle grandi passioni che rendono unica la nostra vita. Perché la musica è, prima di tutto, passione e il tuffo nelle suggestive atmosfere del Patriarcato d’Aquileia, in mezzo alle tante contraddizioni tipiche del Medioevo, ai segreti e agli intrighi familiari che segnarono la travagliata storia della Patria del Friuli, non può che essere una preziosa opportunità per conoscere, sperimentare, sviluppare ed esaltare le peculiarità e la personalità di chi ama l’arte e la cultura in generale». Gli fa eco l'assessore alla Cultura del capoluogo isontino, Fabrizio Oreti. «È un piacere – conferma – sostenere Musica Cortese, una manifestazione, unica nel suo genere, che ha da sempre operato per mettere in risalto il Castello di Gorizia e la ricchezza di un territorio pieno di unicità. Come amministrazione comunale stiamo lavorando per potenziare l’appeal storico, culturale e turistico del Castello e la collaborazione con il Dramsam ci permette immettere il luogo simbolo della città nel panorama storico-culturale-musicale di altissimo livello».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il programma

Si parte al Castello di Gorizia, con l'unico appuntamento non in presenza. Per ragioni di sicurezza previste per il compendio museale del castello, infatti, il concerto inaugurale (eseguito il 21 agosto) verrà trasmesso in differita il 24 sulla pagina Facebook di Musica Cortese. Protagonista del primo appuntamento sarà il Duo Aquilegia, formato da Teodora Tommasi (voce e arpa doppia) e Federico Rossignoli (vihuela) che proporrà una selezione delle composizioni più belle del caleidoscopico Filippo da Lurano, compositore capace di passare con successo dalla frottola al mottetto, dalla lauda alla “mascherata” carnevalesca.

Il 27, 28 e 29 agosto, nella Basilica di Aquileia, andrà in scena una tre giorni dedicata al confronto/dialogo tra le tre religioni monoteiste all'insegna di musica e parole. Si parte giovedì 27 alle 19 alla Basilica Paleocristiana di Monastero di Aquileia con un dialogo a più voci con Andrea Bellavite, Nader Akkad, Enrico Fink e Alberto De Nadai su Cristianesimo, Ebraismo e Islam. Ai dialoghi si alterneranno gli interventi musicali “a cappella” a cura di Lelio Donà, Enrico Fink e Nader Akkad, mentre al termine della serata verrà offerto un buffet storico nella suggestiva cornice della vicina Villa Ritter de Zahony. Il giorno successivo, 28 agosto, alle 20.30 sarà invece in programma una visita guidata alla Basilica accompagnata dalla musica di Claudio Zinutti (voce e organo portativo), Enrico Fink (voce), Massimiliano Dragoni (voce e salterio), Cel Eid al Chaleh (voce e daf) e Andrea Bellavite (voce narrante). La tre giorni si concluderà il 29 alle 21 al Museo Archeologico Nazionale di Aquileia con “Through the Psalms” (Oltre i Salmi), un dialogo musicale tra monoteismi grazie al repertorio proposto dall'ensemble Anonima Frattolisti.

Il programma di Musica Cortese proseguirà poi con altri sette appuntamenti che si dipaneranno fino al 16 ottobre, proponendo concerti con importanti formazioni italiane e internazionali e toccando di volta in volta suggestive cornici come il Museo Archeologico di Cividale (4 settembre), la Corte di Palazzo Torriani di Gradisca d'Isonzo (11 settembre), il Duomo di Gorizia (20 settembre), di Spilimbergo (25 settembre) e di Latisana (2 ottobre), la Chiesa di Sant'Antonio Abate di San Daniele (10 ottobre) e il Caffè degli Specchi di Trieste (16 ottobre).

Per il suo pubblico Musica Cortese ha preparato anche altri eventi “extra” che faranno scivolare il calendario del festival fino a fine ottobre grazie a due appuntamenti in programma rispettivamente il 18 ottobre al Museo Archeologico di Cividale e il 27 nella Sala Bergamas di Gradisca d'Isonzo.

Da segnalare, infine, l'apertura il 2 settembre, del nuovo allestimento della mostra didattica permanente “Theatrum Instrumentorum”, fino a poco fa ospitata nella Sala degli Stati Provinciali del Castello di Gorizia e a breve visitabile, sempre in Castello, ma declinata in più sale grazie a un nuovo percorso espositivo pensato da Dramsam in collaborazione con il Comune e con il supporto della Regione.

Tutti gli appuntamenti saranno a ingresso gratuito, ma con prenotazione obbligatoria (il solo evento del 29 agosto prevede l'acquisto del biglietto d'ingresso al Museo). Al numero ridotto di spettatori, legato alla applicazione dei protocolli di sicurezza da Covid 19, verrà posto rimedio attraverso la modalità di fruizione della “diretta differita”. Ogni concerto ed evento del festival, infatti, verrà registrato professionalmente in multi-cam con l’obbiettivo di offrire a chi assisterà “in differita” una visione e un ascolto quanto più possibile fedele a quello dal vivo. L’accesso agli eventi in presenza sarà contingentato e condizionato alla prenotazione da inviare alla mail dramsamcgma@gmail.com. È consigliabile comunque consultare il sito www.dramsam.org per eventuali modifiche relative alle modalità di prenotazione. Per assistere ai concerti sarà infine obbligatorio avere al seguito la propria mascherina.

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