La magia del folk torna in Friuli Venezia Giulia

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redazione

30 Luglio 2020
Reading Time: 3 minutes

Presentata la 42^ edizione di Folkest

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Presentata la 42^ edizione di Folkest, il festival dedicato alla musica folk che si svolge in Friuli Venezia Giulia dal 1979. 

Quest’anno Folkest punta sul territorio nazionale con una cinquantina di gruppi coinvolti per oltre 50 appuntamenti live nel consueto appuntamento estivo in 27 diversi comuni, dal 17 settembre al 5 ottobre, con una serie di anteprime nel mese di agosto ad Auronzo di Cadore, a Capodistria e in provincia di Udine. Tra gli ospiti, Elena Ledda, la “voce della Sardegna”, Neri Marcorè con Edoardo De Angelis, Silvio Orlandi, il siciliano Francesco Giunta, i Suonno d'ajere, vincitori del Premio Cesa nel 2019 e la Fanfara Station, vincitori del Premio Parodi 2019. Senza dimenticare I Nomadi e “Confessioni di un musicante” in cui Silvio Trotta canta Branduardi, progetto finalista al Premio Tenco nel 2019.

Ma Folkest è anche online con Folkest Suona: concerti registrati durante il mese di luglio che saranno pubblicati sui canali socialUn’altra sezione virtuale contiene videomessaggi e piccole interviste da parte dei musicisti realizzati durante il lockdown per Folkest Online – Sounds over distances, un archivio di ricordi sul festival e sui nostri territori visti da coloro che negli anni sono stati presenti in regione.

“Come tutti gli altri eventi culturali della nostra regione – rileva l’assessore regionale alla Cultura e allo Sport, Tiziana Gibelli – quest’anno anche Folkest si è trovato ad affrontare una stagione piena di incognite a causa della pandemia mondiale. Gli organizzatori, però, si sono rimboccati le maniche, riuscendo non solo a programmare un calendario ricco di appuntamenti dal vivo, ma sfruttando anche in modo egregio il digitale, fin dal periodo del lockdown. Un esempio di come reinventandosi e ripensando le proprie attività, si possano creare eventi inediti e ancora più attrattivi per il pubblico”.

Folkest compie 42 anni in questo 2020 per tutti così singolare, segnato dal Covid – racconta il direttore artistico Andrea Del Favero – e durante il lockdown il festival si è fermato come tutti riflettendo sui possibili futuri sviluppi, sull'uso creativo della tecnologia, sulle possibilità offerte dai più recenti mezzi di comunicazione. Alla fine si è sdoppiato, anzi, addirittura triplicato, legandosi ancor più al territorio della regione Friuli Venezia Giulia, con tutti quei luoghi che nel corso di oltre quarant'anni di scorribande sonore hanno segnato la storia di un festival che ha aperto la strada alla world music internazionale e a un moderno concetto di promozione turistica, che sposasse l''evento culturale con un luogo ad alta, e spesso inespressa, vocazione turistica”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per tutti gli aggiornamenti sul calendario di Folkest 2020 è possibile consultare il sito internet ufficiale.

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