Atletica, da Monfalcone alla top ten d’Europa

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Livio Nonis

17 Settembre 2019
Reading Time: 2 minutes

L’impresa di Mario Lazzari

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Dal 5 al 15 settembre Jesolo ha ospitato i campionati europei di atletica leggera allo stadio Picchi, dedicati agli over 35 per tutte le competizioni su pista. La 21a edizione dell'evento è stata assegnata dall'EMA (European Masters Athletics) a tre città della costa: Caorle, Jesolo ed Eraclea. In sintesi hanno partecipato atleti di tutti gli stati d'Europa dai 35 anni in su, compresa la categoria dei “95 anni e più”.

Tra le migliaia di partecipanti, con la maglia azzurra e lo scudetto tricolore stampato sul petto a rappresentare l'Italia c'era un bisiaco Mario Lazzari (all'anagrafe Luigi), con una grande passione per la corsa di mezzofondo, ma che si spinge anche a correre la mezza maratona.

Atleta dilettante che si allena giornalmente, con metodi da quasi professionista, con la cura del fisico quasi maniacale e una mentalità forte, perché quando si corre arrivano anche momenti difficili e bisogna saperli superare. Aveva un obiettivo arrivare nella “top ten” in almeno una delle due gare alle quali partecipava. Dopo un venerdì sfortunato in cui sui 5.000 metri in pista non aveva raggiunto l'obbiettivo prefissato, si è rifatto due giorni dopo nei 10.000 metri su strada.

Gli hanno portato bene le strade di Jesolo in quanto nella categoria M55 (maschile dai 55 ai 59 anni) è arrivato al 9° posto (con il tempo di 43' e 22”). In questa gara partecipavano ex atleti professionisti, mentre non ha potuto partecipare alla gara M60 solo per qualche giorno (i 60 anni li compie sabato 21 settembre…) nella quale sicuramente il piazzamento sarebbe stato migliore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Sarebbe stato bello… e così è stato!” ha dichiarato, emozionato, a fine gara. “Si conclude nel migliore dei modi questa mia seconda avventura Internazionale con la maglia azzurra della Nazionale italiana. L'obiettivo di rientrare in classifica nei primi dieci in Europa in almeno una delle mie due gare partecipate è stato perfettamente centrato. Un nono posto di “Categoria M55″ di tutto rispetto, che mi dona grande contentezza e appagamento e mi ricompensa ampiamente del sacrificio e dei tanti sforzi profusi. Rimarrà ora il ricordo di una bellissima esperienza e la mia grande gioia di esserci stato, con l'immensa soddisfazione di averci provato”.

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