La sfida friulana sui cieli di Germania

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redazione

1 Agosto 2019
Reading Time: 2 minutes

Air Cargo Challenge

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Formata da un gruppo di 20 studenti di ingegneria meccanica ed elettronica dell’ateneo friulano, due squadre di AeroUD dell’Università di Udine parteciperanno alla competizione aeronautica internazionale Air Cargo Challenge 2019 che si terrà a Stoccarda in Germania dal 13 al 16 agosto. I team, chiamati AeroUD – The Beauty e AeroUD – The Beast, porteranno in volo due diversi aerei che rispecchiano filosofie progettuali diverse ma comunque mirate a massimizzarne le prestazioni in ottica gara.

“I velivoli che verranno portati in gara in questa edizione – spiega Luca Casarsa, docente del dipartimento politecnico di ingegneria e architettura che ha seguito il progetto fin dalla sua nascita – sono il frutto di un intenso lavoro di progettazione e ottimizzazione durato quasi due anni. In questi giorni stiamo terminando gli ultimi test di volo per la messa a punto finale dei velivoli da gara.”

Il progetto AeroUd nasce all’ateneo friulano nel 2011 con lo scopo di permettere a un gruppo di studenti dei corsi di ingegneria di intraprendere una esperienza didattica che li avvicini al mondo professionale. Gli studenti coinvolti devono ideare, progettare, costruire e portare in volo un velivolo radioguidato con lo scopo di confrontare il loro lavoro con quello di altre squadre universitarie in un contesto internazionale. Dal 2003 Air Cargo Challenge si svolge ogni due anni in Europa, attirando partecipanti da tutto il mondo. AeroUD ha partecipato fino ad oggi a tre gare internazionali – nel 2013 in Texas, nel 2015 a Stoccarda e nel 2017 a Zagabria – classificandosi sempre al quarto posto, mancando il podio per una manciata di punti nelle due ultime occasioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“La gara – spiega Casarsa – consiste sostanzialmente nel sollevare il maggior peso possibile, come zavorra addizionale sul velivolo, e percorrere nel minor tempo possibile un tracciato di mille metri. La competizione è resa più avvincente e complessa dal fatto che il decollo deve avvenire in 60 metri e l’atterraggio deve avvenire in un settore di pista delimitato e ampio 60 metri”. Concorrono a determinare il punteggio finale i due migliori voli oltre che la valutazione del report tecnico del progetto già sottoposto al comitato di gara a maggio scorso e la valutazione della presentazione tecnica che verrà sostenuta il primo giorno della competizione.

La sfida quest’anno vedrà coinvolti, oltre all’ateneo di Udine, anche altri tre atenei italiani: Padova, Pisa e Politecnico di Torino.

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