Dimagrire? Niente diete, ma usare il cervello

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redazione

4 Aprile 2018
Reading Time: 2 minutes

In un libro la sua storia

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Lui non è uno scrittore, e nemmeno un romanziere, ma un imprenditore che ha accettato una sfida personale, facendola diventare un ‘caso’ editoriale. Nasce così  ‘Dimagrire con la parte destra del cervello. Il racconto di uno che ce l’ha fatta’ (edizione EBS Print, 12 euro), frutto dell’esperienza in prima persona di Raffaele Schneider, imprenditore friulano più noto per essere il titolare di un’azienda leader nel settore delle automazioni.

Nel volume Schneider parla di come perdere peso non attraverso le diete più in voga del momento, ma imparando a utilizzare la parte destra del cervello, quella meno schematica e più fantasiosa. E soprattutto imparando a non usare mai la bilancia.

«Pensate a quando siete ingrassati – afferma Schneider –. Se fate mente locale provate a chiedervi: siete ingrassati quando avete mangiato a dismisura o quando vi siete detti ‘ora mi metto in forma’ e avete cominciato il calvario delle diete: diete a zona, dieta delle calorie, diete del minestrone? Quando vi siete sentiti un po' fuori forma? Quando pesavate 2-3 kg in più e forse meno? Guardatevi oggi. Scommetto che non sarebbe male se calaste 15-20 kg. Sbaglio? Ve lo dico io che sono passato da 87 kg a 108 kg in meno in dieci anni. Mi sono accorto che, raggiunto il peso massimo e smesso di fare diete e palestre, pur dandomi a stravizi, cene e bevute, non aumentavo di un grammo. Quasi che il mio cervello mi avesse detto ‘ecco, questo è il tuo peso forma’. Da lì la domanda, ‘chi è che decide del mio peso? Io o il mio cervello?».

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