A teatro la notte si fa blu

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redazione

23 Settembre 2016
Reading Time: 9 minutes

Nell’ambito di Barcolana 48

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Musica, prosa, performance, installazioni, tanti spettacoli dedicati al mare, aspettando la Barcolana, animeranno la giornata di domenica 2 ottobre, in una sorta di 'staffetta' che – a partire dalle 18 fino a dopo la mezzanotte – toccherà cinque sale teatrali cittadine:  Teatro lirico “Giuseppe Verdi”, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, SSG-Teatro Stabile Sloveno, La Contrada-Teatro Stabile di Trieste, Bonawentura/Teatro Miela, e con il sostegno del Comune di Trieste.

L'iniziativa è stata illustrata in Municipio dal vicesindaco Pierpaolo Roberti con l'assessore comunale ai Teatri Serena Tonel, alla presenza del presidente della Società Velica Barcola Grignano che organizza la Barcolana, Mitja Gialuz, del sovrintendente del Teatro lirico G. Verdi, Stefano Pace, del direttore del Politeama Rossetti, Franco Però, della presidente del Teatro Sloveno, Breda Pahor, del presidente del Teatro Miela, Giorgio Nogherotto e del direttore organizzativo del Teatro Stabile La Contrada, Diego Matuchina e Roberto Gerin, dirigente di Trieste Trasporti.

“Ogni anno si cerca di fare un passo avanti in più, creando nuove iniziative per far crescere l'evento sportivo più atteso dell'anno, anche con questa nuova opportunità per tutti gli amanti del teatro e non, affinché sia una “grande festa del mare per tutti” – ha sottolineato il vicesindaco Roberti – . Quest'anno, per la prima volta, grazie al prezioso contributo di Trieste Trasporti, sarà messo a disposizione un servizio gratuito di navette per consentire agli spettatori di raggiungere più agevolmente le sedi teatrali e per cogliere l'occasione di conoscere le potenzialità artistico-culturali della città. Il 10 ottobre ci ritroveremo attorno a un tavolo per stabilire come potenziare ulteriormente l'offerta in occasione della prossima Barcolana”.

“In questi due anni abbiamo lavorato con numerosi marchi e molte aziende internazionali – ha affermato il presidente Gialuz – e di recente c'è stato un accordo importante con la Rai. Non avevamo mai riscontrato un entusiasmo così genuino per la Barcolana e mai registrato un “equipaggio dei teatri triestini”. La “notte blu” farà sognare proponendo tanti spettacoli prestigiosi, in una città che vanta il più alto numero di spettatori”.

Agli spettatori della Notte Blu sarà garantito il servizio navetta gratuito che consentirà di muoversi facilmente per raggiungere i teatri. A conclusione del concerto d’apertura al Teatro Verdi, le navette partiranno dalla fermata dei bus posta sulle Rive, a lato del palazzo della Prefettura, alla volta della fermata di piazza Perugino/via Conti. Da lì sarà agevole per gli spettatori raggiungere prima il Teatro Bobbio e poi lo Sloveno. Al termine dello spettacolo al Teatro Sloveno le navette saranno nuovamente a disposizione alla fermata di piazza Perugino per accompagnare il pubblico alla fermata di via Giulia (di fronte al monumento a Domenico Rossetti) a pochi passi dal Politeama Rossetti. Anche questa volta a fine spettacolo il servizio di Trieste Trasporti provvederà a riportare gli spettatori in zona Rive, per raggiungere il Teatro Miela.

I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita a 2 euro e potranno essere acquistati anche in prevendita dal 27 settembre: ogni teatro venderà i biglietti per tutti gli spettacoli in programma durante la Notte Blu.

 

 

Il programma nel dettaglio per ogni singolo evento

 

ore 18 – Teatro Lirico Giuseppe Verdi

SOGNI SULLE ONDE

Gioachino Rossini, Sinfonia da “Guillaume Tell” e Sinfonia da “La gazza ladra”; Giuseppe Verdi, Sinfonia da “La forza del destino”; Amilcare Ponchielli, Danza delle ore da “La gioconda”; Giacomo Puccini, Intermezzo da “Manon Lescaut”; Giuseppe Verdi                          Scena del trionfo e ballabili da “Aida”

Direttore Francesco Quattrocchi,

Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

 

Una fantasia di brani musicali fra i più celebri della tradizione lirica italiana, sulle cui note tutti possono sognare, sarà al centro del concerto che aprirà la Notte Blu 2016. Protagonista assoluta l’Orchestra del Teatro Lirico Giuseppe Verdi diretta dal M° Francesco Quattrocchi che dopo essersi formato in organo, pianoforte e composizione si è dedicato alla direzione d’orchestra sotto la guida di Marco Zuccarini, Donato Renzetti e Gianluigi Gelmetti. Ha collaborato con l'Ensemble Seicentonovecento, formazione tra le più originali fra quelle che si sono imposte sulla scena internazionale, impegnata nella rivalutazione e “rivisitazione” di capolavori inediti e nella produzione di prime esecuzioni di musica d'oggi, avvalendosi della collaborazione di solisti ed esecutori di prestigio. Con l’Ensemble ha effettuato numerose produzioni, molte trasmesse dalla televisione italiana e francese, e diverse incisioni. Ha diretto Opere, Concerti ed Oratori presso istituzioni quali: Royal Opera House Muscat-Oman, Dubai Opera, Festival Scarlatti del Teatro Massimo di Palermo, Sofia Opera, Teatro Solis di Montevideo, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Verdi di Trieste, Sofia Festival Orchestra, Festival della valle d’Itria, Orchestra Internazionale d’Italia, Sagra Musicale Malatestiana, etc., collaborando con artisti quali Ruggero Raimondi, Mariella Devia, Massimo Cavalletti, Vladimir Stoyanov. Recentemente ha diretto il “Mosè” di Gioachino Rossini eseguita per la prima volta in forma scenica all’interno del Duomo di Milano, in collaborazione con EXPO 2015, con l’innovativa tecnologia del videomapping 3D. Nel 2015 ha diretto “Falstaff” al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, nella produzione del Teatro Verdi di Trieste e a settembre 2016 ha inaugurato, con “Il barbiere di Siviglia” di Rossini e con un Concerto Sinfonico, la nuova Dubai Opera, alla guida dei complessi artistici del Teatro Verdi.

 

ore 19.30 – Teatro Orazio Bobbio

LA CAMERIERA DEL REX

di Pietro Spirito

monologo di Sara Alzetta

musiche di Francesco De Luisa

produzione Golden Show Trieste

a cura di Alessandro Gilleri

 

Varato nel 1932 il transatlantico Rex era il vanto della marineria italiana durante il ventennio fascista. Il Rex conquistò il Nastro Azzurro nell’agosto del 1933 coprendo la distanza fra Genova e New York, strappando il record precedentemente detenuto dal transatlantico tedesco Europa. Il transatlantico – il più grande mai costruito in Italia fino al 1991 – venne affondato l’8 settembre 1944 dagli aerei della Raf, informati dai partigiani, mentre, spostato dal porto di Trieste, si trovava ormeggiato al riparo poco distante dalla costa fra Isola e Capodistria. I suoi resti sono ancora in fondo al mare.

Il monologo s’ispira a questa pagina di storia e immagina che, imbarcata come cameriera sul Rex sin dal suo viaggio inaugurale, Alice leghi il suo destino a quello della nave. Ma la vita a bordo del transatlantico non era così scintillante come la propaganda di regime voleva far vedere. Violenze, diserzioni, spionaggio, persino un tentativo di stupro. E un amore impossibile. Alice vivrà dall’interno, dal ventre e nei segreti della nave, le contraddizioni e la decadenza di un’epoca destinata al naufragio. E sarà forse lei, quei primi giorni del settembre del 1944, mentre dalle alture alle spalle di Trieste vede il transatlantico ormai in disarmo trainato dai tedeschi, a informare i partigiani sul nascondiglio della nave. In un gesto di ultima, catartica vendetta.

 

ore 20.30 – Teatro Stabile Sloveno

DEEP BLUE

progetto di Igor Pison

con estratti da (Il mio) Novecento di A. Baricco/ P. Jurin

con Patrizia Jurinčič

e il coro maschile Lipa diretto da Anastasia Puri

 

mostra collettiva del Gruppo Assopuntoniente

 

A firmare la regia dell’originale evento proposto dal Teatro Stabile Sloveno sarà il regista triestino di fama internazionale Igor Pison, che ha creato un intreccio ironico e poetico di letteratura e musica sulle orme di marinai e pescatori dell’Adriatico.

La proposta, dal titolo “Deep Blue”, sarà un percorso »marittimo« del cuore tra parole, musica e immagini, dal grande mare di Danny Boodman T.D. Lemon “Novecento” al cuore dell’Adriatico, fatto di diverse lingue, culture e tradizioni. L’attrice triestina Patrizia Jurinčič proporrà alcuni estratti dalla sua originale, giovane rilettura del monologo di Alessandro Baricco. A raccontare la poetica e insolita storia del pianista sull'oceano non sarà il trombettista Tim Tooney, ma una cantante che sul transatlantico Virginian ha avuto l'occasione di collaborare con questo leggendario pianista che una notte ha suonato soltanto per lei. Questa prospettiva permette a Patrizia Jurinčič di presentarsi nella doppia veste di attrice e cantante, che da sola racconta e al tempo stesso crea dal vivo la colonna sonora del racconto con il looper. In questo monologo non rivivono soltanto i personaggi della storia, ma anche lo spirito dei viaggi oltreoceano del secolo scorso, canzoni immortali e soprattutto la magia data dall'arte del racconto.

Ma i canti saranno anche quelli delle genti dell’Adriatico settentrionale e dei gruppi virili che raccontano nelle melodie della tradizione storie di mare, pesca e amori sulle sponde di tre paesi: Italia, Slovenia e Croazia. Il coro maschile Lipa di Basovizza, diretto da Anastasia Puri

, farà rivivere questi echi con brani appassionati di diversa provenienza e in diverse lingue, tratti da un progetto di valorizzazione del repertorio transfrontaliero.

Alle immagini sonore e teatrali si aggiungeranno quelle proposte da Assopuntoniente, gruppo “osmotico” di persone e idee con l’obiettivo della collaborazione e contaminazione reciproca tra artisti di esperienze diverse e con denominatore comune di voler superare la meccanica organizzativa degli spazi e degli incontri. Un ideale che trova perfetto riscontro nello spazio non convenzionale della Notte Blu.

 

ore 22 – Politeama Rossetti

RACCONTI DI COSTA E DI MARE

testi di Marisa Madieri, Claudio Magris, Nelida Milani, Antonio Quarantotti Gambini, Milan Rakovac, Paolo Rumiz, Giani Stuparich

con Andrea Germani, Lara Komar, Bruno Nacinovich, Elvia Nacinovich

musiche di Jan Sibelius e Johann Strauß eseguite dal vivo dal Quartetto Iris

in collaborazione con il Dramma Italiano di Fiume

 

Il mare, unico e infinite volte diverso, docile e amico oppure tempestoso sotto le sferzate della Bora… È il grande orizzonte, il comune sentire che unisce città, popolazioni e terre di questo tratto di Adriatico: sarà un omaggio a questo nostro mare, lo spettacolo proposto al Politeama Rossetti, che si snoda attraverso i racconti di alcune grandi voci della narrativa istriana e giuliana.

Il cielo colorato da un tramonto, la luce inimitabile dell’acqua mossa, alcune vele lontane e su una banchina quattro attori e quattro musiciste, che danno voce – ognuno a proprio modo – alle suggestioni e alla bellezza di questo paesaggio. Inizia così “Racconti di costa e di mare”. La musica di Jan Sibelius e Johann Strauß culla il pubblico e lo accompagna da una pagina all’altra di scrittori che amano il mare, che sanno interpretarne la mutevolezza, raccontarne le tradizioni, i mestieri, evocarne le avventure, trarne ispirazione e farne lo specchio delle loro inquietudini. Stili, radici, sensibilità, poetiche, periodi storici diversi, ma lo stesso orizzonte di mare si rifrange così nei pensieri e nelle parole di Marisa Madieri o di Claudio Magris, di Antonio Quarantotti Gambini o di Paolo Rumiz. Anche nella compagnia d’interpreti si armonizzano esperienze e portati molteplici: applaudiremo infatti due attori del Dramma Italiano di Fiume, Bruno Nacinovich ed Elvia Nacinovich e due della Compagnia del Teatro Stabile regionale, Lara Komar e Andrea Germani.

Il quartetto d’archi è invece formato da allieve diplomate del Conservatorio di musica “G.Tartini” di Trieste.

 

ore 23.29 – Teatro Miela – the last before the night

LA CROCIERA DELLO SNARK

di Jack London

reading musicale a cura di Pupkin Kabarett

con Laura Bussani, Stefano Dongetti Alessandro Mizzi (voci)

e Riccardo Morpurgo al pianoforte

in collaborazione con Massimo Navone

 

Tutto cominciò alla piscina di Glen Ellen. Tra una nuotata e l'altra avevamo l'abitudine di uscire dall'acqua e sdraiarci sulla sabbia, lasciando che i nostri corpi si saturassero di aria calda e di sole. Roscoe era uno yachtman. Io ero andato un po' per mare. Era inevitabile che venissimo a parlare di barche. Parlammo di barche piccole e di come tengono il mare; ricordammo il capitano Slocum e il suo viaggio di tre anni intorno al mondo sullo “Spray”. Dichiarammo che l'idea di fare il giro del mondo in una barca di piccole proporzioni, per esempio di quaranta piedi, non ci spaventava .Sostenemmo che l'idea ci sarebbe piaciuta. Infine dichiarammo che nessuna cosa al mondo ci sarebbe stata più gradita che avere una possibilità di farlo. “ Facciamolo” – si disse per scherzo. Più tardi chiesi in privato a mia moglie Charmian se veramente ci teneva, e lei rispose che era troppo bello per essere vero. La volta dopo che ci ritrovammo sdraiati sulla sabbia accanto alla piscina, io dissi a Roscoe: – Facciamolo. – Facevo sul serio, e lui pure: infatti chiese: – Quando si parte?” 

Inizia così per Jack London l’avventura che ogni velista e appassionato di mare ha fantasticato almeno una volta nella sua vita: quella di costruirsi una barca e partire per il giro del mondo. E da qui in poi è un susseguirsi di sogni, attese trepidanti, rinvii e paradossali inconvenienti,  rilanci entusiastici, e soprattutto spese pazze che crescono giorno dopo giorno fino al tanto sospirato varo.   E poi inizia finalmente l’avventura, quella vera, il contatto con l’Oceano, le sue onde e i suoi orizzonti oltre il ‘Golden Gate’ verso i Mari del Sud…. La serata vuole essere anche un prologo  al Jack London Tribute di novembre, l'omaggio del Miela al grande scrittore americano.

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