Tra i cori d’Europa brillano i talenti del FVG

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redazione

5 Agosto 2015
Reading Time: 2 minutes

A Festival internazionale di Pécs

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A Pécs in Ungheria si è appena conclusa la XIX edizione del Festival Europa Cantat, uno dei maggiori eventi corali internazionali che dal 1961 si svolge ogni tre anni in una diversa città europea, attirando coristi, direttori e compositori da tutto il mondo. Alcuni dei maggiori specialisti del panorama corale hanno condotto atelier e concerti che hanno spaziato nei generi e negli organici più diversi, dal grande repertorio classico al vocal pop, con inoltre alcune note esotiche date dal canto di area mediorientale o di tradizione rom. Oltre cinquemila coristi hanno affollato per otto giorni la città ungherese che ha ospitato questo grande evento, frequentando atelier tematici, tavole rotonde, presentazioni, cantando e ascoltando centinaia di concerti.

L’Italia è stato il paese con la delegazione più numerosa, composta da oltre 350 coristi e direttori: oltre al lavoro dei maestri invitati (Lorenzo Donati, Alessandro Cadario, Dario Tabbia, Luigi Leo, Andrea Basevi, Manolo Da Rold, Enrico Miaroma), la federazione nazionale Feniarco è stata insieme all’Olanda il paese che ha potuto creare una propria vetrina all’interno del festival con un punto di incontro stabile, nel quale ha realizzato conferenze e meeting ufficiali e dove la vice console onoraria a Pécs Rita Hahn-Wittenberger ha fatto visita allo staff ed è stata accolta dal presidente nazionale Sante Fornasier.

Nella grande delegazione italiana ha avuto un ruolo particolarmente attivo anche la regione Friuli Venezia Giulia, rappresentata nel programma concertistico dalla Corale Cordenonese diretta da Lorenzo Benedet, e presente con molti singoli coristi e direttori nei vari atelier. I direttori hanno preso parte agli study-tour e allo specifico, intenso programma dedicato a direttori e compositori, con il quale hanno potuto perfezionarsi a contatto con alcuni dei maggiori artisti internazionali in campo corale. I coristi della nostra regione si sono invece cimentati ed esibiti nei programmi più diversi, partecipando al corso sulla musica da film di Markus Detterbeck, al suggestivo programma di approfondimento sulla musica barocca delle colonie dell’America latina di Adrian Rodriguez van der Spoel, al programma sacro per voci bianche proposto dal catalano Josep Vila Jover, al percorso rinascimentale tra Venezia e le Fiandre diretto da Dario Tabbia e alla splendida performance coreografica, teatrale e musicale creata da Basilio Astulez sul tema del mistero. I più spiritosi hanno partecipato alla particolare proposta dei Singing Sommelier diretta dal lettone Ivars Cinkuss. Tutti i coristi partecipanti si sono esibiti sui palcoscenici del festival nei concerti finali d’atelier.

Alcuni corregionali hanno rappresentato l’Italia anche all’interno della compagine del Coro Giovanile Italiano che si è esibito in diverse occasioni sotto la direzione di Roberta Paraninfo e Gary Graden e ha fatto parte dell’atelier che sotto la direzione di Georg Grün ha interpretato la monumentale Messa in si minore di Bach nella splendida cornice del Kodaly Center.

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