Dall’Africa al top della Maratona. Grazie a Monfalcone…

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redazione

18 Settembre 2014
Reading Time: 2 minutes

La storia di due giovani kenyani

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La solidarietà non ha confini: su queste basi Monfalcone rinnoverà sabato alle ore 11 nella sala del Consiglio comunale il legame con la missione di Mugunda, in Kenya, che – grazie all’impegno del  locale Fogolar Furlan – mira a sostenere in loco l’educazione dei giovani e le attività sportive.

Alla presenza del sindaco, Silvia Altran, e del vicesindaco e assessore allo sport, Omar Greco, saranno premiati don Romano Filippi e due giovani keniani che si stanno affermando come grandi atleti emersi dall’esperienza avviata un paio d’anni fa nel paese africano. Si tratta di Samuel Ndiritu Kariuki e Francis Waithaka Kamiki, accompagnati dal loro preparatore atletico Charles Muriithi Gitani, 34 anni, che grazie al progetto ''Salva un bambino e scopri un campione” hanno coronato il sogno di diventare protagonisti nello sport della maratona. L’iniziativa vede in prima fila il Fogolar, assieme alla Fondazione ''Don Orione'' e alla diocesi di Concordia-Pordenone. E proprio domenica scorsa i due giovani keniani hanno vinto il 33º Giro Podistico internazionale Città di Pordenone: a tagliare il traguardo per primo, dopo una corsa tra due ali di folla, è stato Kariuki, 22 anni, che ha preceduto il 27enne Kamiki. 

Una vittoria che travalica i confini dello sport: grazie al progetto sulle attività educative dei giovani realizzate nella missione keniana di Mugunda, a nord di Nairobi, guidata da don Romano Filippi, i due giovani sono stati indirizzati allo sport e hanno potuto iniziare ad allenarsi nella loro terra, dove è stato realizzato un impianto sportivo con una pista di atletica. 

Alle offerte dei cittadini si sono aggiunte quelle di numerose aziende e di un'importante iniziativa di cooperazione allo sviluppo, allo scopo di dare i mezzi per emergere a chi ne ha le potenzialità e salvare vite umane attraverso lo sport. All’incontro interverranno i presidenti del Fogolar, Franco Braida, e dell’Alvius (Associazione di Lavoro Volontario per Interventi Umanitari e di Sviluppo) di Santa Maria la Longa, Mario Salvalaggio.

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