Trieste, nuovo sistema per le diagnosi precoci

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redazione

13 Giugno 2014
Reading Time: 2 minutes

Donato “EBUS”

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Si chiama “EBUS” il nuovo sistema per l'ecografia endoscopica donato dalla Fondazione CRTrieste alla Struttura Complessa di Pneumologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti di Trieste”. La consegna ufficiale è avvenuta con una visita di Renzo Piccini, Vicepresidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRTrieste, al reparto di Pneumologia dove si trova l'innovativa apparecchiatura.

Presenti all'incontro Francesco Cobello e Marco Confalonieri rispettivamente Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria “Ospedali Riuniti di Trieste” e Direttore della Struttura Complessa di Pneumologia.

Il reparto di Pneumologia di Trieste, riferimento a livello regionale per le malattie rare pneumologiche, le patologie infiltrative diffuse e l'ipertensione arteriosa polmonare, copre tutte le principali attività specialistiche in modo integrato con gli altri reparti  in particolare con Chirurgia Toracica e Cardiochirurgia.

Tra le numerose indagini medico specialistiche effettuate ci sono quelle volte all'individuazione di neoplasie polmonari e la diagnosi precoce rimane l'approccio più efficace per conseguire i migliori risultati chirurgici.

L'ecografia endoscopica “EBUS” è tra le più avanzate tecnologie attualmente disponibili per la diagnosi precoce.

Questa metodologia consente infatti di campionare i linfonodi e altri tessuti collocati in sede mediastinica/ilare o peribronchiale con controllo ecografico trans-tracheale e trans-bronchiale, così evitando possibili rischi legati all'assenza di un ausilio video. Inoltre i prelievi che si possono effettuare sono sufficienti ad eseguire studi biomolecolari utili ad indirizzare alcuni pazienti a terapie bersaglio con farmaci biologici, riducendo notevolmente il numero di mediastinoscopie chirurgiche. 

L'ecografo endoscopico EBUS si compone di due strumenti: una sonda video per la broncoscopia e una piattaforma ecografica.

Questa strumentazione si aggiunge alle altre che la Fondazione CRTrieste ha donato negli ultimi anni agli “Ospedali Riuniti” di Trieste: sistema microcolor doppler intraoperatorio, flussometro sistema Transonic, generatore di miscela per ozonoterapia (Struttura Complessa di Neurochirurgia); sistema integrato per l’elettrochirurgia (Struttura Complessa di 1° Chirurgica); sistema di monitoraggio (Struttura Complessa di Medicina d’Urgenza); colonna laparoscopica e strumentazioni video (Struttura Complessa di Chirurgia Generale); simulatore di paziente SimMan 3G (Dipartimento di Emergenza e Accettazione); PH-impedenzio-manometro (Struttura Complessa di Gastroenterologia). Infine le recentissime donazioni: un sistema per la video broncoscopia e un laser a diodi ad uso endoscopico (Struttura Complessa di Pneumologia); un neuronavigatore (Struttura Semplice di Neurofisiologia Clinica – Clinica Neurologica) e un sistema di videoendoscopia (Clinica Otorinolaringoiatrica).

“La Fondazione CRTrieste, data l'importanza di questa strumentazione nelle tecniche diagnostiche e terapeutiche svolte dalla Struttura Complessa di Pneumologia di Trieste, ha voluto sostenere le spese di acquisto della strumentazione, donandola poi agli Ospedali Riuniti – ha ricordato Renzo Piccini -. La Fondazione ha confermato così il proprio costante impegno per il miglioramento dei servizi per la salute dei cittadini”.

“Le nuove strumentazioni – ha sottolineato Francesco Cobello – si inseriscono nel processo volto all’adeguamento tecnologico e strutturale della Pneumologia degli ospedali triestini, una realtà che ormai da tempo si pone quale uno dei centri d’eccellenza a livello nazionale e non solo nella cura di molte patologie respiratorie”. 

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