Gorizia, le due capitali

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redazione

3 Marzo 2023
Reading Time: 2 minutes

“Di là dal fiume e tra gli alberi” ripercorre la storia mitteleuropea attraverso un viaggio nei luoghi di confine

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GORIZIA – Otto giorni di riprese, interviste e approfondimenti girati fra il 3 e l’11 novembre 2022 a Gorizia e Nova Gorica per raccontare “l’estremo lembo nord orientale d’Italia”, com’è stata definita nella sinossi della puntata del programma “Di là dal fiume e tra gli alberi”.

Andrà in onda domenica dalle 22.10 su Rai5 il documentario dal titolo “Gorizia, le due capitali”, realizzato in collaborazione con PromoTurismoFVG, che ripercorre la storia mitteleuropea della località attraverso un viaggio nei luoghi di confine, come piazza Transalpina, dove le due città, Gorizia e Nova Gorica transfrontaliere s’incontrano, l’ex ospedale psichiatrico in cui lavorò Franco Basaglia, via Rastello, ma anche il Carso e il Collio, l’Isonzo, il parco Coronini Cronberg, il centro cittadino e molti altri scorci della cittadina.

La vita di questo luogo di frontiera è narrata attraverso le testimonianze che la regista e giornalista Monica Ghezzi ha voluto raccogliere per ricostruire i punti di vista di generazioni differenti, offrendo allo spettatore un quadro complesso ma allo stesso tempo affascinante.

Tra le persone incontrate lungo il percorso ci sono gli psichiatri Paolo Maria Bertagni e Angelo Righetti, lo storico Alessandro Cattunar, il giornalista Roberto Covaz, la bartender Lucrezia Farolfi, Ilaria Felluga, imprenditrice vitivinicola, un’operatrice sociale, Francesca Giglione, la storyteller Renata Lapanja e ancora Thomas Lenardi, operaio e fotografo, le registe Anja Medved e Nadja Velušček, Paolo Nadaja, tecnico dello spettacolo, il musicista Andrea Pandolfo, gli insegnanti Aldo Rupel e Francesco Tomada, lo scenografo e illustratore Anton Špacapan Vončina, Paolo Vidoz, ex pugile e oste, e l’ex portiere Dino Zoff.

Di là dal fiume e tra gli alberi” è il nome scelto per il ciclo di documentari che ripercorrono l’Italia da nord a sud evidenziando itinerari meno conosciuti e raccontando i cambiamenti avvenuti nell’ultimo secolo, così come il titolo dell’omonimo romanzo di Ernest Hemingway pubblicato ventun anni dopo “Addio alle Armi”, una delle opere di maggior successo letterario per lo scrittore ambientata anche a Gorizia.

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