Costruire strumenti musicali artigianali, nuovo corso in Friuli

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redazione

3 Gennaio 2023
Reading Time: 2 minutes

Dodici studenti dell’Ipsia di Brugnera realizzeranno quattro armoniche diatoniche a mantice

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Per il terzo anno consecutivo l’istituto IPSIA B. Carniello di Brugnera è protagonista con i suoi studenti dell’indirizzo “industria e artigianato per il made in Italy” di un corso per la costruzione di strumenti musicali artigianali, un progetto ideato e avviato su iniziativa della nota realtà musicale di Sacile Piano Fvg, diretta da Davide Fregona, con il Distretto regionale del pianoforte Musicae presieduto da Dory Deriu Frasson nell’ambito di “Legno Vivo – Officina dell’Arte”.

Si tratta di un percorso altamente innovativo, sostenuto dal Comune di Brugnera, che celebra la collaborazione tra l’Istituto professionale, vera eccellenza nel panorama degli Istituti scolastici del territorio, la Regione Friuli Venezia Giulia e la Camera di Commercio Pordenone-Udine, per formare giovani artigiani di domani.

Dopo la costruzione tre anni fa delle arpe celtiche, sotto la guida del maestro liutaio Mario Buonoconto – che debuttarono alla Fiera e Festival di Longarone – e la costruzione lo scorso anno dell’organo portativo sotto la direzione del M. Christian Casse – presentato per la prima volta alla Fiera di Pordenone e protagonista di un applaudito concerto alle Grotte di S. Giovanni d’Antro nell’ambito dell’ultima edizione di Mittelfest – è la volta quest’anno della costruzione da parte dei 12 studenti selezionati di quattro armoniche diatoniche a mantice.

Il progetto è stato presentato a ridosso della pausa natalizia, in vista della ripresa delle attività per il 2023, quanto l’Istituto ha ricevuto la visita dei sindaci di Brugnera Renzo Dolfi e di Sacile Carlo Spagnol, degli assessori del Comune di Sacile, Roberta Lot e Ruggero Spagnol, alla presenza della dirigente scolastica Simonetta Polmonari.

A capo di questo nuovo corso di formazione è Francesca Gallo che detiene con la sua famiglia il marchio di fisarmoniche Ploner.

«La fisarmonica – spiega la docente – è un’evoluzione dell’armonica diatonica a mantice, uno strumento musicale nato nell’Impero Austroungarico nella prima metà dell’800 e in voga fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Il marchio Ploner nasce nella bottega della famiglia omonima a Trieste che, a cavallo dei due secoli, ha fatto diventare questo strumento straordinariamente popolare».

Con la chiusura della bottega, in concomitanza con l’annessione di Trieste all’Italia, si è fermata anche la produzione, finché Guido, l’ultimo erede costruttore di quella famiglia, ha voluto far ripartire il marchio Ploner attraverso Luciano Gallo, tra i migliori artigiani presenti allora in Europa.

«Affidare ai ragazzi questa forma di artigianato – conclude Francesca Gallo – è più̀ che mai oggi necessaria affinché la storia, non solo del marchio Ploner ma anche della sua costruzione, così fortemente identitaria, venga salvata».

Storia, territorio, manualità̀, cultura locale e artigianato vengono passati nelle mani dei ragazzi attraverso questo progetto, con la speranza che un giorno si possa far ritornare in Friuli Venezia Giulia un marchio simbolo per oltre un secolo.

 

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