Friuli e Slovenia, insieme per valorizzare la terra

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redazione

9 Aprile 2014
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Il progetto transfrontaliero “Heritaste”

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Sviluppare azioni mirate alla valorizzazione delle peculiarità turistiche, agricole, storiche e commerciali. Ciò, mediante creazione e promozione di adeguati percorsi tematici che colleghino il tessuto culturale ai prodotti tipici locali. Tutto questo è alla base di “Heritaste – Le vie dei Saperi e dei Sapori”, progetto di cooperazione transfrontaliera fra vari enti della Slovenia e del Friuli Venezia Giulia, con la Provincia di Udine come ente capofila.

Una delle azioni del progetto, finanziata dall’Europa, è giunta a conclusione dopo un biennio di ricerche e catalogazioni che hanno coinvolto parecchi enti sotto la guida del Comune di Spilimbergo: è stata redatta una schedatura delle opere contenenti richiami alla vite e all’ulivo presenti nell’eterogeneo tessuto culturale dell’area interessata dall’inchiesta, comprendente anche Cividale del Friuli compresa. La ricerca per completezza è stata supportata da vari manoscritti, documenti d’archivio e testi letterari sull’argomento. 

Nella fase di schedatura sono state comprese anche le cantine di interesse storico. Quattordici quelle individuate a Cividale del Friuli, attraverso il monitoraggio previsto dal progetto. Tra queste, la maggior parte sono antiche e appartenenti ad aziende vitivinicole, le altre sono cantine di case private. Ad occuparsi della pratica lo studio di architettura “Daris-Piuzzi”. Per conoscere più nei dettagli l’iniziativa, è possibile consultare il sito internet ufficiale di riferimento, ma anche la monografia intitolata “Senza confini tra ulivi e vini”, curata dall’Associazione friulana Aqa.

Gli sviluppi di Heritaste sono comunque stati spiegati anche attraverso un convegno organizzato all’Istituto Tecnico Agrario di Cividale del Friuli. L’evento, al quale hanno partecipato i rappresentati di alcune amministrazioni comunali, le associazioni coinvolte e un nutrito gruppo di studenti, ha permesso di dar spazio tanto alle relazioni tecniche del dottor Mattaloni e della dottoressa Loffreda, quanto alla degustazione delle prelibatezze provenienti dalle nostre terre. Il denominatore dell’indagine storico – artistica ed enograstronomica è stato pertanto l’antico legame tra i prodotti della terra e la forte carica dei soggetti presentati.

Il sindaco di Cividale, Stefano Balloch, plaude all’iniziativa: «Una volta in più, attraverso progetti culturali, capiamo quanto sia importante la conoscenza del nostro territorio e dei suoi prodotti affinché ci permettano di confrontarci con altre realtà, anche internazionali, e consentano di comprendere quanto possa essere stimolante la diversità ai fini della crescita. Un plauso al Comune di Spilimbergo che ha realizzato le ricerche».

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