Joannis, festa per i diciottenni

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Livio Nonis

14 Maggio 2022
Reading Time: 2 minutes

Rinnovata la tradizione

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É una tradizione, a Joannis, che parte ancora dal periodo Austro-Ungarico: parliamo della Festa del Maj, nella prima domenica di maggio (Maj) un albero (di solito un rovere), veniva piantato in piazza dai coscritti, i neo diciottenni che erano chiamati al servizio di leva, ma simboleggiava anche l’arrivo della primavera, il rifiorire della natura.

Negli anni questa ricorrenza è rimasta, anche se modificata e adeguata ai tempi odierni (non essendoci più il servizio di leva militare), e pure le ragazze diciottenni partecipano a questo evento.

Anche quest’anno quattro neo diciottenni, nati nel 2004, Alessandro Delle Vedove, Stefano Pilot, Elisa Largo e Lisa Zorzet hanno raccolto il testimone da Eleonora Gregorat, nata nel 2003 e unica diciottenne dello scorso anno, e hanno rinverdito questa ricorrenza.

Alla mattina presto sono partiti assieme ai genitori per il campo e hanno scelto il rovere, alto come da tradizione 7/8 metri, lo hanno tagliato, posto sul carro e poi portato con il trattore verso la piazza di Joannis e, come di consuetudine, posto di fronte alla Chiesa Parrocchiale dedicata a Sant’Agnese. Un gran lavoro per sistemarlo e piazzarlo in sicurezza.

Al rovere come da tradizione sono stati appesi cartelli con i quattro nomi dei neo 18enni. Per concludere questa mattinata e questa festa in allegria, i convenuti si sono poi dedicati al desco, molto gustoso, pan e salame fatto in casa.

La festa è finita lì e contrariamente ad anni precedenti, il giorno dopo per le vie della contrada non si sono trovate le famose scritte spesso irriverenti.

 

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