Udine scopre le regole degli infami

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Margherita Reguitti

3 Dicembre 2021
Reading Time: 3 minutes

Presentato il libro di Fulvio Luna Romero

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Un dialogo fra scrittori-amici che si stimano e comprendono. Un incontro davvero intenso e inedito quello tenutosi alla Liberia Moderna di Udine per la presentazione del noir di Fulvio Luna RomeroLe regole degli infami”, edito da Marsilio per la collana Farfalle.

Conduttrice d’eccezione è stata la scrittrice friulana Ilaria Tuti. Una conversazione che ha ammaliato il numeroso pubblico presente facendo conoscere al meglio lo scrittore trevigiano che dal 2003 a oggi ha pubblicato polizieschi di successo risultati anche vincitori di premi importanti.

“Romeno – ha sottolineato Ilaria Tuti – oltre a essere una persona gentile e garbata che si ha piacere di incontrare, è lo scrittore che ha colmato una lacuna rappresentata dalla mancanza di un autore capace di raccontare, attraverso un genere di intrattenimento, l’evoluzione sociologica di una realtà territoriale che, dopo il boom degli anni ’80 e ’90, ha perso valori e forza produttiva. I suoi personaggi, malfattori certo, vengono rappresentati nei loro tratti più umani, con fragilità e crepe, tali da indurre il lettore a provare simpatia e indulgenza verso le loro debolezze. Un atteggiamento che non nega certo la condanna per il loro comportamento criminale”.

Jesolo, striscia di terra simile nella forma e nella superficie all’isola di Manhattan capovolta, è il luogo dove agiscono i personaggi del romanzo. Esponenti delle nuove mafie che la cronaca attesta presente e radicata fra Friuli Venezia Giulia e Veneto. “Imprenditori” del crimine con l’intelligenza e il savoir faire di manager che gestiscono “l’azienda”, come definiscono il loro business, senza fare parlare di sé, sottotono, contrari a comportamenti eclatanti e di violenza “rumorosa” che creano allarme sociale e disturba i loro affari.

“Il commissariamento del Comune di Eraclea per infiltrazioni mafiose – ha ricordato Romero – così come il ritorno della mafia del Brenta, notizie alla ribalta dei media, sono fatti che sono nei miei romanzi. Nel mio passato personale e professionale ho accumulato un’attenta osservazione di come la grande ricchezza accumulata nelle mie zone da una generazione di imprenditori geniali ma incolti, non abbia resistito al terremoto finanziario del 2008. Tanto denaro senza valori etici non ha saputo creare una nuova generazione di imprenditori, In pochi sono sopravvissuti. Le storie dei libri precedenti erano ambientate nella mia città Treviso, questo è il primo noir oltre le mura, per aprirmi a realtà diverse, una forma di provincializzazione delle mie storie”.

Una delle peculiarità che Ilaria Tuti ha dimostrato di apprezzare in “Le regole degli infami” è la verosimiglianza dei personaggi e dei fatti. Una scelta narrativa che, oltre a creare vicinanza, sollecita una riflessione etica sulle dinamiche delle infiltrazioni mafiose.

“Questi nuovi criminali creano danni che paghiamo tutti – ha rimarcato – sono abili e spesso i loro fiancheggiatori, a volte incoscienti di esserlo, sono accanto a noi, i nostri vicini di casa”.

“Nella creazione della trama e dei personaggi – ha concluso Romero – ho tre punti fermi: al primo posto fare in modo che la linea che separa i fatti veri dai falsi sia più labile possibile. Secondo, tenere un ritmo di narrazione elevato, con molti colpi di scena e, infine, fare in modo che il lettore possa tirare le somme solo quando gira l’ultima pagina”.

Molti gli applausi finali e lunga fila per avere una copia del noir firmato. Per la conduttrice Ilaria Tuti anche tanti complimenti dai suoi lettori e dalle sue affezionate lettrici udinesi.

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