Vetta dopo vetta, le conquiste delle donne

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Elisa Fucina

28 Maggio 2014
Reading Time: 4 minutes
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Giardino degli incontri, percorsi di vita e arte

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Nives Meroi la scalatrice-scrittrice, regina dei Giganti della Terra, esempio di grandi capacità sportive e rispetto per la natura e la vita, sarà fra le protagoniste della rassegna “Giardino degli incontri, percorsi di vita e arte”, in programma nel mese di giugno in sei località dell’isontino. L’originale e apprezzato format della manifestazione, centrata sulla cultura delle pari opportunità fra uomo e donna, prevede un alternarsi di scrittura al femminile, in forma di saggio o narrativa, testimonianze di donne di successo e momenti di spettacolo di danza e musica, mostre d’arte e fotografi a. Dunque uno schema collaudato e versatile, che nelle passate edizioni ha riscontrato il gradimento di un pubblico sempre più vasto.

“Gli incontri si terranno in luoghi aperti, facilmente accessibili per agevolare la presenza di un pubblico di donne e uomini, persone giovani e mature”, spiega la giornalista Margherita Reguitti, coordinatrice e conduttrice della rassegna. “L’obiettivo è quello di rafforzare la consapevolezza del rapporto paritario fra i sessi nel mondo della cultura, del lavoro e della politica”.

Scrittrici, sportive, giornaliste, fotografe, filosofe e artiste saranno le protagoniste nei comuni di Gorizia, Monfalcone, Gradisca d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, Grado e Cormòns. L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, è organizzata dalla Provincia di Gorizia, assessorato alla Pari opportunità, con la collaborazione dei centri antiviolenza isontini “Sos Rosa” e “Da Donna a Donna”, dell’associazione “Femminilmente”, dei Comuni coinvolti, con il patrocinio della Biblioteca statale isontina e il sostengo della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

A Monfalcone verrà presentato il libro La collina di Andrea Delogu e Andrea Cerola mentre la notaia Alessandra Malacrea racconterà come è cambiata la realtà della sua professione dagli anni ’70, quanto fu fra le prime donne in regione ad aprire uno studio.

A Ronchi dei Legionari l’associazione Fotografaredonna di Trieste proporrà il libro fotografi co Femminile reale e si esibirà il coro Starsi Ensamble.

A Grado la giornalista-scrittrice Elisabetta Pozzetto presenterà la recente pubblicazione fotografica dedicata a ritratti di donne. Accanto a lei, Lidia Bastianich porterà la testimonianza di come abbia saputo costruire un successo mondiale nella grande ristorazione.

A Gradisca d’Isonzo , nel cortile di Palazzo Torriani, la scrittrice Fernanda Flamigni presenterà il suo libro autobiografico “Non volevo vedere”, mentre la giornalista Vicsia Portel racconterà la sua esperienza nelle redazioni di “Studio aperto” prima e di “Ballarò” oggi.

A Cormòns la filosofa e docente universitaria catalana Mirian Subirana presenterà “Complici”, un saggio sociologico sulla questione dei rapporti donna-uomo. Mentre la giornalista Anna Buttazzoni, esperta di politica, spiegherà la sua scelta personale e professionale nel mondo della carta stampata.

A Gorizia in piazza Sant’Antonio sarà ospite straordinaria, come anticipato, la scalatrice e scrittrice Nives Meroi, unica donna la mondo ad aver scalato in coppia con il marito Romano Benes 11 delle 14 montagne al mondo oltre gli ottomila metri. Nives Meroi, oltre a parlare delle sue straordinarie imprese alpinistiche, presenterà il suo ultimo libro, scritto a 4 mani con il teologo Vito Mancuso, dal titolo “Sinai”.

Il calendario completo, in fase di definizione, è disponibile nei siti www.provincia.gorizia.it e www.isontina.beniculturali.it.

Dagli anni ‘60 a oggi molte sono le conquiste che le donne hanno ottenuto nella parità di diritti. Ciò nonostante permangono delle disuguaglianze, soprattutto di ruolo e riconoscimento economico sul piano professionale. Spazio verrà dato nei dibattiti

all’impegno sul territorio dei centri antiviolenza a favore delle donne vittime di violenze fi siche e psicologiche perpetrate nella maggior parte dei casi da mariti e compagni che sempre più spesso la cronaca registra culminare nel femminicidio. Ma non solo: fra i temi trattati vi sarà la questione delle scelte della politica nazionale, fortemente connotata dalla presenza maschile che, in modo trasversale, con la bocciatura delle quote rosa garantite per legge, ha detto no alla garanzia di una più ampia rappresentatività femminile in Parlamento. Due i fronti sulla questione: da un parte i contrari che ritengono ghettizzante una legge che favorisca, tutelandola normativamente, la rappresentanza femminile. Posizione questa sostenuta esaltando le capacità femminili per nulla inferiori a quelle maschili e dunque non bisognose di tutele.

Dall’altra chi pensa che, visto come stanno andando le cose nel Paese, e come di fatto le donne siano relegate fuori dalle stanze del potere, valga la pena di cambiare approvando una legge che sgombri il campo da ostacoli sapientemente costruiti in modo spesso mimetizzati.

Nell’isontino le donne hanno saputo conquistare una significativa rappresentanza in enti pubblici e privati. Alcuni esempi: il Cda e il consiglio di indirizzo della Fondazione Carigo, la giunta della Camera di Commercio, la Provincia e molte realtà del settore culturale e sociale. Esempi positivi di buone pratiche che vale la pena di valorizzare e far conoscere il più possibile, senza sbandierare presunte superiorità, ma semplicemente ribadendo concetti di uguaglianza e rispetto nel valore delle diversità, di sensibilità e ottiche di comportamento e di valutazione.

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