Udine, futuri ingegneri e architetti diventano esperti di droni

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redazione

5 Agosto 2020
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Corso dell’Ateneo friulano

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Offrire agli studenti universitari futuri ingegneri competenze sull’uso dei droni, il cui impiego in ambito professionale è sempre più diffuso e interessa direttamente ingegneri e architetti, sia come utilizzatori, sia come progettisti degli stessi SAPR (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto).

È stato l’obiettivo del primo corso “SAPR per applicazioni professionali”, organizzato nell’ambito del corso di laurea in Ingegneria elettronica del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura (DPIA) dell’Università di Udine. Il corso, della durata di 16 ore di teoria più tre ore di pratica di volo per ogni studente, in gruppi di tre, si è svolto a numero chiuso per un totale di 30 allievi di tutti i corsi di studio del Dipartimento, selezionati in base al merito scolastico, combinando la media dei voti con la regolarità della loro carriera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’iniziativa didattica appena conclusa è stata organizzata da Pier Luca Montessoro, coordinatore del corso di laurea in Ingegneria elettronica, e a tenere il corso è stato Massimiliano Morelli, istruttore di volo e filmmaker con esperienza cinematografica quindicennale. Partendo da una prima parte introduttiva e normativa sul mondo dei droni, si è passati poi alla parte pratica, con esercitazioni e simulazioni degli ambiti di utilizzo, e veri e propri test sul campo.

«L’obiettivo – spiega Montessoro – era quello di fornire ai nostri studenti competenze specifiche sull’uso dei SAPR in molteplici campi, e così il corso è stato strutturato in modo da affrontare i diversi aspetti in gioco, dalle normative all’organizzazione del volo, dall’acquisizione ed elaborazione dei dati acquisiti alle loro potenzialità, fino ad alcuni casi studio. Grazie alla preziosa collaborazione dell'Azienda Agraria Servadei dell'Università è stato possibile svolgere le esercitazioni di volo negli ampi spazi protetti della sede di Pagnacco».

Per ragioni organizzative, è stato necessario introdurre un numero chiuso per la partecipazione. «Le domande, a testimonianza dell’interesse apprezzamento dell’iniziativa – riferisce Montessoro –, sono state molto numerose, ma non è stato possibile accoglierle tutte. Per questo prevediamo già una seconda edizione in autunno».

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