Trieste patria del caffè

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redazione

24 Febbraio 2015
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Il sindaco Cosolini in visita alla Sandalj

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Un percorso stradale di 150 km dal Porto di Trieste alla celebre Piazza San Marco di Venezia. È la distanza che si potrebbe percorrere seguendo la fila ordinata dei 150 mila sacchi di caffè crudo movimentati nell’arco di un anno dall’azienda Sandalj, una delle più importanti realtà del settore caffeicolo italiano e internazionale. Con questa immagine si è aperto l’incontro tra la massima istituzione cittadina e il Consiglio di Amministrazione della società di import-export che ha accolto il sindaco Roberto Cosolini negli uffici affacciati al Canal Grande di Trieste.

Alla presenza della stampa ha preso il via una chiacchierata informale tra il primo cittadino e i consiglieri di amministrazione della Sandalj, Theresa Sandalj, azionista di maggioranza, il presidente Enrico Venuti, Edy Bieker, amministratore delegato e responsabile della qualità e della formazione e Maurizio Rossmann, amministratore delegato responsabile dell’area amministrazione e finanza. Venuti ha voluto raccontare al rappresentante del Comune di Trieste l’attività imprenditoriale, che prosegue nel rispetto del progetto tracciato con estrema professionalità e lungimiranza da Vincenzo Sandalj, «con l’obiettivo della costante innovazione di prodotto e di servizio e la volontà di afferrare i cambiamenti per differenziare l’offerta caffè sul mercato». Come dichiarato dal presidente, inoltre, «la volontà del dottor Sandalj era molto chiara: lavoreremo sempre con il Porto di Trieste» tenendo fede alle radici triestine dell’azienda e alla capacità di controllare accuratamente la qualità di ogni singolo lotto di caffè acquistato e venduto.

Il sindaco Cosolini è intervenuto chiedendo quali siano gli elementi del territorio locale da implementare per agevolare l’attività imprenditoriale svolta nell’ambito dell’industria del caffè, una delle realtà in assoluto più significative. Si è dunque posto l’accento su un tema, molto sentito e attuale, come l’andamento del Porto di Trieste, che oggi vive in gran parte della commercializzazione del caffè, e riguardo alle sue infrastrutture obsolete. Sono stati toccati anche altri argomenti come il potenziamento dei collegamenti tra Trieste e il resto d’Italia e le strutture che negli anni a venire ospiteranno TriesteEspresso Expo, una delle fiere di settore internazionali più attese e di successo.

Cosolini ha voluto porre l’accento, con toni di vivo compiacimento, sulla costante ricerca dei più alti livelli qualitativi perseguita dalla Sandalj Trading. «Entrare e visitare un’azienda di questo tipo – ha osservato – va al di là del ruolo istituzionale: significa vivere una vera e propria esperienza sensoriale! E la filiera del caffè si conferma sempre più come un’eccellenza di Trieste, sulla quale scommettere anche per il nostro futuro».

Non poteva mancare da parte del primo cittadino anche un commosso ricordo di Vinko Sandalj con un omaggio «alla sua passione, alla professionalità e alle qualità umane che hanno fatto sì che con lui potesse crescere una squadra, dimostratasi poi, a fronte di una circostanza tanto improvvisa quanto tragica, capace di rilevarne degnamente il testimone».

Il trading di caffè crudo è un punto di riferimento essenziale nel percorso di vita della materia prima e nel processo che va dalla pianta alla tazzina. Nello specifico l’azienda Sandalj, composta da 14 dipendenti e una solida rete commerciale, acquista il caffè dalle piantagioni in circa 30 diversi Paesi produttori e rivende la materia prima alle torrefazioni sparse in tutto il mondo. L’intera attività si focalizza sul caffè preparato con il sistema dell’Espresso ma, superando la tradizione, abbraccia tutto il panorama del caffè e dei diversi metodi di estrazione. L’azienda è specializzata nella selezione di caffè con caratteristiche di eccellenza e tracciabili lungo tutta la filiera produttiva e la personalizzazione dell’offerta con la creazione di miscele speciali o su richiesta. Tutti i campioni di caffè vengono controllati e valutati da un punto di vista della qualità e delle proprietà organolettiche e sensoriali prima di essere acquistati.

Durante l’incontro Maurizio Rossmann è intervenuto per confermare il successo della Sandalj: «abbiamo consolidato un importante trend di crescita con oltre 25 milioni di euro di fatturato e un continuo miglioramento della gran parte degli indici di bilancio ad attestare la solidità patrimoniale e finanziaria dell’azienda». Successivamente, Edy Bieker ha sottolineato come il servizio offerto sia diventato un punto di riferimento anche per gli operatori più giovani e per i piccoli torrefattori, in tutto il mondo, che condividono l’obiettivo dell’alta qualità e spingono il mercato verso i caffè particolari, contribuendo così alla cultura del caffè, «un altro dei pilastri su cui poggia la Sandalj». La conoscenza del caffè passa, infatti, attraverso i corsi di formazione dell’Accademia del Caffè, parte integrante della Sandalj Trading Company, rivolti sia ai clienti esteri che a quelli italiani ma che in alcune occasioni aprono le porte anche al pubblico più interessato.

L’incontro si è concluso presso il laboratorio di assaggi della Sandalj, dove abitualmente Edy Bieker e i suoi collaboratori selezionano tutte le partite di caffè – 35 mila tazzine all’anno – con una precisa metodologia di preparazione in Espresso e successivo assaggio. Descritta la consueta procedura di valutazione, il Sindaco e i presenti hanno potuto mettere alla prova le proprie abilità di assaggiatori per rintracciare gli aromi e i gusti predominanti nelle tazzine preparate con diverse tipologie di prodotto, dal confronto tra un caffè di specie Arabica e un Robusta a una selezione di pregiati lotti tracciabili provenienti dal Brasile e dal Guatemala.

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