Trieste, nuovo look per il Pedocin

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redazione

16 Novembre 2017
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Nell’ambito del progetto “Chromopolis”

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Da oggi il 'muro' esterno dello stabilimento “Pedocin” a Trieste si racconta anche attraverso la colorata opera collettiva realizzata dai giovani artisti delle associazioni Melart Cadmio di Trieste, Banda Larga di  Monfalcone e Art Backers di Cagliari, con la street artista “La Fille Bertha”. Una fantasiosa narrazione ispirata al mare di cui colpisce la varietà di stili e tecniche.

Quattro giornate di lavoro open-air su 74 metri di muro e tanto pubblico hanno accompagnato l’azione degli artisti: Alessandra Pulixi_La Fille Bertha, Sqon, Stefano Goina, Kerotoo, Fabrizio De Luca, Alessandro Duse, Wissal Houbabi, Zeno Gabadi, Maurizio Bianco, Federico Duse, Claudio Daker Paolini, Beatrice Cantello, Noa Salonicchio, Alice Bonifacio, Andrea Style, Antoni Danny, con il coordinamento di Mattia Campo Dall'Orto dell'associazione Macross. Artisti perlopiù triestini (altri 3 dalla nostra regione e 1 dalla Sardegna) che 'armati' di pennelli e bombolette spray (50 litri di vernice e un centinaio di bombolette) hanno prodotto  l'opera attraverso la scelta dei colori e grazie alla direzione artistica dell’associazione Macross. Gli studenti di Edilmaster – Scuola Edile, partner del progetto, sono stati impegnati a preparare il muro destinato agli interventi artistici con la loro tecnica.

Questo è il primo degli interventi previsti dal progetto Chromopolis, curato dal PAG – Progetto Area Giovani del Comune di Trieste, in collaborazione con il Servizio Sport, e al suo esordio, forte di un programma che si svilupperà nel corso del prossimo biennio, tra cui l'individuazione di altre superfici da decorare in città e da destinare ai giovani artisti. L'obiettivo è diffondere il messaggio che l’arte può restituire bellezza e significato ai luoghi con originali, sapienti e condivisi interventi artistici.

Al taglio del nastro sono intervenuti l'assessore comunale alla cultura e sport Giorgio Rossi assieme al consigliere comunale Piero Camber, il coordinatore degli artisti, Mattia Campo Dall'Orto, e il funzionario Donatella Rocco.

Fino al 19 novembre, inoltre, Campo Dall'Orto e lo street artist olandese Jarno Gnirrep, in arte IvesOne, stanno realizzando la seconda azione del progetto allo Stadio Nereo Rocco: un ritratto a quattro mani del “Paron” e il ritratto di Umberto Saba, realizzati sotto la Tribuna. “Lungo via Valmaura è già in programma un graffito per ricordare Stefano Furlan”,  ha assicurato l'assessore Rossi.

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