Trieste, l’Ospedale Maggiore diventa set cinematografico

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redazione

17 Aprile 2018
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Progetto “Take care al cinema”

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Entra nel vivo la produzione cinematografica promossa da OPI, L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Trieste, in sinergia con la Casa del Cinema  nell’ambito del progetto “Take care al cinema”: sono partite ieri, in varie location dell’Ospedale Maggiore di Trieste, le riprese del cortometraggio diretto dal regista Diego Cenetiempo e tratto dal soggetto vincitore della prima edizione del concorso. L’autrice che lo firma, la triestina Sara Ruzzier, è in forze alla Struttura complessa Medicina d'Urgenza dell'azienda ospedaliera universitaria di Trieste e in poche migliaia di caratteri – con il soggetto premiato un mese fa dalla giuria del premio – ha saputo rappresentare anche l’aspetto relazionale insito nella professione e la capacità, da parte dell’infermiere, di alimentare contesti di mutua solidarietà. 

Una giovane stanca di vivere, e un’anziana che dalla corsia di un ospedale si fa forza per strappare ancora un po’ di vita: lo scenario di ordinaria quotidianità dell’infermiera Marta, che sarà interpretata dall’attrice triestina Lara Komar, impegnata prima nella compagnia del Teatro sloveno e da tre anni nella compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, star della fiction slovena “Fiume d’amore” grazie al ruolo di Irena che le ha portato notorietà oltreconfine.

Accanto a lei nel cast, nei panni della signora Marinelli che non smette di lottare per la vita, con un entusiasmo capace di contagiare la sua giovane vicina di letto, gli spettatori troveranno un’altra attrice triestina, Giuliana Artico, interprete teatrale e cinematografica ma anche scenografa e costumista. Nel cortometraggio anche la figura di un medico, affidato all’interpretazione di Francesco Paolo Ferrara, l’artista palermitano impegnato nella compagnia de “La Contrada – Teatro Stabile di Trieste”.

Cura, accudimento, assistenza umana e sanitaria, ma oggi anche tecnologia e aggiornamento costante scandiscono la professione dell’infermiere, che sostiene il percorso di vita di uomini e donne di ogni età nei momenti clou della loro vita, a qualsiasi latitudine del pianeta. Il soggetto della 31enne Sara Ruzzier è stato scelto proprio per aver espresso il senso più profondo del Take Care, ovvero quel “prendersi cura” che inquadra la missione dell'infermiere ed è al tempo stesso fine e “modo” della professione. Lo ha selezionato una giuria composta dal presidente OPI Trieste Flavio Paoletti, dalla presidente di ShorTS IFF Chiara Valenti Omero, dal regista Diego Cenetiempo e dai giornalisti Umberto Bosazzi, Marinella Chirico e Federica Gregori, con il presidente dell’Odg Fvg Cristiano Degano.  

Il cortometraggio debutterà in anteprima assoluta al Cinema Ariston nel mese di maggio, in occasione della Giornata mondale dell’infermiere. Subito dopo sarà in cartellone fra gli eventi speciali dell’edizione 2018 diShorTS (29 giugno/7 luglio).

«Siamo felici – afferma Flavio Paoletti, presidente di OPI Trieste – che al suo primo lancio questa iniziativa, rivolta agli under 35 del Friuli Venezia Giulia, sia stata accolta con tanta attenzione e partecipazione. È tempo che le nuove generazioni possano familiarizzare con la visione moderna e dinamica di questa professione, e con la sua evoluzione». 

«La Casa del Cinema di Trieste –conferma Chiara Valenti Omero – ha messo a disposizione le innumerevoli professionalità che la compongono, per concretizzare la sfida di avvicinare i giovani al mondo infermieristico. Sul grande schermo porteremo una storia che rappresenta al meglio la professione e le sue implicazioni sul piano dei rapporti umani».

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