Trieste, finito il mandato del Consiglio Comunale dei Ragazzi

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redazione

9 Giugno 2015
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Rimasto in carica due anni

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Si è concluso “Se io fossi il sindaco“, progetto sperimentale finalizzato all’avvio del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi (CCRR) della città di Trieste, a cui sono intervenuti tutti i principali ‘attori’, dai giovanissimi studenti delle scuole partecipanti agli insegnanti, ai genitori, alla direttrice del Servizio Biblioteche Civiche Bianca Cuderi,  al primo cittadino, Roberto Cosolini: “Attraverso la vostra esperienza diretta con i problemi della città e la loro risoluzione, che è il principale compito degli amministratori pubblici, – ha dichiarato il sindaco – avete offerto un contributo importante in particolare alla sostenibilità, alla qualità ambientale e alla costruzione di una cultura del ‘vivere insieme’ per far conoscere la nostra città anche dal punto vista turistico. A Vienna, dove mi sono recato per lavoro qualche settimana fa, sono rimasti molto colpiti dalla rilevanza della sezione che qui a Trieste abbiamo dedicato ai giovani e che può essere implementata con ulteriori spazi dedicati, contrastando fenomeni di inciviltà come l’imbrattamento e invece esprimendosi creando qualcosa di bello sui pannelli o sui muri delle vostre scuole”.

Il progetto, nato nel settembre del 2013 per volontà dell’Area Educazione, Università, Ricerca Cultura e Sport e dell’assessore Antonella Grim, è finalizzato alla creazione di un organismo che consenta la partecipazione dei ragazzi dai 9 ai 14 anni alla vita della città. “Tale organismo – dichiara l’assessore Grim –  nello scorso luglio è diventato di fatto organo ufficiale dell’Ente con delibera del Consiglio Comunale. Si tratta di un’esperienza educativa che ha già dei precedenti sia in Italia sia nella regione Friuli Venezia Giulia, in cui sono attivi circa 70 Consigli Comunali delle Ragazze e dei Ragazzi”.

Il progetto si è svolto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e Unicef – Comitato Provinciale di Trieste, oltre che con finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia per lo start up dell’iniziativa. Vi hanno aderito 26 classi, appartenenti a 12 scuole (6 primarie e 6 secondarie di primo grado) pubbliche e private, interessate ad approfondire il tema delle tecniche di partecipazione e di cittadinanza attiva.

La fase di avvio ha visto un’introduzione formativa per gli insegnanti sui principi che ispirano il progetto dei CCRR e le relative implicazioni pedagogiche, nel quadro normativo su cui poggiano i diritti dei bambini e dei ragazzi nel nostro paese: fulcro dell’idea di partecipazione è la Convenzione per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza di New York, sottoscritta nel 1989 e ratificata in Italia con legge dello stato nel 1996.

Per insegnare  i metodi della vera democrazia, i 9 incontri di progettazione con il gruppo dei ragazzi, per giungere a proposte condivise, hanno trattato la negoziazione e la mediazione dei conflitti, sotto la guida dell’Associazione Kallipolis.  Una parte fondamentale del lavoro è stata inoltre condotta dal gruppo di lavoro degli insegnanti che ha seguito i passi del progetto con attenta e puntuale regia didattico-educativa, tenendo i collegamenti con la classe e la scuola.

La trentina di consiglieri eletti, dai 9 ai 14 anni, hanno elaborato alla fine dello scorso anno scolastico il PARSU – Piano di Azione delle Ragazze e dei Ragazzi per gli Spazi Urbani di Trieste –  integralmente adottato dal sindaco Cosolini il 6 giugno 2014.

Nel corso dei 6 incontri di quest’anno, le attività si sono concentrate nel perfezionare e realizzare i seguenti filoni progettuali del PARSU, che si avviano a diventare patrimonio stabile per i ragazzi della nostra città:  filone SOSTENIBILITA’ – gara tra rioni Il rione più pulito, in collaborazione con le circoscrizioni 3.a, 4.a, 5.a,  AcegasApsAmga, Istat, Associazione Kallipolis, Querciambiente/Ecospace, Unicef, e i Servizi comunali Ambiente ed Energia e Statistica (maggio 2105); filone  RIQUALIFICARE – la sezione per i giovani nella piattaforma turistica Discover Trieste, in collaborazione con Tcd e l’Area Sviluppo Economico (marzo/aprile 2015); filone INCONTRARSI, percorsi formativi di street art per i pre – adolescenti, in collaborazione con l’associazione Melart e la scuola Bergamas (aprile/maggio 2015); filone SOSTENIBILITA’ – percorsi di collaborazione negli eventi di mobilità sostenibile in città, come la SEM.

Al termine, sono stati premiati tutti i ragazzi che hanno preso parte al progetto con un dono simbolico: il libro sulla storia di Malala, la ragazza pakistana Premio Nobel per la Pace 2014,  “che rappresenta l’importanza del rispetto dei diritti umani per una società migliore”, come sottolineato dalla coordinatrice del progetto Donatella Rocco.

Infine, è stata annunciata l’invito alla partecipazione di 101 ragazzi quale componenti della giuria del concorso per il migliore cortometraggio che si terrà in luglio all’Auditorium del Revoltella, a cui hanno contribuito Casa del Cinema, Maremetraggio, Cappella Underground.

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